Non provo acuna attrazione per Salvini, anzi, sotto nessun profilo.
Eppure ogni tanto lo sogno. No, non scherzo. L’ho sognato anche stanotte.
Il primo articolo di questo blog, descrive proprio un sogno con protagonista Salvini. Non scherzo, chi non mi crede può cercarlo in archivio e si convincerà.
Insomma, la faccio breve. Si è trattato di un flash. Salvini, al solito, con un’aria tronfia (era lui non ci sono dubbi di sorta), io che gli chiedo cosa gli sia passato per la testa di fare quella mossa di darsi la zappa sui piedi. Proprio cosi, come se io fossi una sorta di conoscente o amica.
Lui mi guarda con aria sorniona e poi si mette a ridere.
Fine del sogno.
Non è molto, ma una interpretazione, seppure fantasiosa io la posso ricavare.
Non so perché sogno un politico, una persona con la quale non ho assolutamente nulla a che fare se non che quello che fa potrebbe determinare il destino degli italiani e che i giornali sono stati pieni e straripanti delle sue gesta che io, certo, non ho mai approvato, anzi. E che non sia salviniana lo si può constatare cercando in archivio.
Ma, me lo spiego cosi: capto l’inconscio collettivo, le onde cerebrali (e anche decerebrate) di italiani frastornati da questa situazione politica che, francamente, non lascia troppo ben sperare, dati i presupposti.
Dunque dicevo, potrebbe essere questa una semplicistica interpretazione di questo sogno:
Attenzione, l’uomo non è affatto meno pericoloso adesso che è tornato all’opposizione, anzi.
Teniamo gi occhi bene aperti, quella risata gelava un po’ il sangue, una specie di “tornerò ricco e spietato come il Conte di Montecristo” e il riferimento a Conte è puramente casuale.
Insomma, penso che senza voler scomodare Freud o Jung, l’inconscio collettivo degli italiani manda segnali contraddittori ma chiari: Salvini è molto sulla cresta dell’onda e nei pensieri di molti italiani fila come un surfista alle Barbudos.
Leggo molte analisi su questo gesto inatteso del leghista di mollare la poltrona in un mattino d’estate senza dare alcun segnale preventivo.
Non mi convince nessuna.
Io mi sono fatta la mia idea. Quale?
Dunque, vediamo. Primo non voleva affrontare la manovra economica da vice premier, non voleva risultare nel governo della manovra lacrime e sangue un po’ come l’assassino sul luogo del delitto.
Poi, altra cosa non irrilevante: era stanco di tenere chiusi i porti, temeva di finire lui al chiuso, ma non al porto, ma in luogo molto più claustrofobico.
Terzo ma non meno importante: l’inchiesta sui fondi russi. Non se ne parla più tanto. Ma perché? Forse perché lui essendosi tolto di mezzo, la cosa non attira più tanto l’attenzione dei media?
Non ci sono grandi sviluppi?
Forse no, ma gli inquirenti vanno avanti con le indagini e quello che potrebbe uscirne potrebbe non essere proprio molto conveniente ad un leader in costante ascesa che occupa(va) la poltrona (scomoda in questo frangente) di ministro degli Interni.
Insomma, sapere che uno dei suoi uomini, tramacciava, presumibilmente, coi russi per rimpinguare le casse della Lega e con altre non meglio precisate intenzioni legate a presunte “collaborazioni” tra i due paesi per combattere le domocrazie europee liberali…insomma , non è proprio cosa da prendere sottogamba.
E poi, diciamolo, si era proprio stufato dei grillini. Di fare la figura di quello che ci sta, pur di stare col sedere ben appoggiato alla poltrona, a subire i veti di chi ha tutt’altre idee di “sviluppo” del paese. Voleva, forse, marcare una netta diferenza da loro.
Forse non una scelta ponderata abbastanza, forse un gesto sconsiderato, può darsi, ma io ci vedo un certo ragionamento, seppure spicciolo dietro a questo.
E, temo, che le prossime elezioni. Ora l’arroganza di Salvini è smorzata ma potrebbe ritonare presto ancora più esplosiva.
Dipende da come si muoverà questo nuovo governo, ma da quanto si vede dalle prime mosse e, considerati i fondamentali della nostra economia, temo che la su Arroganza potrebbe di nuovo far sprofondare questo clima di ostentato ottimismo.
E l’Italia finire più che mai nelle sue grinfie.
Meditate gente!