Palle di governo

Il ministro Salvini aveva già avuto occasione a Novembre di dire di non “rompere le palle ” al governo.

Ora dice che abbiamo finalmente un “governo con le palle”.

Insomma, da buon leghista, Salvini ha sdoganato le palle come linguaggio della politica.

Dunque il Sabotini Calletti alla voce” palle” dovrà introdurre ora anche questa definizione: attibuti politici di alta qualità.

La manovra è passata tra i fischi dell’opposizione che ha ricevuto un brogliaccio scarabocchiato quando ormai non le restava neppure più il tempo, non solo di leggerlo ed eventualmente discuterlo (questo vorrebbe la Costituzione), ma neppure mettere in ordine i fogli che sono stati febbrilmente affastellati l’uno sull’altro in ordine sparso e anche sperso.

Insomma il “governo con le palle” non ha voluto far sapere niente di cosa bolle nella pentola della legge di bilancio ai parlamentari che avrebbero potuto “rompere le palle” e perciò, hanno votato una manovra al lume di candela, a tarda notte e a fari spenti.

La manovra del popolo non è neppure passata sotto al naso dei rappresentanti del popolo che non sono neppure riusciti ad annusarla. D’altronde che cosa serviva perdere altro tempo? L’aveva già girata e rigirata il governo a sufficienza ci aveva messo e soprattutto levato sin troppo. Cosa altro c’era da fare se non votarla alla chetichella?

E se per putacaso una qualche manina, all’ultimo momento avesse inserito una normicina per aiutare il povero imprenditore edile Antonio di Maio che ha un debito col fisco, che male ci sarebbe?Infine tutti hanno sempre fatto cosi, e dai su e non rompete le palle!

Abbiamo un governo macho, con gli attributi di perfetta forma sferica, altro che palle.

A proposito di palle, visto che ci troviamo in argomento, Luigi DiMaio, ha preso un gusto matto a facebookare tutti i suoi scarabocchi: “fatto, vero, falso…”tutti giochini per passare il tempo durante le lunghe ore di non dibattito in parlamento, mentre la senatrice Malpezzi litiga con la questorina Bottici,si prendono quasi per i capelli…che scene pietose.  Davvero insopportabili, meglio starsene a casa a scrivere sul bloc notes le palle stratosferiche che l’immaginazione gli suggerisce ogni volta che sente l’attenzione della sua “audience” calare a favore del leghista “palloso”.

E’ tutta una continua gara a chi le spara più grosse…da cannone proprio.

Ma siamo a Natale, appendiamole all’albero con l’accortezza di sceglierle decorate e colorate.

E intanto ascoltiamo chi di palle se ne intende:

Che squallor!

3 commenti su “Palle di governo”

  1. Mariagrazia permettimi una digressione.
    È morto Simcha Rotem, l’ultimo sopravvisuto della rivolta del ghetto di Varsavia contro i nazisti.

    http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Morto-a-94-anni-Simcha-Rotem-era-ultimo-sopravvissuto-della-rivolta-del-Ghetto-di-Varsavia-f6a6d381-ad07-4af2-9341-85904cd92af4.html

    Su questo avvenimento Arnold Shömberg scrisse un breve oratorio per voce recitante, coro e orchestra, “Un sopravvissuto di Varsavia”. Un’opera breve ma grandiosa per la capacità di trasmetterci tutto l’orrore della rabbia nazista.

    https://youtu.be/HuzYhq15Yrk

    Rispondi
  2. Rotem ha preferito comunque morire a Israele, non nella sua Varsavia, dove sarebbe stato malvisto dal governo destrorso di Duda. Quello che si ostina a negare il coinvolgimento attivo, zelante ed alacre dei polacchi nel genocidio degli ebrei connazionali. Nessun paese europeo ed extraeuropeo prese le difese dei propri concittadini ebrei, anzi, l’antisemitismo sempre serpeggiante si rafforzò vieppiù.

    Rispondi
  3. che fenomeni questi due. Le palle che raccontano non si contano e quelle che racconteranno quando si accorgeranno di non poter fare nulla di quello chehanno promesso.
    Un classico ma questa volta abbiamo il minestrone giolloverde che èpeggio di tutti quelli che ci siamo sorbiti in questi anni. Questi passeranno alla storia per quanto sono tristi. Che facce tostate che hanno sti due peggio di Matthau e Lemmon almeno loro facevano ridere.

    Rispondi

Lascia un commento