Ma questa, che puntata è?
La prima o l’ultima? Non sappiamo ancora niente, non si è deciso ancora niente.
Speriamo che ci sia qualcuno che controlla perchè con questa banda di squinternauti, non possiamo ancora sapere cosa aspettarci.
Conte ha cantato. Lo ha fatto bene, sembrava Placido Domingo. ma ha preso anche qualche stecca.
Si è scagliato contro Salvini che sembrava Sordi nel personaggio di Otello Celletti, il vigile del famoso film del 1960, un personaggio meschino, sfaticato e opportunista ma ambizioso.
-Si, si, parla parla, che poi ti sistemo io, sembrava pensare tra sé, ma non si aspettava tanta veemenza.
Lo ha spiazzato.-Tu guarda l’avvocato che boria che ha messo su! Pensava, sempre tra sé, Salvini.
Ha fatto il maggiordomo fino a ieri e oggi si è scoperto statista.
E come si autocompianceva. L’avvocato dei Cinquestelle ha interpretato bene il proprio ruolo.
L’attore lo sa fare. Il resto è follia pura. manfrina pura, ipocrisia pura, invenzione del suo think tank, una spremuta di meningi di Rocco con qualche aggiunta delle sue qui e là.
Ma dove stava lui mentre Salvini faceva e disfaceva a piacimento? Mentre tuonava contro i migranti, metre insultava tutti, mentre dava della zecca a Carola, mentre andava per le piazze a ostentare il cocifisso?
Dove stava quando gli ha avvallato la politica dei porti chiusi, delle ruspe, delle armi in casa per autodifesa, dell’odio gettato a piene mani verso i più deboli? Oltre ogni limite della decenza?
Dove stava lui? Che faceva? La marionetta che si può manovrare a piacimento, ecco cosa faceva.
Una marionetta silenziosa ma ambiziosa. E ora che “l’anno bellissimo” si sta concludendo in tragedia (oltre che in farsa) ha scoperto che Salvini è pericoloso per la democrazia.
Ah si? E allora? Era suo dovere denunciare questo atteggiamento e mostrare la propria contrarietà, ma se n’è guardato bene. Anzi, si vantava di essere lui il mediatore tra i due litiganti, di essere lui quello che li rimetteva sulla retta via, sempre per il bene del paese, of course.
Ma quale? Ma chi? Ma chi credete di prendere per i fondelli?
Salvini si vergogni di nominare la Madonna come se si trattasse della sua sponsor e si tolga di mezzo e spieghi gli affari della Lega coi russi, ma i Cinquestelle, Di Maio e pure Conte, non sono da meno.
Sono corresponsabili della crisi, sono corresponsabili di aver portato il paese sull’orlo della bancarotta.
Sono corresponsabili di aver solo vivacchiato per il potere ed ora non possono, aiutati dal loro avvocato, gettare la croce su Salvini , pur con le tante colpe che ha. Anche perché la metterebbe nella sua collezione.
Hanno preso in giro gli italiani, dal primo all’ultimo giorno e lo fanno ancora e lo avrebbero continuato a fare chissà fino a quando se Salvini non avesse pugnalato alle spalle i suoi “alleati-amici”. Non sono ancora convinti, ci stanno forse ripensando?
Ricordate il famoso brindisi dal balcone quella sera in cui DiMaio disse la famosa frase:”abbiamo sconfitto la povertà”?
Ma quanto poteva durare un governo “guidato” da simili personaggi? E’ durato fin troppo.
Ora tocca a Mattarella. Speriamo si faccia sentire forte e chiaro, sinora non abbiamo udito neppure un bah.
Un bel calcio nel sedere (come compenso per aver “servito” il paese) starebbe bene a tutti, premier, vicepremier e ministri, tutti indistintamente, non saprei proprio chi salvare.
Presidente, li faccia mettere in fila e li prenda a calci uno per uno.
Però, per favore, al ministro dell’agricoltura, Marco Centinaio, due calci, se li merita tutti solo per andare in giro con quella faccia.
Non mi aspettavo un j’accuse cosi duro di Conte nei confronti di Salvini: un elenco puntuale di tutte le manchevolezze e dei comportamenti scorretti del suo ministro(compresa la fuga dal riferire sull’affare tangenti russe), nonché l’accusa di voler provocare la crisi per capitalizzare il consenso che gli attribuivano i sondaggi, mettendo l’Italia in una gravissima crisi politica che potrebbe costarle, fra l’altro, il tanto paventato aumento dell’Iva.
L’unica critica che gli si può fare è ciò che tanti senatori gli hanno rinfacciato, l’essere stato responsabile in solido di quei comportamenti di Salvini che ora denuncia: dov’era il Presidente del Consiglio, quando questi fatti accadevano?
In realtà Conte sapeva di non avere l’autorevolezza per contrastare Salvini, perciò spesso ha abbozzato, ma questo non toglie nulla all’efficacia del suo discorso e al ritrovato moto di orgoglio.
Di Contro Salvini ha risposto con un veto e proprio comizio, ha detto che rifarebbe per filo e per segno tutto ciò che ha fatto, che l’unica soluzione è il ricorso alle urne, e ha accusato Conte e i 5 stelle di complotto ordito da tempo contro di lui.
Fin qui non aveva intaccato la sua dignità: l’ha fatto dopo, ritirando in extremis la mozione di sfiducia, ella speranza di rattoppare la falla prodotta e mostrando a tutta Italia che il suo era un bluff
Ma Conte, l’ha tacciato di non avere il coraggio di assumersi la responsabilità della crisi:
“Questo coraggio ce l’ho io -ha risposto ad un Salvini sempre più tetro- me ne assumo io la responsabilità”.
E così è salito al Quirinale per rassegnare le dimissioni.
Fine di un governo nato senza un progetto comune, destinato a fallire a giudizio di chiunque abbia un minimo di buonsenso.
Era ora.
RISPOSTA
già, direi che l’hanno tirata fin troppo per le lunghe.
Il giudizio complessivo su Conte, secondo me, non può prescindere dal fatto che lui aveva un carico di responsabilità superiore a tutti e che ne era consapevole. Ma, avendo accettato un incarico per il quale non era preparato, ha preferito non “intromettersi” ma avvallare tutte le scelte dei due veri premier.
Una anomolia dall’inizio alla fine. Le dimissioni erano doverose anche per questo.
Salvini batte il tasto di nuove elezioni. Dice che lo richiede la democrazia. Certo, la democrazia come la intende lui, ovvio.
Se ad ogni sondaggio si dovesse mettere in discussione la legislatura, si avrebbe una continua campagna elettorale a scapito del governo del Paese.
È ciò che è avvenuto con Salvini, una campagna elettorale senza soluzione di continuità fatta dalle sedi istituzionali e a spese dei contribuenti.
A me non è dispiaciuto l’intervento di Renzi, anzi direi che mi è piaciuto.
Soprattutto ha messo a fuoco il danno peggiore che sta provocando Salvini: l’odio sociale e la continua conflittualità.
Poi ho apprezzato la rinuncia a partecipare ad un eventuale governo. Questo per dissipare i dubbi che lui si batte per una poltrona.
RISPOSTA
certo, per chi gli crede…se son rose…
Ma l’avete visto Salvini mentre Conte pronunciava il suo discorso?
Non credevo ai miei occhi, un comnento non verbale fatto di scuotimenti di testa, sorrisi, mosse e mossette con braccia e mani, una sorta di tic irrefrenabile, da fare invidia ad un clown da circo.
RISPOSTA
Veramente anche Giorgietti aveva una mimica spaventosa e la Bongiorno dietro a loro non faceva che stare a testa in giù. Forse guardava lo smarthphone o una smagliatura ad una calza.
Sono volate ieri spudorate affermazioni da tutte le forze politiche, in sfacciata contaddizione con il passato di ciascuna.Se ne possono fare esempi a go-go, soprattutto,ma non solo, versus gli ex milites dei 4 governi del cavaliere(pensioni: Maroni,Azzollina,Calderoli, Sacconi;cervelli in fuga:Alitalia 2008;aumento IVA: Berlusconi IV, 2011;immigrazione:bunga bunga Gheddafi;prestigio internazionale:Genova 2001, giullarate,frizzi e lazzi berlusconiani nei consessi europei(Schulz)… Naturalmente, i parlamentari conoscono bene errori e magagne reciproche degli ultimi 25 anni (II repubblica) e quindi essi si rivolgevano a un pubblico di elettori, auspicabilmente per loro, 18enni apolitici e inconsapevoli della storia contemporanea italiana. Mi auguro che giovani così siano rari .
RISPOSTA
i giovani sono spesso apolitici, come lei dice o se seguono la politica, sono fin troppo manipolabili da certi marpioni, indefessi protagonisti della politica nostrana e tra questi ci metto anche quelli di ultima generazione. In generale però appartengono al partito del non-voto ed è un vero peccato. Spero anch’io che, dopo quanto è successo, prendano maggiore consapevolezza del loro potenziale. Ma la vedo dura.
Morte di un governo mai nato.
Mai nato perché non è un governo quello basato su contratto di opposti interessi.
Un governo è una squadra che tende ad una comune missione, quella di migliorare la qualità di vita del Paese, è questa non si può codificare e cristallizzare in alcuni compromessi scritti.
Il fallimento del governo giallo verde e è una prova.
In risposta a Milly
Il grande Aldo Moro,tempra di statista, nondimeno fu oggetto di ironia dai puristi euclidei per le sue teorizzazioni su “ convergenze parallele”: oggi siamo alle divergenze convergenti e neanche ci facciamo caso; siamo anestetizzati, in questo inizio di millennio…la profezia orwelliana.
In risposta a Giorgio
Divergenze di idee e convergenze di interessi, questo è possibile: poi dipende dalla finalità degli interessi. Quel connubio cui abbiamo assistito col governo giallo verde aveva per finalità l’esercizio del potere.
Usa e Urss, pur ideologicamente all’opposto, furono alleati durante la seconda guerra mondiale, ma la finalità era nobile, la sconfitta del nazismo.