Deciderà la piattaforma. Se salvare Salvini o affondarlo con tutti i filistei.
Saggia decisione! I maligni dicono che deciderà Casaleggio.
Ma la casa di vetro dei grillini piattaformici lascerà che il risultato trapeli: se diranno si, sarà si se diranno no sarà no.
Perdinci e anche perbacco, ogni limite ha una pazienza.
A Fico lo hanno chiesto cosa votare e lui ha risposto arrivederci.
Ma insomma ma cosa volete da loro? Se lo mandano a processso possono dimenticarsi il tonno con tutta la scatola, se non ce lo mandano restano ancora un po’ li ma con una bomba sotto al sedere pronta ad esplodere ogni istante.
Forza Pd, mai come in questo momento devi dare prova di esistenza in vita.
Renzi ha scritto: “Un altra strada”. Buon segno, significa che ha capito cosa deve fare da grande, oltre al senatore, naturalmente e chi lo sposta da li?
E allora avanti tutta Pd, ce la puoi fare. Ma per ora ti devi riorganizzare perché al prossimo giro al governo ci va Salvini con tutta la truppa (e la trippa) di centrodestra. Berlusconi si riprenderà qualche punto e governeranno fino a che Salvini (da premier) non finirà inceppato in qualche maglia della giustizia e non avrà nessuno che lo Salva.Ce n’è per tutti. Prima viene Sangodi e poi Sanpatisci. E alla fine Sansparisci. (Protettore dei renziani).
Chi guiderà il Pd? Ma insomma, chi avrà la patente. Hanno già deciso che ce l’avrà Zingaretti? Beh allora si diano una smossa, questa palude in cui si sono arenati comincia davvero a puzzare di fogna.
Diamo una bella bonificata e poi lasciamo pure che rientrino tuti i gufi scappati dalla finestra, sarà una bella rimpatriata.
O vogliamo lasciare che tutta l’opposizione la faccia Berlusconi?
Lui, altre strade non ne prende. Occhio!
“Prima viene Sangodi e poi Sanpatisci. E alla fine Sansparisci.”
Non si poteva delineare meglio la parabola che descrive le sorti di questo governo.
Sangodi è passata, in genere dura poco, in questo caso pochissimo.
Siamo in pieno Sanpatisci: sarà proprio l’immunità a Salvini a sancirla.
La dirigenza grillina crede di potrsene lavare le mani, vuole scaricare sulla base la resposabilita di tradire uno dei principi fondanti del movimento.
Ma un principio etico non si mette in discussione appena tocca applicarlo contro i propri interessi. Il grimaldello usato contro la “casta”, ora è diventato di burro. La base -mica scemi- ha capito l’antifona, salverà il soldato Salvini, e non è solo questione onomatopeica.
E ora veniamo al Pd. Zingaretti o Martina o Giachetti non importa, o meglio, è secondario, importa l’unità di intenti, la determinazione e la tempistica.
Un futuro col soldato Salvini salvato, è uno scioglilingua, ma è anche una prospettiva penosa per il Paese, e questo non è solo uno scioglilingua.
Non s’era mai visto un governo indagato nelle persone del Presidente del Consiglio, Conte, i due vice presidenti e ministri, Salvini e Di Maio e un ministro, Toninelli.
Grillo disapprova la consultazione della base.
Confusione anche sulla domanda da porre, ritenuta ambigua.
Ma l’eventuale compartecipazione al reato non annulla il reato. Serve solo a giustificare, agli occhi degli elettori che si è agito per il.bene dello Stato.
Ma lo stato “preminente” di necessità che avrebbe giustificato il sequestro, dove sarebbe?
Insomma, il carnevale è vicino, il tono è quello.
Siamo alle comiche finali.
Lo disse Fini a Berlusconi, se non ricordo male.
Adesso si adatta bene alla proposta leghista che imporrebbe alla Rai di mettere in onda almeno una canzone italiana ogni tre.
Si e lo spettacolo è appena cominciato.
Hanno tempo da perdere, siamo al Minculpop, legiferare queste assurdità quando ci sono aziende in crisi, interi settori industriali che chiudono, famiglie che rimangono senza un reddito.
La protesta eclatante dei pastori sardi che ha prodotto un misero risultato che non possono certo accettare: 72 centesimi contro i 60 che prendono attualmente, se non è elemosina micragnosa questa!
E questi si trastullano con Sanremo, con la radio, con la piattaforma e i quesiti della Susy…