Uno spettacolo ridicolo

Assomigliano ai fratelli Marxs, comici americani tra i più amati per le loro esilaranti gags.

Parlo dei “Tre pazzi a zonzo” (titolo di uno dei loro film meno riusciti, titolo originale: At the Circus), alias i nostri tre, per niente comici, governanti.

Sono un po’ come Groucho, Harpo e Chico, hanno le loro caratteristiche: Salvini/Groucho, sigaro in bocca mentre cammina per tutta la stanza sproloquiando in modo surreale e con l’aria di dare ordini; DiMaio/Chico, cappelletto in testa, aria scanzonata di scugnizzo cresciuto in fretta, maneggione e istintivo e infine Conte/Harpo: chioma ricciuta sorriso serafico, sguardo limpido e auto compiaciuto da finto ingenuo, che, però, col tempo, si scopre essere il più furbo dei tre.

Eccoli, mi piace farne questo ritrattino comico surreale per inquadrarli meglio e renderli  più simpatici (difficile). Hanno messo su uno spettacolo (quasi) comico e ridicolo che non si capisce come andrà a finire.

I leghisti capitanati da Groucho, sono sempre più duri, ma si sono persi la purezza da lunga data. Ora che sono risorti dalle ceneri, che non sono più quelli del cielo duro ma del cielo, punto, dagli orizzonti ampi, stanno al governo e dettano legge ai Cinquestelle, guidati da Chico che sta seguendo il copione lasciato in eredità dagli attori di un altro “film”. E non vengono alle mani solo perché non si debba sciogliere la compagnia.

Infine Harpo, che non ci sta a passare per fesso e vuole assumere il ruolo di regista anche se non ne ha le competenze, né, forse, le attitudini.

Seguiamo la trama di questo strano film, ma non ci capiamo molto, come nei film dei fratelli Marxs dove la trama non è affatto importante ma quello che conta sono le trovate, le battute, le evoluzioni, i voli pindarici…

Riusciranno ad “intrattenerci” fino alle prossime europee o, da bravi fratelli coltelli, si massacreranno  a vicenda prima fino a far sprofondare il governo in una crisi?

Propendo per la seconda. Ma forse mi sbaglio e succede il famoso colpo di scena dove gli attori riescono a ribaltare di colpo tutta la trama e ci lasciano a bocca aperta per il finale travolgente.

Mah. Di una cosa, però,  sono quasi certa: non prenderanno l’Oscar.

Chico, Groucho (seduto) e Harpo.

(Fonte Wikipedia).

3 commenti su “Uno spettacolo ridicolo”

  1. I fratelli Marx in questo film ne combinano di cotte e di crude, ma una
    cosa buona riescono a farla, fare recuperare al loro datore di lavoro, con l’aiuto di un orango, il gruzzolo che gli era stato rubato da un affarista senza scrupoli.
    Domanda: chi sarà l’orango che farà recuperare a Groucho/Salvini il gruzzolo di 49 milioni da restituire alle casse dello stato?
    Be’, a parte questa curiosità(si accettano previsioni), l’idea di identificare i nostri tre eroi con Chico, Groucho e Harpo è azzeccatissima, ma ci sarebbe posto per altri due, visto che i fratelli Marx erano cinque: direi che Gummo è Toninelli e Zeppo è Bonafede.

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  2. Il dramma è che in questo guazzabuglio, in questo avanti e indré continuo (ora anche Grillo ha fatto retromarcia sui vaccini) a dimostrazione di quanto strumentali fossero certe critiche, l’opposizione tarda a compattarsi e farsi sentire con una voce autorevole. Martina non pare credibile.

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    • Credo che l’opposizione stia a guardare lo spettacolo di un governo che si oppone a se stesso. E, francamente, pare proprio che non ci sia bisogno di interventi esterni: si stanno facendo già molto male da soli. Sembra quasi che l’opposizione non voglia intromettersi in questo “film” che è già si per sé in opposizione a quello che avevano narrato tutti prima di arrivare al governo.
      Ma spero che si stia organizzando davvero per fornire una qualche alternativa credibile a questo circo che non può durare ancora molto.

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