Razzismo e orgoglio

La signora milanese che ha negato l’affitto di un suo appartamento ad una ragazza foggiana, forse, non si sarebbe mai immaginata che  il suo messaggio audio sarebbe finito di dominio pubblico.

L’ho sentito più di una volta perché non mi pareva vero.  Si definisce razzista al 100% e per lei, neri, rom, meridionali , sono tutti uguali e non gliene frega un … di quello che ne pensa la ragazza destinataria di un simile “ragionamento”.

Non la vuole e basta, al massimo, se proprio ci tiene, la casa gliela vende, se la compra allora va bene.

Si dichiara fan di Salvini e leghista della prima ora, razzista e fiera di esserlo!

Mi posso immaginare come si sia sentita la ragazza ad ascoltare un simile sproloquio, un simile attestato  di stupidità, di arroganza, di ignoranza e di supponenza.

Deve essersi  sentita come un cane bastonato, cacciata perché meridionale. Una gravissima colpa secondo la signora milanese.  Quasi potesse portarle il malocchio, la peste, la zanzara killer in casa.

E non si è limitata ad inventarle una scusa qualsiasi. No, lo ha proprio affermato il suo “orgoglio” di essere  razzista e leghista (a quanto pare le due cose marciano insieme).

Lo sappia la ragazza foggiana: quella signora la odia a prescindere e non faccia tante storie, lei afferma “solo” il proprio “diritto” ad essere una razzista, se ne vanta e lascia che l’interlocutrice ne pensi ciò che crede, non è affar suo.

Il razzismo è la quintessenza della meschinità, della trivialità e della bassa volgarità e fa ribrezzo.

La signora milanese non ha proprio nulla di cui andare fiera, al contrario.

Scommetto che farebbe il diavolo a quattromila se le capitasse, in una qualche bella spiaggia del meridione, di leggere: “Non si affitta a settentrionali”.

Il leghismo, purtroppo ha sdoganato i sentimenti più bassi.  Salvini ora dica che quella signora ha sbagliato e che lui  si dissocia totalmente.

Lo dica a chiare lettere che quella signora non può definirsi leghista perché i leghisti aborrono il razzismo e chi lo pratica.

Lo vorrei proprio sentire. Avrei molte ragioni di dubitare della sua buona fede. Ma… magari, mi convince.

 

5 commenti su “Razzismo e orgoglio”

  1. La signora si è difesa dicendo che non è né razzista né salviniana e che è “sbroccata”
    non sa nemmeno lei perché’
    Esattamente come il suo “capitano”,anche lui è sbroccato e non sa il perché
    Cos’è una nuova sindrome? Lo sbrocco del leghista?

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  2. Razzismo ,orgoglio e pregiudizio ,sembra il titolo del nuovo romanzo della Austen .dal bel romanzo precedente del 1813 a questo dopo più di 200 anni di cosa parlerebbe ? Potrebbe scriverlo lei sig.Mariagrazia ? In ogni caso gli effetti e l’ influenza negativa dell’ ex ministro dell’ interno si sentono ancora purtroppo e anzi a lui va il merito di aver reso pubblico tale sentimento e che sia quasi democratico manifestarlo. Secondo me è questo che bisogna combattere ,non l’ uomo che di per se vale poco, ma l’ idea e il pensiero che essere razzista sia un diritto da esigere …cordialità

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    Perché no? buona idea, Carmela, ci potrei provare.

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  3. Purtoppo non c’e peggio dell’ignoranza elevata a sicurezza di principi giusti e inoppugnabili e conseguente coerenza di comportamento.
    La signora è tetragona nelle sue convizinoni, crede fermamente nell’equazione certezza = ragione, e tra il primo e il secondo termine non lascia spazio per il fattore umanità.
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    Alessandro, non sono sicura di aver capito a fondo quanto affermi.

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  4. La signora esibisce il suo razzismo perché lo ritiene un principio giusto e inoppugnabile.
    La sfrontatezza con cui lo dichiara
    ha per lei forza di ragione, invece è solo aridità di sentimento umano.

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    ora è più chiaro, ma penso che ci sia molto di più di aridità. C’è il lavaggio del cervello di anni di martellamento leghista che ha prodotto mostri.
    Perché per affermare che sei 100 per cento razzista devi essere un mostro. Credo che dovrebbe essere perseguita penalmente per discriminazione. Può darsi che laragazza foggiana lo faccia, io lo suggerisco.
    Il razzismo ha prodotto tragedie inenarrabili, non si può pensare di dichiararsi tale impunemente.

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  5. In queste persone così apparentemente quadrate o rigide come la signora milanese forse bisognerebbe insinuare il dubbio che la vita non ha certezze e che fare propri gli strafalcioni o svarioni di un uomo qualunque anche se pur ministro può solo portare ad una regressione umana e personale

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