I leghisti hanno fiducia nel premier, ma…
Finalmente Conte ha preso una decisione su Siri, ma era autorizzato? E da chi?
La figura di questo primo ministro è più che mai ambigua. Somiglia sempre di più a un cartonato o a un manichino.
Sembra stare con le posizioni dei grillini ma sembra anche stare sulle sue e molto.
L'”avvocato del popolo” come lui stesso si è autodefinito sta un po’ di qui e un po’ di là, ma non dovrebbe stare né qui e di li, dovrebbe stare davvero e solamente col paese.
Lui è il “generale” di quale dei due partiti?
E se è davvero imparziale perché non mette finalmente fine a questa farsa e fa davvero la voce grossa?
Ma che cosa ha da perdere?
Un avvocato prestato alla politica che si compromette con due forze politiche opposte tra di loro, ha davvero fatto due conti se fare il premier gli convenga davvero?
Rischia di passare alla storia come un’opportunista che sta coi piedi in due staffe e che avvalla tutto quello che i due contendenti al governo gli fanno firmare.
Davvero poco dignitoso per una posizione come quella.
Spero che abbia davvero un sussulto di orgoglio e che prenda davvero in mano la situazione togliendola ai due prepotenti galli nel pollaio che sta diventando un ring con grande sfoggio di “spiumaggi” intollerabile.
Mentre l’Italia è sempre più in crisi.
Temo sia solo pia illusione.
Manichino, ma anche stirapantaloni, lo si vede sempre con i pantaloni in piega, come il ciuffo.
Su Siri si deciderà domani, il PdC è deciso a fare valere le sue prerogative, gliele ha spiegate Di Maio.
Il quale assicura che non ci sarà la conta. Sembra abbia detto:
“Ciò che conta, per Conte, non è la conta, ma comporre il contrasto”. Ossia, la quadra.
Ecco, la quadra.
E Salvini? Salvini, dopo aver sparato a salve, accettera la quadra salvando il salvabile?
Insomma, la politica ridotta a scioglilingua!
RISPOSTA
Ha detto proprio che ciò che conta è trovare la quadra?
Ma dove l’avranno messa? Scommetto che Bossi l’ha nascosta. Appartenva alla vecchia Lega, come fa Salvini a volerla usare cosi impunemente?
Devono trovare un altro modo per definire l’accordo impossibile, potrebbe essere trovare la cerchia? Visto che non esiste in natura, la cerchia potrebbe essere perfetta.
Ecco, troveranno la cerchia o, volendo anche il cerchione(per i maschilisti).
Ma questo governo non si può infrangere sullo scoglio Siri,un bancarottiere manfrinaro sotto, ma molto sotto segretario, non può essere la causa della fine del governo del cambiamento. Finire cosi sarebbe una sventura per entrambi i partiti.
Per l’Italia la sventura sono entrambi i partiti e cioè il governo della cerchia (alla testa).
Io direi che ciò che conta per Conte non è la conta, ma far pagare il conto.
Insomma un semplice cambio di genere della parola.
A proposito, la cerchia è il femminile di cerchio?
RISPOSTA
No è il femminile di quadro.
Dunque l’hanno trovata! Silurato Siri. beh, uscito dal portone potrebbe sempre rientrare dalla finestra.
Conte ha detto che non possono tradire la fiducia degli italiani, il governo del cambiamento deve silurare chi è sospettato di corruzione…chi è sospettato di sequestro di persona, soprattutto se prepotente e super potente…può restare al suo posto. Tutto secondo copione, il governo regge e reggerà fino a che i “fornitori” gli faranno credito, poi…potrebbero chiudere per bancarotta e…patteggiare.
Siri doveva essere una rotellina del carro, anzi del carroccio, se no il siluro, Conte se lo sarebbe mangiato, anche se ancora deve digerire quello con cui qualcuno voleva silurare la Diciotti.
Insomna, buona digestione.
RISPOSTA
una rotellina? Mah, forse, piuttosto una rotellona col cerchione e… il Salvin furioso assai con la Gruber s’è scontrato/ questa sera alle domande di risponder gli è toccato.
Tanto ha detto e tanto ha fatto e si è tanto agitato/ che per farlo star tranquillo/ gli han dovuto inoculare del calmante con lo spillo.
Lui però non se n’è accorto e alla fin della tenzone, rosso in volto e assai arruffato/ alla Lilly fè si pena che per poco lo ha baciato!
Scusate se m’intrometto:
Siri si, Siri no
“Andar via? Ma però!
cosa feci? Non lo so”
Il Salvini disse: “Ohibò”
Ma Di Maio s’impuntò.
Conte disse “E che no so”,
poi però idea cambiò
E il “meschin” defenestrò
In Tv Salvini andò,
prima un po’ tergiversò,
disse poi: “Quest’onta no!”
Alla fin però abbozzò.
Ma la rabbia in cor serbò:
“Aspettiamo il voto, e mo’
quand’è l’alba vincerò .