Quando il sindaco di Londra Saddiq Khan si è congratulato coi londinesi per come hanno fermato l’accoltellatore che stava seminando il panico al London Bridge di Londra, ieri, certamente ancora non sapeva che tra quelli c’era un assassino.
O meglio: un femminicida. Nel 2004 aveva ucciso barbaramente una ragazza disabile di 21 anni e ne aveva nascosto il corpo nella spazzatura vicino a casa. Che dire di uno cosi? Che è un cittadino esemplare?
Non direi. E’ stato riconsociuto dalla zia della ragazza che lo ha visto in Tv. La stessa ha affermato che non si tratta di un eroe ma di un feroce assassino in libera uscita.
Già, perché James Ford, femminicida in libertà vigilata era stato riconosciuto “degno” di essere scarcerato dopo che avrebbe dovuto scontare l’ergastolo.
E in libertà vigilata e munito di braccialetto pare fosse pure il terrorista fermato dall’assassino.
Davvero una bella coppietta facevano quei due!
E guardate come succedono le coincidenze: uno dei due si trovava proprio nelle immediate vicinanze del luogo in cui il terrorista in libertà (poco) vigilata stava compiendo un masssacro.
Però, forse il gesto di immobilizzarlo evitando cosi che potesse nuocere ancora ai passanti (due sono morti e una decina feriti) non sia stato da parte del femminicida un istinto primordiale oppure la volontà precisa anche se inconsapevole di rimediare al male fatto.
Una specie di redenzione per il gesto brutale compiuto tanti anni prima.
Certo non mi spetta giudicare nessuno, ma mi sembra perlomeno bizzarro che una democrazia avanzata come l’Inghilterra dopo i tanti episodi di terrorismo avvenuti proprio a Londra, non possa prevedere che lasciare certi individui aggirarsi indisturbati per le vie cittadine possa costituire una grave minaccia per i cittadini.
Forse qualche cosa nella difficile gestione della prevenzione di atti terroristici e criminali, va perfezionata.