Emozionato non mi pareva proprio, Salvini al Senato, mentre devono votare se mandarlo o no a processo.
Ma terrorizzato si!
Si è persino scritto il discorso, non vorrebbe mai dire una parola di troppo o una di meno.
Dice che si sente un ragazzo fortunato (perché gli hanno regalato un sogno) e ringrazia i Cinquestelle perché: “Il Governo ha sviluppato misure e azioni per la lotta al contrasto dell’immigrazione clandestina e ringrazio i colleghi 5 Stelle perché le cose si fanno in due, evidentemente”.
Testuale: le cose si fanno in due.
Certo anche in tre, (come in questo caso) volendo, ma la battuta poteva sembrare equivoca e l’ha tolta dal primo brogliaccio, quello che gli aveva scritto la “Bestia”.
Ha dovuto prendersi cura personalmente di ogni virgola, la posta in gioco è alta.
E cosi si fa la storia di questo governo di” complici” che si sostengono l’uno con l’altro perché per governare l’Italia ci vuole un’intera “banda” uno, da solo, può fare anche tanto, ma poi viene sempre silurato vuoi per invidia, vuoi perché è troppo individualista o decisamente incompetente e buono a niente ma capace di tutto, o vuoi perché l’unione fa sempre la forza anche quella bruta.
Ringrazia tutti, alla fine, dice “comunque votiate”.
Eh, già, comunque votiate, il “comunque” è di moda e questo è il governo dell’uomo comunque.
Però attenzione, va da sé che per quelli che voteranno contro il salvataggio del suo sedere, per quelli che lo lascerebbero affogare nel “mare aperto” della Giustizia Italiana, ha in serbo delle belle sorprese.
Provare, solo provare, per credere.
Mese: Marzo 2019
Grazie Greta
Noto un accanimento contro i ragazzi protagonisti della giornata mondiale sul clima. In molti gli si sono scagliati contro dicendo che sono manovrati, che agiscono per conto terzi o che , alla meglio, non capiscono quello che fanno.
Molte polemiche sulle esternazioni di Rita Pavone e Maria Giovanna Maglie, giustamente. C’è anche chi le difende però e dice che sono libere di affermare le proprie idee senza venire massacrate.
D’accordo, ma rimane il fatto che non si capisce come si possano fare simili apprezzamenti su una ragazzina.
Tempo da perdere? Voglia di aggrapparsi a qualsiasi cosa per farsi notare? Credo la seconda. Ma è una cosa che lascia perplessi e anche un po’ sconcertati.
La giornata in difesa della terra è stato un evento mondiale e di grande successo anche da noi. Perché volerlo rovinare con le polemiche?
Si dice spesso che i millenians sono solo capaci di nascondersi dietro agli smartphone,ora che si sono mobilitati in tanti per una nobilissima causa, che facciamo? Gli diamo addosso?
Io penso che sia giusto cosi, il futuro appartiene a loro e il pianeta è prezioso per tutti e la sua sopravvivenza dovrebbe stare a cuore a tutti. Gli interessi dei grandi gruppi di potere non possono venire prima dell’interesse del Bene Comune. Salvaguardare la biodiversità, le foreste, i mari, i fiumi è un nostro preciso dovere.
Mantenere il pianeta in salute dovrebbe essere un impegno quotidiano per quasiasi persona che ha un po’ di sale nella zucca.
Per quanto mi riguarda mando un grande abbraccio a Greta e a tutti i giovani e meno giovani che si sono dati da fare per fare di questo evento un grande momento di partecipazione.
Spero davvero che non si fermino mai.
Grazie a tutti.
L’Uomo Comunque
Un vecchio proverbio toscano recita: “A Natale, mezzo pane a Pasqua , mezzo vino”.
Ora il governo dell’Uomo Comunque, a Natale già non possedeva manco un quarto di pane e a Pasqua il vino s’è l’è bello che scolato tutto.
Ora dice l’U.C. Salvini, che vuole la Flat Tax. La vuole ad ogni costo. Perché si. e Poi si. Ma il ministro del Tesoro (dell’Isola che non c’é), dopo aver guardato nei forzieri ha risposto: ” Te si mato, schei no ghe n’è”.
(Lo so che Tria non è veneto, ma facciamo finta che…).
M l’U.C. Salvini gli risponde che il matto è lui e che gli bastano pochi schei, solo una quindicina, sedicina di miliardi.
E passa la paura.
Vedi un po’ come si fa presto a finire sul lastrico, un miliardo oggi, un miliardo domani, povera Repubblica, resta senza il necessario per vivere.
Ma gli uomini Comunque al governo non si scoraggiano, per loro i soldi sono un’Idea Meravigliosa che si sono messi in quella loro testa, fin dal primo giorno che hanno salito a balzelloni le scale del Palazzo.
Ma si, che i soldi si trovano sempre, basta cercarli. Ecco, per esempio, potrebbero spuntare dagli accordi B.&R.(che non significa Bed and Reckfast ma Belt and Roads, mah!) con i cinesi. Potrebbero sganciare forte per avere qualche posto al sole dei nostri (siamo o non siamo il paese del sole?) e noi potremmo ricavarne degli ottimi profitti. Insomma: La Via del Sintetico (la seta costa troppo) sembra già cosa fatta, ma siamo sicuri che ci conviene? Mah, comunque, poco importa.
Trump si arrabbi pure, ma che va cercando, siamo o no padroni a casa sua?
Perché in Italia, diciamolo, ormai gli americani sono di casa e gli dispiacerebbe anche solo spostarsi di poco per fare posto ai cinesi (che sono così tanti che hai voglia a fargli posto).
Ma agli uomini Comunque al governo non fa un baffo, non si scompongono.
L’Uomo Comunque DiMaio cosa dice? Lui ci va matto per i cinesi, lo convince lui Trump. Ora che si è fidanzato con una giornalista, (visto che non sono poi tanto male?) che gli darà lezioni di geopolitica, si sente più che mai sicuro. Lui è il perfetto Uomo Comunque, eh si. Comunque fa il ministro, poi fa il rivoluzionario, poi il diplomatico, poi lo show man e insomma, comunque… si dà da fare.
E del terzo uomo, vogliamo parlare?
Del premier, Comunque, Giuseppe Conte non c’è molto da dire è uno di facile contentatura, gli basta stare davanti alle telecamere ogni quel tot, dire qualche frasetta di circo e stanza del tipo: “Noi siamo per questa cosa, ma, comunque, non sia mai detto, che non siamo anche per quella, perché, comunque vada, noi qui ci stiamo cinque anni .Comunque”.
E già, è un comunicativo anzi un comunquinativo, il nostro premier. E pare piacere.
Tutto fila comunque, dunque?
Mah, ci sarebbe qualche problemino, ma comunque, dai, si, guardando bene, in fondo, considerando chi ci stava prima che non era poi tanto meglio, comunque…
L’evoluzione dello spirito acritico, in Italia, è uno dei pochi traguardi che siamo riusciti a raggiungere, recentemente.
A proposito, non c’entra nulla ma questa parola “recentemente” mi fa sempre venire in mente quella scena di “Biancaneve e i sette nani”, quando lei chiede a uno di loro quando è stata l’ultima volta che si era fatto un bel bagno e lui aveva risposto: “recentemente, si, recentemente”…
Comunque. Poi si vedrà.
Ambientalista testarda
Oggi, giornata mondiale dedicata alla difesa del pianeta (non proprio una cosina), ho parlato con una signora mia vicina di tavolo, nel bar pasticceria che frequento abitualmente.
Le ho fatto presente questo evento e mi ha detto di cascare dalle nuvole, non lo sapeva ma credeva che non sarebbe servito a nulla.
“Gli uomini sono stupidi, cattivi, ignoranti e cialtroni”. Mi ha detto, proprio cosi e poi ha anche aggiunto”Io non ci credo più da tempo a manifestazioni come questa e sono molto pessimista, la terra sarà distrutta”.
Mi ha lasciata fredda ma mi sono ripresa subito e le ho risposto che io spero proprio di no.
Sono un’ambientalista convinta, dal primo giorno dal quale ho contezza di esistere. Ho avuto la fortuna di passare i primi anni della mia vita, in un piccolo paradiso, nella campagna veneta, quando ancora era degna di questo nome, ora non si riscontrano che piccole vestigia sepolte sotto cumuli di strade e stradine, capannomi dismessi e tetri, ricordo di perduta ricchezza ed ora sintomo di perdurante crisi economica e valoriale.
Ma tornando al mio piccolo mondo antico, lo ricordo accogliente verde e azzurro, profumato ricco d’acqua e di tenerezza di sapori dolci e aromatici, di carezze e di piccoli rimproveri se il mio spirito di avventura mi portava a scavalcare confini proibiti.
Quel piccolo mondo rimane scolpito nella mia anima ma nella realtà non esiste più sostituito da una discarica per vecchie auto e una spianata di cemento per permetterne più agevolmente la sosta.
Intorno ancora gli alberi di allora, alcuni rigogliosi, altri meno, più tristi, invecchiati di schifezza sparata nell’aria dalle centinaia di migliaia di auto che percorrono l’autostrada poco distante.
Non dico che le auto siano una jattura, no, sono preziose e ci permettono di spostarci velocemente ma hanno determinato il cambiamento irreversibile del paesaggio di intere regioni. La mia, il Veneto, ne è una significativa testimonianza.
Non abbiamo che strade. E sono tutte perennemente intasate! E più se ne costruiscono e più vengono intasate quasi come se le auto si materializzassero all’inaugurazione, di colpo e rimanessero li in eterno.
Abbiamo un bel vantaggio!Le infrastrutture non mancano e più ne abbiamo più ne costruiamo. Ma la terra ne è completamente ostruita. O quasi.
Cosa fare? Io un’idea ce l’ho. Costruire meno e salvare l’esistente cercando di non consumare più suolo, qui non ne abbiamo più di residuo. Ormai il suolo è una parola obsoleta, chi l’ha visto? Chi lo vede più?
Mi dicano pure “ambienstalista da salotto”, ma io sono una convinta che dobbiamo difendere la terra e ognuno di noi averne più rispetto e cercare, nei piccoli gesti quotidiani di inquinare il meno possibile.
Non sono né da salotto, né da cucina, sono semplicemente innamorata della terra, mio primo vero grande amore e tutto quello che posso fare per lei non mancherò di farlo. Sempre!
Niente figli per le BirthStrikers
L’altro giorno una mia zia, novantenne, mi ha detto;”Ma è vero che il mondo ha le ore contate. mi dispiacerebbe per i giovani, per i nipoti e pronipoti…?
L’aveva di certo sentito in tivvù. Segue molto i documentari e le piace molto “viaggiare” sullo schermo nei posti più remoti del pianeta.
La notizia che gli episodi di eventi atmosferici sempre più estremi, anche dalle nostre parti, dovuti all’incuria dell’uomo ed alla sua forsennata avidità, possano essere il primo sintomo che ci si sta per avviare alla distruzione del pianeta, sembra toglierle il sonno.
Lo ha detto anche il presidente Mattarella, in visita al Vajont ed in Veneto, dove c’è stata recentemente la strage di boschi secolari che il pianeta è a rischio e che siamo sull’orlo del precipizio.
Ho letto che in Inghilterra sta nascendo un movimento formato da donne che non vogliono mettere al mondo figli fino a che le potenze mondiali non si metteranno davvero ad un tavolo di negoziati seri per concordare un piano di messa in sicurezza della terra. I vari trattati fin qui sottoscritti, non sono stati rispettati nei fatti e soprattutto Cina e Stati Uniti, due tra i paesi che inquinano maggiormente sembrano, al contrario, non preoccuparsene minimamente, anzi.
La Cina è una potenza emergente ed arrogante e alla conquista del mondo e non pare proprio sentirci da quell’orecchio, mentre l’America con a guida Trump, sembra più che mai convinta che lo sfruttamento delle risorse e il riscaldamento globale portato dai gas serra, non siano fatti che la riguardano.
Preoccuparsi seriamente dell’ambiente significherebbe mettere da parte gli egoismi e pensare che se continuiamo ad inquinare a tutta forza come ora, non resterà più nessuno a cui vendere i prodotti che le aziende inquinatrici ora producono a ciclo continuo.
Le donne che aderiscono al movimento inglese “Birth Strikers” vogliono vedere una seria politica di cura del territorio e che si smetta, una buona volta e per tutte di sfruttarlo senza ritegno, altrimenti, niente più figli e, di conseguenza, se si sparge la voce, niente più possibili futuri acquirenti e potenziali fruitori di prodotti ottenuti sfruttando la terra.
Non sembra una proposta tanto assurda contando che molte dicono che, la prospettiva di mettere al mondo delle creature che hanno reali possibilità vivere in una scenario da Armageddon, non le alletta.
Le capisco benissimo e non posso che essere d’accordo con loro.
Ma questo che ha tutta l’aria di essere un grosso sacrificio, ha qualche possibilità di ottenere anche un minimo di attenzione da parte di chi avrebbe la possibilità di fare in modo che il processo di distruzione del pianeta si possa fermare?
Ho qualche dubbio.
Giudici “scaltri”
La “scaltra peruviana”, era pure mascolina e dunque non appetibile per gli scaltri stupratori.
Dunque? Assolti. Ma si, ma dai, non se ne può più di queste lagnose e piagnucolose che si presentano dai carabinieri a sporgere denuncia verso dei poveri ragazzi che si volevano solo divertire un po’.
Uno la violentava e l’altro faceva il palo. Ubriachi fradici e forse anche drogati e pare che fosse anche lei su di giri perché le hanno trovato, nel sangue, delle sostante che lei non si ricorda di aver mai preso volontariamente.
Insomma, una serata in birreria finita come finisce persino troppo spesso: che lei diventa il “giocattolo” di un gioco che non aveva previsto, che credeva di poter controllare, non conscia fino in fondo che dei ragazzi, su di giri, ubriachi drogati e anche un pochino delinquenti, non si fermano a comando, ma continuano fino a che non hanno esaurito tutta la potenza devastante scatenata da questo cocktail micidiale.
La sentenza di primo grado li condanna, ma poi cambia la musica e riescono a farla franca con la scusa che lei ci stava alla grande e poi era pure bruttina, gli faceva un tantino schifo. E le giudici li assolvono.
Hanno pure previsto un premio per lo stomaco che hanno avuto nel violentare la ragazza? Una qualche forma di risarcimento?
Dopo la storia dei jeans stretti, questa della “mascolinità” della vittima è ancora più umiliante e degradante, sia per le donne che subiscono violenza che per le donne giudice che hanno emesso la sentenza.
C’è una pericolosa tendenza al ritorno al passato nel giudicare le donne vittime di stupro: un passato recente ma ancora molto bruciante. Ora speriamo che la revisione del processo faccia giustizia.
Ragazze, donne, italiane o straniere, scaltre o sceme, attenzione, cercate sempre di presentarvi in pubblico al meglio perché se vi capitasse di essere violentate e siete in ciabatte e senza trucco, il volentatore potrebbe farla franca con la scusa che vi siete inventate tutto per poter dire a tutti che qualcuno vi ha degnato della sua attenzione.
E, un consiglio: non bevete e non fumate cose strane quando siete in compagnia e seguite un corso di arti marziali e, nel caso, menate a più non posso. Propongo che le scuole italiane le insegnino alle ragazze come materia scolastica.
Potrebbe non servire mai, ma potrebbe diventare molto utile nel caso, purtroppo sempre più frequente, che qualche squinternato sia tentato di passare a vie di fatto. Gli uomini si lamentano di non poter più corteggiare le donne per paura di finire denunciati per stalking, Catherine Deneuve sdottora sulla ” libertà di importunare”, ma poi se denunci finisci per essere considerata una “scaltra peruviana”.
Come se le italiane fossero da meno. E che dire delle francesi? E delle tedesche? E delle inglesi…e delle…
Il mago Beppe
Avete presente Aldo Savoldello in arte Silvan?
Se sovrapponete la sua foto a quella di Giuseppe Conte, noterete una somiglianza straordinaria.
Persino la voce, le movenze, sembra la sua caricatura.
Ebbene il mago Beppe ha estratto il coniglio dal cilindro.
Problemi con la Tav? Cade il governo? Cade l’Appendino? Manco per niente! Si fa cosi: si parte con i bandi ma si scrive tutto con l’inchiostro simpatico cosi se tra sei mesi si cambia idea, tutto si cancella e si può ritornare alla casella di partenza.
Magia? No, semplice illusionismo, giusto per dare agli italiani l’illusione che il governo sta governando, invece sta solo facendo spettacolo. Io però non ho capito tanto bene come farà, ma, dopotutto ai maghi non si chiede mai il segreto dei loro trucchi.
Mettere d’accordo i due litiganti, in fondo è la sua missione. L’avvocato dei diavoli; per questo lo paghiamo.
Ora bisognerà vedere se questo machiavello riuscirà. Ma se dovesse andare, Conte potrebbe davvero vestirsi con frack e cilindro ed andare per le piazze a divertire il pubblico.
Una cert’aria da dandy la sfoggia di già e anche un tantino da Gastone, quello impersonato da Petrolini:
“Gastone , ho le donne a profusione e ne faccio collezione…”
https://www.youtube.com/watch?v=_SLnZq-8eyc
Da Silvan a Gastone, passando ogni tanto per Jean Gabin. E’ davvero un uomo di spettacolo il nostro premier. A jolly good fellow, come direbbero gli americani.
Nessuno lo può negar!
Acchi?
Leggendo il manifesto diffuso dalla Lega di Crotone per la festa delle donne, dal titolo “Chi offende la dignità delle donne”? mi è venuta in mente la poesia di Arcangelo Baldacci, che Ugo Tognazzi recita nel film“ Il Federale”, regia di Luciano Salce.
“Chi, sfidando la mitraglia nel fragor della battaglia….”. Il graduato della milizia Primo Arcovazzi la recita all’antifascista, professor Erminio Bonafè, durante un viaggio in sidecar, mentre lo sta portando a Roma per essere imprigionato e con questa missione spera di diventare Federale.
Quel manifesto me lo ha ricordato perché pone una sfilza di domande, tutte che iniziano con “CHI”
Le ministre del movimento Cinquestelle si indignano e parlano di medioevo.
Ma signore, ci state al governo assieme alla Lega, di che vi meravigliate? Dove siete state fino ad adesso?
Vi svegliate dopo nove mesi dal letargo?
Meglio tardi che mai. Ora dovete fare una bella cosa: convincere i vostri a rompere questa nefasta alleanza.
CHI tra di voi riuscirà a convincere Di Maio che questa è un’unione che porterà voi e il paese alla rovina?
Fatevi sentire il giorno della festa delle donne: fate la festa al governo gialloverde che altro non è che un lasciapassare per i leghisti a riportarci indietro di cento anni.
CHI tra di voi avrà il coraggio di prendere questa iniziativa?
Vogliono anche riaprire i bordelli. Ci state voi? Vi sembra una buona proposta? Vogliono rendere la difesa sempre legittima anche quando si tratta di sparare alle spalle e vogliono sfruttare la prostituzione per fare cassa. Voi che avete tanto urlato in piazza contro la casta e i suoi privilegi, ora state zitte davanti al fatto che state rendendo impossibile processare un ministro, cioè un potente, che gli state garantendo quella immunità che tanto avete stigmatizzato? E che stanno sfruttando anche l’8 Marzo riducendolo ad uno strumento per condizionare le prossime elezioni europee? E fare propaganda anche sulla pelle delle donne offrendo mimose avvelenate?
CHI, tra le donne al governo avrà il coraggio di dire chiaro e forte che la deriva xenofoba, maschilista e razzista verso la quale stiamo sprofondando, alle donne di governo (e a tantissime italiane, me compresa) non piace? E che le donne sanno bene chi offende la loro dignità senza che siano i leghisti o i politici a dirglielo.
Fatevi sentire nel giorno della Festa della donna, forte e chiaro, stupiteci. Sarebbe sempre ora. E… se non ora quando?
Questo articolo è pubblicato oggi su “Italians” del Corriere della Sera.
Post Scriptum
quando ho scritto questo articolo, cioè ieri, non c’era ancora sentore di crisi a causa della decisione sulla Tav, forse non servirà l’apporto delle donne per far cadere il governo e questo episodio è stato presto messo via e dimenticato e trattato con nonchalance da Salvini che si è dissociato (pfui). Ma ne hanno parlato i giornali stranieri tra i quali The Guardian (inglese), quindi non proprio una bazzecola.
Se dovesse cadere il governo sulla Tav (potrebbero anche averlo concordato sottobanco per uscire dall’impasse) non servirebbe l’indignazione delle ministre delle quali non importa nulla a nessuno e contano meno del due di picche tutte e tre messe insieme (per i colleghi di governo s’intende).
Il maschilismo al governo e in generale in Parlamento e in Italia è in aumento, come sono all’ordine del giorno i femminicidi, l’ultimo, oggi una ragazza di 23 anni uccisa dal fidanzato, qualche giorno fa una donna di 50 anni uccisa dal fratello…non ho molta voglia di festeggiare l’8 marzo. ormai sembra una presa in giro delle donne più che la loro celebrazione.
Ma io non demordo, voglio credere che le donne italiane riusciranno ad emergere e a far vedere quanto valgono. Il mondo del lavoro le emargina e questo costa al paese svariati punti di Pil, ma prima o poi anche da noi si arriverà a capire che tenere le donne in stand by è una grossa perdita per il paese.Quando arriverà quel momento non lo posso prevedere ma so che arriverà e sarà un bel giono.Almeno lo spero e la speranza è una buona ragione per continuare a crederci nonostante tutto.
Forza ragazze!
Tra i due litiganti il terzo non gode
Ecco da chi dovrebbe prendere lezioni Conte e non è detto che non si stia leggendo la sua biografia
https://ilmanifesto.it/la-determinazione-del-grande-mediatore/
Ma uomini come lui non ne nascono spesso e io temo che Conte non abbia né lo spessore politico né quello umano per gareggiare con un simile personaggio.
Non credo che Conte riuscirà mai a mettere d’accordo i due contendenti e lui, da terzo, di certo non gode.
Questa è la sua prima vera prova di esistenza in vita in un governo presieduto da Matteo Salvini affiancato dal gregario Luigi DiMaio.
Finora uno ha corso dietro alla ruota dell’altro, sospinto dalla sua stessa velocità.
Ma ora il bel gioco è finito, come tutti i bei giochi deve necessariamente durare poco.
Ora uno dei due deve scendere dalla bici e questo non è certo Salvini.
Conte non riuscirà a dimostrare di non essere quel burattino che era stato accusato di essere qualche giorno fa, per un motivo molto semplice, che in questa faccenda la linea la dovrebbe da lui. Lui dovrebbe dire che cosa si fa e non si fa.
Lui ha il compito di guidare l’azione del governo e lui, sempre lui, di decidere per l’interesse degli italiani.
Senza se, ma, forse, non ci sto, vorrei ma non posso, facciamo un referendum? Facciamo decidere a Rousseau?…
No e poi no, questa volta non decide Rousseau ma deciderà Socrate.(Conte non sa decidere neppure il colore della cravatta).
Se DiMaio si beve la cicuta della Tav, si suicida politicamente ma (forse) rimane al governo o forse no perché il partito si smembra, se DiMaio si ribella alla sentenza di morte dei leghisti, si suicida lo stesso perché i leghisti vanno in Parlamento e fanno passare la mozione Tav Si.
Insomma: comunque vada per DiMaio sarà un capestro.
Hai firmato il contratto? Molto mal te ne incolse.Forse era meglio il pregiudicato Berlusconi che il “salvato” Salvini.
Festa della…Tav
I grillini non ce la fanno, hanno fatto passare tutto ai leghisti ora manca solo far passare il tunnel. E non si vede nessuna luce in fondo, notte fonda.
Salvini dice che costa di più non farla che farla, mentre i grillini se decidono da dare il via libera perdono del tutto la faccia( ed è già in via di dissolvimento)..
Un bel problema che deve essere risolto nel giro di poche ore.
Se diciamo di no ai bandi perdiamo 800 milioni di euro di finanziamenti, se diciamo di si, forse il governo rischia.
E magari!
Grillini non siete capaci di governare, questa è la verità, avete detto si a tutto, anche al Far West, vi siete lasciati mettere i piedi in testa da Salvini in tutto, ora manca solo l’ultimo baluardo: la Tav. Cioè l’alta velocità Torino Lione.( E state andando a passo di lumaca).
E piantatela di dire “il Tav”, questa opera è donna!
Mentre voi tutti leghisti e cinquestelle, da maschilisti quali vi state dimostrando non facendo entrare nessuna donna nelle trattative, non siete capaci di trovare una soluzione, forse le donne la troverebbero.
Il buon senso delle donne non permetterebbe questa ridicola sceneggiata a poche ore dalla dead line.
E, ne sono sicura, non l’avrebbero fatta cosi lunga.
Costa di più no farla che farla? Dunque si deve fare!
E cada pure questo governo di scommettitori sulla pelle del paese.
Andate a casa. E il prossimo, per favore, preveda molte più donne nelle posizioni apicali. Forse anche una premier.
State distruggendo il paese, fate strada all’altra metà del cielo che è abituata a risolvere problemi da quando nasce e per tutta la vita.
Questa eventualità non vi piace? La donna deve stare a casa e tacere?
E bravi! E allora mettetevi d’accordo o andateci voi a casa a fare la calza.
A fare i casalinghi. Mi raccomando il sugo che sia pronto per mezzogiorno.
Ma non accapigliatevi se ci dovete mettere la salsiccia perché piace a Salvini,meglio farlo magro, la salute degli italiani deve essere il primo obiettivo.
Ci state portando tutti sull’orlo di una crisi…di nervi.
Fateci largo, domani è l’otto marzo la festa della donna, ma potrebbe essere la vostra Caporetto, la giusta nemesi per un partito che le donne le ha messe in soffitta e buttato la chiave!
Diceva Emanuelle Kant:
“La metafisica vivrà sempre in ogni uomo, specialmente ogni uomo capace di riflettere: ciascuno in mancanza di un criterio comune se ne costruirà uno alla sua maniera”.