Penso che lo stupro sia un crimine contro l’umanità , un crimine efferato tra i più odiosi che si compie più spesso di quanto non si pensi e che molto spesso non viene neppure denunciato.
Da quanto leggo di questo ennesimo caso di violenza su una donna, riportato dalle cronache, un consigliere comunale di Vallerano (Viterbo) di CasaPound, assieme ad un amico militante nello stesso partito, fa ubriacare una donna, la porta in un luogo appartato, la riempie di pugni in faccia visto che non ci sta e poi, sempre assieme all’altro, la violenta mentre è svenuta.
E non basta: si sente talmente sicuro di sé e della propria arroganza, da filmare il tutto. Denunciati , arrestati e subito cacciati dal partito che per loro chiede una pena durissima.
Lo stupro è un reato tra i più odiosi: in questo caso condito dall’ arroganza nel filmare il tutto come se si trattasse di un gioco o di una gita da lasciare tra i ricordi per gli anni che verranno (ma ormai filmare qualsiasi cosa è una deriva modaiola insensata).
Questa vicenda è simile, per certi versi, a quella dell’uomo seviziato e torturato fino alla morte da una banda di scriteriati, molti dei quali minorenni, dopo una persecuzione durata mesi, in provincia di Taranto, con la comunità (compresi alcuni genitori) che ora si interroga se avrebbe potuto fare qualcosa .
Forse sarebbe stato il caso, direi.
Che cosa si aspetta veramente per fare qualcosa di concreto e non i soliti inascoltati proclami dei politici contro questa deriva di assoluta mancanza di valori che richiamino, soprattutto i giovani, agli ideali fondativi della nostra Costituzione?
Credo che spetti ad ognuno di noi prendersi carico di questa responsabilità ogni giorno, con l’esempio del nostra agire quotidiano ma, soprattutto, quando mettiamo il nostro voto sulla scheda elettorale. Mai come ora mi sembra il caso di riflettere molto bene su chi vogliamo che ci rappresenti e guidi il nostro paese che, mi sembra il caso di ricordarlo è e deve rimanere, una Repubblica Democratica.
Certo, ognuno di noi dovrebbe contribuire con le parole, gli scritti, le idee e soprattutto con l’esempio, a divulgare certi valori su cui dovrebbe essere costruita la società civile, prima di tutto il rispetto della persona, della sua libertà, della sua diversità, della sua qualità di essere umano, portatore di sentimenti, di esperienze, di amore, di affetti, di amicizia, di sostegno del prossimo, di cultura, di capacità, di creatività, di tradizioni, di religiosità.
È rispetto degli animali, della natura, dell’ambiente in cui viviamo.
La famiglia e la scuola dovrebbero essere i luoghi dove questo insegnamento di umanità venga espletato e poi nei luoghi di lavoro, di socializzazione, nei ritrovi, nelle piazze, nei rioni cittadini, nelle periferie, nelle chiese.
Occorrono parchi, attività culturali, attività sportive, palestre, servizi sociali efficaci.
Dovrebbe essere aborrita la cultura della violenza e della sopraffazione di cui sono vittime le creature più deboli, bambini, donne, anziani, bisognosi.
In un’opera teatrale recente -la Rondine di Guillem Clua- a conclusione di intensi conflitti personali, l’essenza dell’umanità si coglie nella condivisione del dolore altrui. Io aggiungerei anche nelle cindivisione delle gioie.
I due si difendono, al solito e parlano di “consenziente”.
Già, tanto per cambiare lei era contenta di essere violentata, picchiata e malmenata!
Hanno, i giudici, i filmati ripresi da loro stessi dove, dicono, si vedono scene raccapriccianti, ma loro non trovano nel fondo del loro animo (che non posseggono) il minimo lontano barlume di pentimento. I due grandi uomini, i due gradassi pronti a malmenare una donna per violentarla ora se la fanno sotto e mentono davanti all’evidenza. Un classico!
Una società malata grave e questo è il prodotto più evidente: gli stupri e le violenze, in genere, continuano, cosi come i femminicidi: una donna di 33 anni uccisa ieri dal marito poliziotto con l’arma d’ordinanza perché lei si voleva dividere: un altro classico. Purtroppo.
Una società malata e soprattutto maschilista che spinge l’acceleratore sul mito del maschio alfa che ha il “diritto” di vita e di morte sulle donne considerate più deboli e per questo da umiliare in tutti i modi.
Un processo aumentato di gran lunga negli ultimi decenni e proseguito e molto in questo ultimo periodo che vede la donna ancora relegata nei vecchi clichè.
Il Circeo c’entra poco o nulla in questa storia. E’, purtroppo una storia attuale di quell’attualità che fa paura perché sta andando fuori controllo.
Come fanno paura le parole del vicepremier Salvini che continua a propagandare la “castrazione”, (che poi sarebbe prevista solo per casi di molestie e non stupro), ma è solo un modo per fare propaganda e darsi quell’immagine falsamente virile che non fa che aumentare il maschilismo di cui la società attuale è sempre più pervasa.
La Rai che diffonde la commemorazione della morte di Mussolini è un brutto segnale di come vengano diffusi sempre di più messaggi di violenza e spraffazione e di spregio delle regole democratiche.
C’è molto da fare a cominciare dalla famiglia a e dalla scuola e però vanno impegnati mezzi e invesimenti per prevenire, curare ed educare.
E la politica dovrebbe dare per prima l’esempio. Non ne vedo neppure la più flebile traccia.