Sono rimasta colpita dalla notizia della morte di un 74enne dilaniato da due simil Pittbull, due bestiacce mostruose e aggressive che lo hanno prima azzannato alla giugulare e poi finito in maniera orribile. E’ successo ieri in Veneto ad un uomo che andava a dare da mangiare ai due cani del nipote che abitava in una casa contigua.
I cani lo conoscevano da lunga data ma non ne hanno tenuto conto, lo hanno trattato come se si fosse introdotto per rubare.
Una considerazione: ma se si fosse trattato pure di un ladro o un malintenzionato, avrebbe meritato di finire in quel modo?
L’esperto interpellato dal quotidiano dal quale ho appreso la notizia dice che può capitare con quei cani e che bisogna saperli addestrare!
Certo, come no?
Ormai girano dovunque anche senza guinzaglio e ogni casa ha almeno un cane di grossa taglia a difesa della proprietà.
Io non ho nulla contro i cani ma questa moda che dilaga di tenere cani feroci in casa per autodifesa (non mi si parli di amore per gli animali perché non ci credo) sta dilagando e diventando sempre più pericolosa.
Come avere delle armi da guerra che possono uccidere in un nanosecondo e portali a spasso come se fossero cuccioli inoffensivi è da irresponsabili.
La parlamentare di Forza Italia Maria Vittoria Brambilla ha il “merito” di aver permesso che entrassero dovunque anche dove la legge prima non lo permetteva.
Ora la politica dovrebbe intervenire, i casi sono sempre più frequenti.
Quei cani feroci addestrati per uccidere vanno messi al bando anche da noi e subito.
Sono bestie che possono andare fuori controllo ogni momento e uccidere.
I padroni non hanno la possibilità di fare nulla e per sovrappiù sottovalutano le potenzialità di queste bestie allevate per il combattimento.
Chi lo fa è un deficiente almeno quanto la bestia con la quale si accompagna. che però non ha alcuna responsabilità.