Mi sa che Trump ha sul comodino il libro di Alexander Stille: “The sack of Rome” e se lo studia di tanto in tanto: una frase al giorno. Sembra sempre di più Berlusconi e forse spera che Stille scriva: The sack of Washington. Gli somiglia sempre di più (vincitore di professione), solo che Berlusconi al suo confronto, sembra Alice in Wonderland.
Se la spasseggia col cappotto nero, sembra un grosso pipistrello con la parrucca rossa. Ha vinto, dice, clamorosamente, le elezioni di Medio termine. Contento lui. Ma intanto la Camera è andata ai democratici. Tutto come previsto, lo sapeva Trump. E ha iniziato subito a mostrare la sua “felicità” licenziando il giudice Jeff Session perché favorevole al lavoro di investigazione sul Russiagate portato avanti da R.Mueller.
E si è scagliato contro un giornalista dell CNN che, in conferenza stampa gli aveva chiesto se non credeva che fosse esagerato scagliarsi contro gli immigrati come ha fatto durante la campagna elettorale. Trump gli ha fatto togliere il microfono e gli ha detto che la Cnn dorvebbe vergognarsi di avere giornalisti orribili come lui. E gli ha fatto togliere le crredenziali. Un buon inizio di collaborazione coi democratici (che Nancy Pelosi auspica), direi.
Ma Trump dovrà tenere conto che in queste elezioni hanno vinto soprattutto le donne, giovani, di colore, musulmane, native americane e latino-americane e le donne sono state anche le più presenti alle urne.
Alexandra Ocasio Cortez, Ayanna Pressley, Rashida Taib,Ilhan Omar,Janice Davids, Deb Haaland, Marsha Blackburn, Janet Mills, Abbey Finkenauer, Johanna Hayes, Veronica Escobar e Silvia Garcia. E molte altre.
E poi Jared Polis, gay dichiarato è il nuovo governatore del Colorado.
Per Trump, certo, domani è un altro giorno, ancora li, seduto nello studio ovale a dichiarare guerre metaforiche (e non solo) a tutto il mondo e a”sparare” tweet contro gli immigrati, ma ora dovrà avere a che fare di più anche con loro, con tutto quello che sappiamo sui suoi rapporti con le donne e le denunce pendenti nei suoi riguardi e sul modo come ha condotto la sua campagna elettorale presidenziale contro Hillary Clinton.
Povero Donald, adesso viene il bello, tieniti forte potresti perdere il pelo se il vento cambia e diventa contrario, il vizio no, quello tienilo pure stretto ti servirà quando racconterai la tua vita ai nipoti, da ex presidente:
“Come ero bello e forte, ricco, potente e amato dalle donne…”(Chi ci ricorda?).
Oggi è già un altro giorno.
Trump ha perso, sonoramente perso, lo dimostrano questi ultimi provvedimenti e queste escandescenze contro la stampa.
Il nervosismo e l’arroganza sono sintoni che non danno adito a dubbi.
Lo scagliarsi contro la stampa è sintomo di debolezza ed è tipico di chi teme la verità, perciò Trump cerca di zittirla e di piegarla al proprio volere , proprio nel paese che ha sempre considerato la stampa il quarto potere di una democrazia.
Trump ha perso le elezioni di mid term, ma non lo vuol dare a vedere.
Ieri notte un uomo armato è entrato in un bar frequentato da studenti in California e ha ucciso 12 persone e ferite un numero considerevole.
E’ stato ucciso dagli agenti entrati nel bar che hanno forse evitato una strage peggiore.
L’uomo era un militare prossimo al congedo e deteneva l’arma regolarmente.
Queste cose succedono davvero troppo spesso e l’uso indiscriminato delle armi non viene per niente contrastato.