Sembra fluttuare nell’aria, la professoressa di Palermo sospesa dall’insegnamento con provvedimento che non si sa bene da dove sia partito. Non si trova, l’oscuro funzionario che avrebbe fatto quella telefonata e impartito l’ordine , sembra anche lui volatilizzato.
Ha un’aria sorpresa la docente sospesa. Non le pare ancora vero di essere punita per avere solo fatto il proprio dovere: insegnare a far funzionare il cervello.
Lo fa da una vita, dice e nessuno, ancora l’aveva messa in castigo per questo. E’ stata la sua missione e adesso cosa è cambiato, cosa sta girando nell’aria in Italia che sembra andare a cozzare contro il buon senso? Sembra chiederselo con aria attonita, mentre in tanti protestano e la difendono.
Il buon senso che dovrebbe unire lo squadrone di sovranisti europei capeggiati dal ministro dell’Interno, tutti uniti appassionatamente a Milano. Ma che cosa vogliono? Di quale buon senso dovrebbero parlare questi signori ?
Tra loro c’é, pare, Marina La Penna, la leader di Rassemblement National.
Viene a sostenere il suo “mate” Matteo, impegnato in tante battaglie per gli italiani prima fra tutte difenderli da “barbari” armati fino ai denti che vorrebbero sbarcare nei nostri porti con la scusa dell’”accoglienza”(però a casa propria lei non li vuole, s’intende).
La bionda Marina, cosi diversa da Maria Rosa. Una che, pare, si batte strenuamente contro l’Europa delle lobby finanziarie e poi però non disdegna, pare, di cenare in allegra compagnia a caviale e champagne pagati dai fondi europei. Ma non quelli di carciofo, quelli in euro sonanti e cantanti. Come l’allegra compagnia dopo un paio di bicchieri. Pare.
Maria Rosa e Marina, due donne molto diverse: la professoressa italiana e la politica francese, La prima aiuta i suo ragazzi a costruirsi un futuro libero, ad accendere il pensiero critico, la seconda ammicca ad un atroce passato che ha fatto di tutto per spegnerlo.
Non ho alcun dubbio su quale delle due mi sia più simpatica.