Una copia della pellicola del film: “Qualcuno volò sul nido del cuculo”, è conservata nella libreria del Congresso, a Washington.
Si tratta di uno dei film più importanti della cinematografia americana. Uno dei pochi ad aver vinto tutti e cinque gli Oscar. L’interprete principale è Jack Nicholson, uno straordinario Mc Murphy, un ribelle che viene internato in un manicomio per stabilire il suo livello di salute mentale, dato che aveva a suo carico cinque processi per aggressione e nel Penitenziario dove scontava la sua pena, si comportava da lavativo e dava segni di squilibrio.
Magari non c’entra niente ma mi è venuto in mente vedendo l’osceno cinguettio razzista di Trump:
“Why don’t they go back and help fix the totally broken and crime[-]infested places from which they came. Then come back and show us how it is done. These places need your help badly, you can’t leave fast enough. I’m sure that Nancy Pelosi would be very happy to quickly work out free travel arrangements!”
“Perché non se ne tornano indietro e aiutano a sistemare il posto infestato di crimini dal quale provengono e poi ritornano a mostrarci quello che hanno fatto. Questi posti ne hanno un bisogno estremo, non potete partire mai troppo in fretta. Sono certo che Nancy Pelosi sarebbe molto felice di organizzarvi il viaggio gratis”.
Questo ha tweettato domenica scorsa il presidente Trump , riferendosi a quattro donne di colore, tutte rappresentanti del Congresso, liberamente elette. Cittadine americane, tre nate in America, la quarta, nata in Somalia, ma arrivata in America all’età di 12 anni.
Sono democratiche e Trump le maltratta perché non gli dimostrano simpatia , anzi e, sempre secondo lui, sono antiamericane quando parlano male di lui e del suo operato.
Ecco, mi è venuto in mente il cuculo, un uccello appartenente
all’ordine dei cuculiformi. Deve essere stata la sua faccia , quella che campeggia su tutti i sui cinguettii. E poi quel famosissimo film, bellissimo che parla del disagio mentale in maniera cosi originale e intelligente e nel quale Nicholson, con la sua esplosiva interpretazione, lascia intravedere tutta la l’impotenza delle terapie.
In America, quando si parla di cuckoo’s nest (nido del cuculo) si intende significare il manicomio.
A me Trump ha dato l’impressione di un pazzo, fin dal suo primo apparire alla White House (ma non simpatico come McMurphy). Un individuo con scarso equilibro e lo dimostra tutto con il suo comportamento e con il razzismo, feroce, col quale si rivolge alle quattro ragazze. Le vuole rimandare “nei loro paesi” a sistemare le cose, dimenticandosi che anche lui proviene da un paese che è stato artefice e vittima di una guerra tra le più devastanti di tutti i tempi.
Anche suo nonno è stato accolto dalla grande America e ha potuto fare fortuna e quella fortuna poi è stata passata a lui che ora ne beneficia.
Quando Frederich Trumpf è arrivato in America dalla Germania, a sedici anni, si dice per non fare il soldato, ha potuto lavorare come barbiere e successivamente costruirsi un impero che è stato poi ereditato dai figli.
Dunque Trump è il meno adatto a scrivere sconcezze del genere verso delle ragazze che sono in America esattamente per gli stessi motivi per cui ci sta lui.
L’America è un immenso melting-pot di razze, nessuno, a parte i nativi (che hanno subito persecuzioni continue) può arrogarsi il diritto di dire ad altri di tornare a casa perché gli altri potrebbero dire la stessa cosa a lui. Meno che mai un presidente.
“Trump go home. Torna nella ricca e ordinata Germania dalla quale le tue radici provengono ( o in Scozia paese di provenienza dell’’amatissima madre Mary) e smettila di fare il padrone di tutto, perché non lo sei”.
Questo potrebbero rispondere le 4 donne elette al Congresso che sono:
Ilhan Omar,Alexandra Ocasio Cortez, Rashida Tlaib, Ayanna Pressley, tutte e quattro sono di colore.
Alexandra Cortez ha raccontato che da bambina, suo padre la portò a Washington e in un grande ed elegante viale, guardandosi intorno le disse: “tutto questo ti appartiene”.
E lei, in un suo discorso a seguito del tweet di Trump, ha detto che l’America appartiene a tutti e tutti devono potersi sentire a casa. Mentre Rashida Tlaib ha detto che Trump dovrebbe avere l’impeachment per il suo comportamento nei confronti dei migranti che tentano di passare la frontiera col Messico, per come tratta i bambini dei medesimi e per come semina odio nei loro confronti.
E, io aggiungerei anche per come tratta le donne, per la sua totale evidente inadeguatezza a guidare un grande paese come l’America al quale guardiamo tutti , sempre con la speranza che sia un faro per la Democrazia nel mondo.
Ecco, il”cuculo” Trump, si comporta esattamente come quegli uccelli dal verso strano, che non si fanno mai il nido ma depositano le uova nei nidi di altri uccelli e i piccoli dei quali, spingono fuori gli altri piccoli facendoli cadere dal nido per potersi prendere tutto il cibo che i genitori “adottivi” gli portano, essendo i piccoli di cuculo particolarmente voraci.
Voraci e prepotenti, ma nel caso di Trump non per sopravvivenza ma per calcolo, ingordigia, supponenza ed arroganza.
Ma i suoi tweet non hanno il suono strano ma melodioso dei cuculi,ma suonano fessi come zucche vuote, quelle che si mettono alla finestra nella notte di Halloween.
Qualcuno volò sul nido del cuculo, bellissimo film che è anche una denuncia di un metodo subdolo, usato un tempo in America, quello di sbarazzarsi di personaggi scomodi per mezzo della lobotomia, facendo credere che fosse l’unico mezzo di neutralizzare una mente malata per il bene delle società.
Non conoscevo la storia dell quattro donne elette al congresso che si vorrebbero sottoporre a “lobotomia”, ma non mi meraviglia la conferma che l’ambizione umana e il culto del proprio ego non vorrebbero conoscere ostacoli.
RISPOSTA
Grazie del video Alessandro, ho cercato la versione integrale ma non non la trovo, davvero un bel film.
Una denuncia che però non trova molto seguito.
Per quanto riguarda Trump lui è un pazzo per modo di dire, un’opportunista che si permette di dire qualsiasi cosa fingendosi originale e invece è solo un para…spifferi.
Insomma una bella faccia di …cuculo.