Si vis pacem, para bellum. Ed è proprio quello che sta accadendo in queste ore al governo: si fanno la guerra sulla pace… fiscale.
Cioè sul condono che i grillini non vogliono. Perderebbero la faccia del tutto a favore di quella pasciuta di Salvini che ormai dilaga come un fiume che esonda.
Ma non si può avere tutto nella vita: hanno accettato entrambi questa convivenza impossibile ed ora i problemi vengono fuori. E a farne le spese siamo sempre noi, popolo sovrano trattato come l’ultima delle serve (passatemi il termine anacronistico).
Insomma vogliono fare le nozze coi fichi strasecchi e, contemporaneamente, fare i fichi che vanno a nozze. Ma entrambi i vicepremier hanno disertato il vertice sulla manovra per stilare il documento da inviare a Bruxelles entro la mezzanotte di oggi (mi sa che all’una saranno ancora li a discutere con caffè e ammazzacaffè); non vogliono essere sul luogo del delitto mentre si compie l’assassinio della nostra economia. Ci sta Tria, catechizzato al punto giusto e con le manette ai polsi e alle caviglie, manca solo il bavaglio ma sarebbe stato troppo anche per il governo Vorreimanonposso (proprio). Ma entrambi i ministri finti vice, sono piuttosto voglio comando e posso e pertanto l’atmosfera è quella della vigilia della dichiarazione di guerra.
Ma in fondo ai grillini che cosa costa accettare e fare buon viso a questo provvedimento della Lega? Gli costa che gli verrebbe rinfacciato dagli elettori che si aspettano giustizia sociale, il cavallo per eccellenza di battaglia del Cinque stelle. Mica possono fingere che sia morto di sete. E poi devono almeno fare qualche manfrina , dare a vedere che non ci stanno, fare un po’ di confusione per vista politica. Mica sono scemi. Ma intanto perdono consensi e lo sanno. Li controllano al secondo.
Il reddito di cittadinanza è un punto fermo per loro, ma è ancora tutto avvolto nella nebbia più fitta e soprattutto non ci sono i soldi e di prestarceli a fondo perduto, a Bruxelles non ci sentono.
Ma il dubbio che sia la Lega che i Cinquestelle sapessero da sempre che i soldi non li avrebbero mai trovati se non scassando i conti del paese, ma che vadano avanti a muso duro proprio perché il fine ultimo di entrambi non è governare l’Italia ma mandarla a gambe all’aria per farla finire fuori dalla UE, non è ancora venuto a nessuno?
Sento già voci in lontananza che dicono in coro: ma va…, ma davvero?
Tutto previsto, tutto calcolato.
Se non sono scemi (e non è detto), sia l’uno che l’altro sapevano bene che i loro programmi sarebbero stati irrealizzabili, ma la voglia di potere li ha trovati d’amore e d’accordo.
Ora fingono di litigare, si accorderanno comunque, anzi onuno farà da alibi all’altro. Non posso dare il reddito di cittadinanza perché c’è Salvini, non posso fare la fiat tax perché c’è Di Maio.
Domanda: “Ma allora perché vi siete messi insieme?”
Risposta: “Per far finta di fare, è questo che importa”.
Notizie da Rai news:
“Via da febbraio, senza limiti e penalizzazioni, a quota 100 per andare in pensione, con la formula di aver raggiunto almeno – e necessariamente entrambi – 62 anni + 38 di contributi. Non ci sarà nessun aumento di tasse, promette il governo, se non per banche e assicurazioni, e invece arrivano cento milioni per le politiche della famiglia e più fondi per la Sanità.”
Di questa buone notizie ne vogliamo parlare?
Come no? Certo da rainews…in pensione a 62 anni? E come no? meglio a 52 e poi chi li mantiene che nessuno lavora più?
E i posti lasciati da quelli che vanno in pensione, siamo sicuri che saranno rimpiazzati? Li mandano in pensione per non dover pagare gli stipendi (agli statali) e tenersi i soldi, stanno cercando di raschiare il fondo di tutti i barili.
Auguri, se lei gli crede…
i due hanno trovato la quadra e la tonda e i tordi siamo noi che stiamo qui a parlare di questi due rivoluzionari d’attacco (al tram). Sembrano Berlusconi eBossi ai tempi d’oro.Mentre il viceminsitro Rixi leghista pare sia anche lui tra i furbetti di rimborsopoli 2 la vendetta. Questi vanno avanti spediti non hanno paura di niente e a volte la fanno franca. Questa volta pare di no e dimettersi?
Guardo nella sfera di cristallo: Bruxelles ci boccia la manovra in deficit, Fitch e S.and P. ci declassano a junk(spazzatura), lo spread sale a 450, Mattarella scioglie le camere e mette
Cottarelli a salvarci dal baratro.
E i tre cavalieri neri che fine fanno? No, niente: Conte si chiude in convento a Pietralcina per fare esercizi spirituali, DiMaio indossa il tutù e torna a fare il cheer leader del Napoli calcio… e Salvini?
Salvini lo facciamo capitano di goletta e lo mettiamo a comandare la Diciotti.
All’arrenbaggio …