Ci siamo: Don RodRenzi ha mandato uno dei suoi bravi, il più bravo, l’ex ministro ed amico fidato Del Rio, a buttare l’amo.
Naturalmente, chi avrebbe dovuto abboccare è il bel Luigi. E lui sembrerebbe non esserci cascato ed aver risposto, sdegnato: “Picche”.
E invece no, Don RodRenzi è soddisfatto e dal suo palazzotto di Rignano si sfrega le mani.
Sembra che Luigi abbia risposto rigettando l’offerta di mettersi insieme, ma non è come pare…
Si, perché oramai il castarolo DiMaio ha imparato la lezione del Teorema di Salvini che dice: “ cerca d’essere un tenero amante, ma fuori da Chigi, nessuna pietà”. E dunque, se non si fosse capito, quella risposta piccata, corrisponde, in realtà, ad un: “vedremo, forse, questo matrimonio si potrebbe anche fare”…
Povero Zingaretti dovrà tirare fuori l’arma segreta (o tramutarsi in Mazinga) perché il suo compagno di partito (si fa per dire) gli sta già combinando un matrimonio segreto a sua insaputa.
Zingaretti, infatti, si è detto contrario a questa proposta (oscena) ma non so se ha capito bene a cosa sta andando incontro. Ho paura che Don RodRenzi tanto farà e tanto manovrerà sottobanco fino a metterlo con le spalle al muro e fargli perdere autorità e credibilità.
Si mette di traverso ad un accordo coi Cinquestelle? Ha firmato la sua condanna. Renzi farà di tutto per convincere i suoi a convincere i suoi (di Zingaretti) che è l’unica tattica possibile per minare il governo dalle fondamenta e se non lo capiranno, lui si prenderà tutto il merito di essere quello che potrebbe (ancora) guidare il Pd verso la vittoria.
Con tutta probabilità, con DiMaio hanno già avuto qualche abboccamento in qualche pied –à- terre della costa Amalfitana ( travestiti da turisti tedeschi con la parrucca bionda), dove si sono accordati per mettersi insieme nel futuro prossimo, molto incerto per i rispettivi partiti.
Insomma, questa proposta di matrimonio, nelle intenzioni dell’ex premier è già a buon livello di avanzamento, restano da definire i dettagli, ma le cose sono già a buon punto e l’apparente “no” della “sposa” è un quasi “si”. Insomma un Nazareno 2( punto zero e palla al centro).
Quindi Zinga mi sa che dovrai chiamare a raccolta tutte le tue truppe, sguinzagliare i tuoi agenti segreti per carpire quante più informazioni possibili in merito a questo matrimonio segreto.
I destini del paese sono nelle tue mani. E se vuoi il mio parere ( fanne l’uso che vuoi): questo matrimonio non s’ha da fare, né domani, né mai.
L’idea di una coalizione tra Pd e 5stelle, una volta che i due partiti si siano emendati dei loro difetti non è poi tanto peregrina. Anzi, direi che è l’unica possibilità di battere la coalizione di destra.
Una volta costituitosi il bipolarismo, è sperabile per il futuro che si ritorni ad una legge maggioritaria.
RISPOSTA
emendati dei difetti? ah beh, si beh…
Credo che entrambi i partiti abbiamo la possibilità di riparare agli errori comnessi.
Il Pd, dopo l’ultima batosta delle politiche, avrà capito che non si può fare una politica di sinistra isolandosi dai problemi della gente, e che la corruzione e la mancanza di trasparenza devono essere bandite dalla gestione della cosa pubblica.
Il movimento 5stelle, dopo il flop che si prepara a fare con l’attuale governo, tenendo il moccolo a Salvini, capirà la differenza tra giustizia e giustizialismo e che un Paese non si può reggere con promesse vane disastrando l’economia.
Fare tesoro degli errori non è facile, ma è il modo migliore per progredire .