Chi è Simone Pillon?
Il senatore della Lega che vuole farci tornare indietro di secoli e imporre col suo DDL che avrebbe dovuto essere ritirato e invece va in discussione oggi, un nuova forma di schiavitù per le donne, sembra Belzebù.
Dico davvero, guardate una delle sue foto.
Ha gli occhi venati di sangue
Beh forse esagero ma a me mette i brividi.
E sarebbe anche avvocato quel personaggio li?
Ma chi ce l’ha fatto senatore a quello?
Il suo disegno di legge non deve passare.
Gli ipocriti, sepolcri anneriti Cinquestelle dicono che è superato.
Superato da che? Da unTir che lo mette sotto? (non Pillon ma il suo DDL, ovvio).
Vorrebbe riportarci al medioevo, togliere alle donne anche l’ultima flebile speranza di poter contare qualcosa in una società sempre più in mano agli uomini.
E lui si inventa il “mediatore famigliare” nel caso di controversie tra coniugi.
Eh già, che bravo! Sai come aumeterebbero le code nella sala d’attesa de suo uffucio? E le sue parcelle?
Ma questo tipo qui conosce il Codice deontologico forense?
O lo usa solo per metterlo sotto la gamba del tavolo che traballa?
Beh, guarda Pillon, me lo trovo per caso sottomano e ti rinfresco la memoria:
“Nell’esercizio della sua funzione l’avvocato vigila sulla conformità delle leggi ai principi della Costituzione nel rispetto della Convenzione per la salvaguardia dei Diritti Umani e dell’Ordinamento comunitario, garantisce il diritto alla libertà e sicurezza e l’inviolabilità della difesa, assicura la regolarità del giudizio e del contraddittorio”.
Anche le donne hanno diritto alla difesa dei Diritti Umani, se tu pretendi di metterle in una posizione subalterna rispetto all’uomo tale da dover richedere la consulenza di un avvocato che dovrà decidere salomonicamente a chi dovranno andare i figli e lei, non potendo neppure avere l’assegno divorzile, ricattabile per bisogno, dovrebbe attenersi a quello che verrebbe deciso da altri e su questo dovrebbe basarsi per il resto della propria vita, allora stai andando contro la deontologia della tua professione.
Stai andando contro i diritti umani delle donne a poter decidere di cosa fare della propria esistenza.
Sei completamente fuori dal mondo.
Questo vogliono i leghisti: tenere le donne sotto il giogo maschile, riportare le famiglie al medioevo quando la donna era solo un oggetto di trastullo e doveva servire a perpetuare la specie. Lavorare in casa e tacere.
Se il Parlamento passerà questo obbrobrio, l’Italia retrocederà di parecchio e i Cinquestelle si saranno macchiati di un grave delitto contro l’Umanità.
Ogni tanto qualcuno s’improvvisa qualcosa.
Ora la riforma scolastica, ora la sanità, ora la giustizia, ora il diritto di famiglia.
Temi tutti da far tremare le vene e i polsi, tanto sono complessi, temi che necessitano di staff di veri e propri esperti.
Loro, invece, lo fanno con disinvoltura, come fosse un gioco, chi parla di grambiuli a scuola, chi di accorpamenti di Asl, chi di punibilità dei giudici nell’esercizio delle proprie funzioni, chi di trattare i bambini come giocattoli ad uso dei genitori, insomma non ne azzeccano una neppure per sbaglio.
Un tempo ci fu la Gelmini, ora ci sono i Pillon e i Bonafede che, ognuno nel loro ambito, promettono rivoluzioni con iniziative personali miracolistiche.
Ma l’unico miracolo sarebbe che cedessero il posto a persone setie e competenti.
RISPOSTA
Si, davvero, a questo punto serve un miracolo. Non fanno che fare pace dopo le liti. Questi, se non li cacciamo con la fiamma ossidrica, non se ne andranno mai.Attenzione che non infilino qualche legge a nostra insaputa, che la legislatura può durare cento anni.