Fervono le trattative ma…
Fossi stata Mattarella (beh, un po’ lo sono), non gli avrei dato mezzo minuto a questi.
E per “questi” naturalmente intendo i Cinquestelle. Ai leghisti poi, manco quello.
Via, aria, si vota. Avete già avuto fin troppo tempo per fare i vostri pasticcetti.
Proprio cosi, gli avrei detto.
A quei pasticcioni.
Di Maio: “Si chiarissero le idee”.
Di chi parla? Ma del Pd, ovvio. Quando evochi i “chiarimenti” il riferimento va sempre al Pd o ai Pd.
DiMaio, ma più di lui tutto il think tank del Movimento( su di giri), sta con le orecchie al suolo per sentire anche il fiato degli elettori.
E non gliele mandano a dire.
Sui social è tutto un: MAICOLPD.
Capito Zinga? Capito Renzi? Già, è quando capisce qualcosa quello?
Fa scuola di politica, anche professore, adesso.
In agosto poi. Ma non sono ancora chiuse le scuole?
Lui deve battere tutti sul tempo, deve istruire i suoi prossimi collaboratori. Ne ha ben donde, dove lo trovate uno che non ne fa una giusta con tanto successo come lui?
Difficile. Eppure ha i suoi estimatori. E io glieli lascio tutti. Sono democratica. Lui invece è solo Partito.
Dicevo…DiMaio. Si, ecco, gli dicono sui social: mille volte meglio Salvini di Renzi…capito? E dicono anche che se fanno il governo col Pd possono considerarsi falliti, kaputt, out. Chiusi per inventario. E però avrebbero poco da inventarsi ormai.
Ecco, diciamo che io, ai grillini, non ho mai dato fiducia, checchè. Mi sono stati antipatici a pelle da subito ma ora…
e che avrebbero preso a calci anche questa volta il Pd (ingenuo, ci casca sempre), l’ho pensato da subito.
ma può darsi che mi sbagli e che Zinga sia cosi bravo da far nascere il governo DiMazinga.
(Avviso ai naviganti, SalviMaio era mio, DiMazinga pure, occhio).