Chi avvelena il biberone?

Il governo è ancora un neonato ma ha già la barba di Matusalemme.
Zingaretti lo ha detto chiaramente che si può governare da amici, non da avversari.
Beh, certo come no?
Mi sa che questa faccenda dell’Ilva sia una grana troppo grossa per un governo cosi “immaturo”, che avrebbe bisogno di crescere ma c’è chi gli sta inquinando… il biberon.
E i colpevoli del sabotaggio sono i due maggiori fautori, due “genitori” degeneri che ora stanno boicottando la loro stessa creatura.
Beh, DiMaio veramente era ritrosetto anzichennò, all’inizio, ma poi si è lasciato convincere dal “partner” ex del Pd, ora di IV (sta per Italia Viva…facciamo i dovuti scongiuri) ma ora che, viste come sono andate le elezioni in Umbria, dove i cinquestelle hanno fatto un flop gigantesco, non è più cosi convinto che non avrebbe fatto meglio a cedere alle lusighe dell’altro pretendente.
Mentre l’altro “genitore” l’ineffabile cavaliere onorario Renzi da Rignano, ora che si è levato dal Pd si sente liberato da quel laccio che gli stringeva il collo e libero finalmente di boicottare il Pd da fuori senza patemi e remore che, comunque,non aveva neanche prima, ma cosi è meglio. Lui, dopotutto è uno che guarda al risultato.
Ed il risultato potrebbe essere il prossimo governo DimaRenzi con l’appoggio di qualche destraiolo che ci sta.
Se pò fà come dicheno a Rovigo.
Certo che se La Mittal molla perché non ha più lo scudo e il governo neonato non glielo ammolla, potrebbe saltare la …molla al naso a Zingaretti che comincia a stancarsi tanto che, nel suo entourage ormai lo chiamano Zinga…rotti.
Ma non voglio scherzarci troppo su, la situazione è grave, ci sono molte famiglie che rischiano di rimanere a terra, il governo giallo-rosso-celesterosapallido si deve dare da fare…
Conte pensaci tu…
in fin dei conti sei tu il premier, sei tu che guidi questa banda D’Affori coi sui cinquecentoe…rotti pifferi.
E se si rompono i pifferi i cocci poi sono tuoi. Sappilo o sappialo o …insomma,
prendi nota sulla tua agenda e portati avanti col lavoro perché qui tra poco la baracca crolla.
E questa volta …non c’è due senza tre, non vale per te.

1 commento su “Chi avvelena il biberone?”

  1. Il peccato originale fu aver fatto un’industria siderurgica a ridosso di una città come Taranto.
    Per quanto si possano adottare norme di sicurezza(e sicuramente per molti anni insufficienti) -depuratori di fumi e di acque, smaltinento rifiuti tossici- l’atmosfera, il mare, il terreno, vengono inquinati, e con essi le persone che vivono nei dintorni. E’ come aver dispensato malattie e morte lenta e silenziosa in mezzo alla gente. Che terribile tributo da pagate per avere il lavoro.
    Ma ora è inutile piangere sul latte versato. Adesso il problema è una questione di “diritto”.
    Vorrei capire bene in che consiste questo “scudo penale”, capire come uno Stato possa concedere una sorta di immunità per dei reati che possano essere comnessi nell’esercizio delle proprie funzioni.
    Si dice che ciò valga per i reati attribuibili alla gestione precedente. Ma questo è ovvio, chi mai verrebbe chiamato a rispondere degli errori altrui?
    E chi lo può appurare se non la magistratura? Come può lo Stato decidere a chi debbano essere attribuiti? E come Potrebbe garantire che la Magistratura, unico ente competente, non voglia(anzi debba) vederci chiaro?
    Insomma, questa immunità su cui ho molti dubbi che possa essere efficace e addirittura che sia legittima secondo la Costituzione, è stata tolta.
    La proprietà però non ci sta, vorrebbe che questioni che attengono strettamente alle leggi vigenti e a un organo ustituzionale, venissero accantonate: ma quale Stato di diritto potrebbe mai farlo?
    Che l’acciaieria lavori secondo le leggi vigenti, assicurando le azioni di messa in sicurezza, e non avrà nulla da temere.
    RISPOSTA
    non è cosi semplice, intanto lo scudo è stato dato e tolto per ben quattro volte e per motivi squisitamente politici: una cosa ridicola e indegna che potrebbe far passare la voglia a qualsiasi investitore di venire a investire da noi.
    Poi, se tu compri un’azienda che ha i problemi di inquinamento che ha l’Ilva provocati tutti dalla precednte gestione, non voresti che ti fossero risparmiate incriminazioni che con la tua gestione non c’entrano per nulla?
    A me sembra più che logico.
    Ma, comunque il problema è che chiudendo lo stabilimento 2, come vorrebbe la magistratura per motivi di salute pubblica, l’azienda perderebbe troppo e non ce la farebbe nella gestione. Se un imprenditore per quanto capitalista ha delle perdite non gli rimane molto da fare se non cercare di abbandonare un’azienda che non gli dà garanzie. E’ nelle cose. Il fatto è che i nostri politici non sanno trattare le crisi aziendali questa è una delle più complicate e profonde.
    Mi dispiace aver fatto dell’umorismo ma non era certo sull’Ilva ma sul governo Conte bis che non ne fa una di giusta a pagarlo.
    Il problema dell’Ilva è annoso e sicuramente molto grave ed è sperabile che prima o poi venga risolto il grave inquinamento a cui la città è sottoposta da decenni con tutte le gravissime consegnuenze, Sarebbe sempre tardi e glielo auguro di cuore.

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