Zazà ci sta

Si sente dovunque un pianto collettivo per la fine del “Mito”  Renzi, non si fa che parlare di lui anche quando si sta zitti.

Ma non ci eravamo derenzizzati?

(Tra poco entrerà nel vocabolario ma, permettemi di dirlo qui una volta e per tutte: la parola, modestamente è mia, si sappia).

Il problema non è “Zazà” ma chi ne aveva fatto un mito.
E’ caduto? Peccato, perché ogni volta che cade un mito si sente il botto.

Ma la colpa non è del mito ma di chi lo ha mitizzato.
Dei mitizzatori.
Ora non siete più fanatici del Mito? Ma va!

Mi dispiace per voi ma cosi è la vita i Miti deludono, come gli uomini.
Ci sta.
Zazà ( ci sta, ci sta) ci ha provato e continua a provarci. Non vi piace l’ultima Leopolda? Eh già un po’ penosa, ma come la prima del resto, non vedo le differenze se non che Renzi è ingrassato e pasciuto come un Pascià.

Svegliarsi prima no eh?

Eppure il mito continua a mitizzare e non è cambiato siete solo cambiati voi che non gli credete più.

Siete volubili e solubili, volete la luna e ve la prendete con chi non ve la può dare né mai lo ha potuto, darvela.

Ma va là, va là, va là. Piangere per la fine di un Mito?
Ma quando amai? Anzi ma quando asempre?
Tutto scorre…dice sempre il mio idraulico dopo che è riuscito nell’impresa di sgorgare il lavandino.
E meno male, dico io quando sento il gorgoglio del risucchio.
Sursum, riprendetevi, vi rifarete col prossimo.
Long live pastasciutta.

 

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