La Lega torna alla carica con il progetto di riaprire le case chiuse. basta, bisogna dargli aria! Dice Salvini.
Nel primo anno dell’era Salvinista questo importante provvedimento ha da passare l’approvazione del Parlamento.
Già, gli uomini (che sono in maggioranza) saranno (quasi) tutti favorevoli, ma… e le donne?
Già. le donne, sentono aria di festa,le mimose sono in fiore, potrebbero anche starci. No, cosa avete capito? Nel senso di approvare. Ma chi? Le leghiste? Forse. Ma le altre?
Si tratta di convincerle, in fondo, come sempre, le donne sono una minoranza, non proprio silenziosa ma sempre minoranza.
Una volta e per sempre, facciamo pagare le tasse alle prostitute, con quello che guadagnano se lo possono permettere, cribbio. Potrebbero arrivare un sacco di soldi nella casse dello stato e DiMaio potrebbe anche fare da sponda pensando al suo RdC, che potrebbe sprofondare per mancanza di fondi. (Ma potrebbe essere rimpiazzato coi fondi di caffè o di carciofo).
Ma il problema primo è la Chiesa. Eh già, Francesco avrebbe da dire la sua, non lo vedo molto d’accordo sul meretricio di stato. Anche se non si tratta del Vaticano, sempre confinanti siamo.
Insomma siamo sempre nei…bordelli, uno più uno meno. Piuttosto che fare pagare le tasse agli evasori, facciamole pagare alle signore operatrici del sesso che non vedono l’ora di mettersi a disposizione dello stato.
Un bell’Albo professionale , magari corredato di impronte digitali, insomma una schedatura in piena regola e via andare. Ma non più per la via a dare scandalo, no, al chiuso, al protetto, sotto l’ala protettrice di papà stato che tutto vede (dal buco della serratura) e tutto provvede.
Un passo avanti verso l’emancipazione e l’affrancamento della donna dai ruoli subalterni, un serio investimento per il futuro: posti a tempo indeterminato assicurati dallo stato per “dipendenti pubbliche” ben retribuite e soddisfatte del proprio prestigioso ruolo nella società. Un bollino rosso, un marchio a fuoco sulla pelle, una sorta di “tatuaggio” di cui andare fiere.
Per la patria e per gli italiani questo è il minimo che si possa fare. Prima le italiane!