Pubblico, di seguito, la lettera inviata ad Italians del Corriere della Sera da Sara Gamba e che replica alla mia riguardante la “massa sciocca”
LETTERA Salvini bacia il crocefisso? Semplice, ecco perché
giovedì 6 giugno 2019
Caro Beppe, mi ero trattenuta dal commentare la lettera di Mariagrazia Gazzato sull’arbitressa insultata (” L’arbitressa insultata: i g n o b i l e”, https://bit.ly/2XyFidm ). Avrei detto che l’educazione e il rispetto dovrebbero sorvolare le questioni di genere: basta chiedere alle migliaia di “arbitri cornuti” che solcano i campi di tutto il mondo in rassegnato silenzio. Ma la lettera di ieri su Salvini supera i limiti per la quantità di insulti che presenta (“Salvini non sa davvero di cosa parla”, https://bit.ly/2Xsl9pd ). Alle Europee ho votato +Europa che, per l’ennesima volta, non ha superato la soglia del 4%. Facendo due conti sembra incredibile che il “Five millions club”, gente laureata, che gira il mondo e sa il fatto suo, non abbia votato il partito che chiaramente vuole più Europa, quel che tutti “gli istruiti” dicono si debba volere. Anzi, pare che tutti questi laureati che girano il mondo e sanno il fatto loro abbiano invece votato in massa Salvini, Meloni e Berlusconi, oltre al PD, l’unico partito che bisogna votare per sembrare intelligenti. Quindi i casi sono due: o ci sono tantissimi laureati scemi, oppure chi vota a destra ha le sue buone ragioni. Nella mia vita tante volte mi sono stupita del successo di certi politici, ma non ho mai insultato i loro elettori e ho anzi sempre cercato di capire le motivazioni di chi la pensa diversamente da me. Credo che questo sia il frutto dell’educazione che ho ricevuto, dell’aver girato il mondo e del sapere il fatto mio, oltre che la base per una società democratica, liberale e costruttiva. Invece la signora Gazzato ci insegna che chi non la pensa come lei è “cucco, qualunquista, sciocco, mangiamosche, privo di buonsenso e stupido”. E ce n’è pure per la madre, come da tradizione. Quando l’anno scorso ho visto il tracollo del PD, che nessun dirigente ha analizzato pensando fosse più utile dare dell’idiota a mezza Italia, ho capito che nessun Salvini potrà mai peggiorare la situazione di degrado culturale e civile in cui ci troviamo. A provarlo è il livello di aggressività dei suoi oppositori, che gli augurano la morte, di finire impiccato, annegato e magari sbranato da una muta di cani. Salvini non sarà mai un grande statista, ma non bacia il crocifisso perché folgorato sulla via di Damasco, né per circuire i cattolici, bensì per rimarcare un’appartenenza culturale che l’Europa ha rinnegato e a cui evidentemente tanta gente tiene ancora, piaccia o non piaccia (consiglio la lettura dell’ottimo Magatti: “La libertà religiosa aiuta una coscienza europea”, https://bit.ly/2XrF2wA ). Forse se la smettessimo di insultare e cominciassimo ad ascoltare e a capire, potremmo sperare di avere una classe dirigente all’altezza. Saluti.”
Ho risposto cosi, alla signora Gamba e la stessa lettera è stata inviata anche alla rubrica:
”
Sara
È lei a non rispettare le idee altrui.
Io non ho mai parlato di elettori di questo o quel partito, ma di massa acritica che applaude un leader politico, ad esempio quando bacia un crocifisso sul palco, oppure dice che quelli che votano a sinistra sono dei coglioni, o che Ruby è la nipote di Mubarack, o che lui la bandiera italiana la mette nel cesso.
Oppure quando sale sul pulpito a dire che bisogna rottamare i vecchi politici.
Parlo di massa acritica ( ma esiste anche la pazza folla, il mucchio selvaggio, il branco e altri esempi) che non ha mai dubbi e segue ciecamente il leader o una qualsiasi idea. Come i topi del Pifferaio magico e non si domanda se sia il caso di criticarne alcune scelte o posizioni.
E’ lei che fraintende perché forse preferisce che le donne quando scrivono si occupino di tacchi dodici o di pentole. Ne leggo di queste lettere spesso ma non mi sono mai permessa di criticarle.
Francamente, l’astio che ritrovo nelle sue parole mi fa pensare che lei non conosca la democrazia che ha come valore fondante la libertà di esprimersi .
Lei vorrebbe fare delle mie lettere. un coacervo di insulti. Questa è solo una sua opinione: io non ho inteso offendere nessuno ma segnalare che molto spesso, nella storia, quando si diventa “massa acritica” non si fa il bene della democrazia ma si aprono le porte alle dittature. E lei come gli altri colti e laureati che scrivono su questa rubrica, dovrebbe saperlo e anche bene.
Ed è lei ad insultare me.”
Ora, mi piacerebbe che i signori che si permettono di insultarmi (loro si) scrivendo alla mia mail privata, si confrontassero davanti a tutti sulle idee altrui e non si nascondessero come fanno spesso evitando il confronto.
E’ chiaro che gli insulti verranno tutti cestinati come lo sono in rubriche serie come quella citata per cui chiamare insulti le opinioni, significa non rispettare la democrazia e la libertà di ognuno di esprimersi civilmente.
P.S.
Aggiungo alle espressioni a mio avviso criticabili quando si dice della festa della Repubblica che “non c’è un cazzo da festeggiare”, o che il 25 aprile “è il derby tra fascisti o cumunisti” o che chi va a manifestare ai comizi sono “zecche”….ecco, a mio parere,questi sono insulti (ma ce ne sono anche molti altri) alla democrazia che nessun politico dovrebbe permettersi senza essere criticato. Meno che mai un ministro della Repubblica che ha giurato sulla Costituzione di servirla con dignità e onore.
Aggiungo il pensiero di un grande:
Da Avere o essere di Erich Fromm:
“Il sogno di essere padroni assoluti delle nostre esistenze ha avuto fine quando abbiamo cominciato ad aprire gli occhi e a renderci conto che siamo tutti divenuti ingranaggi della macchina burocratica, e che i nostri pensieri, i nostri sentimenti e i nostri gusti sono manipolati dai governi, dall’industria e dai mezzi di comunicazione di massa controllati dagli uni e dall’altra.”