Ci sono delle cose che mi danno una leggera vertigine.
Una di queste è il leccapiedismo. Sarà che non sono troppo diplomatica, non lo sono mai stata e (forse) mai lo sarò. Ma non sopporto i leccapiedi. E ce ne sono a bizzeffe dovunque. Ora per fare anche un semplice esempio basta guardare un po’ di televisione, anche solo ogni tanto.
Prendo una trasmissione a caso: i talk show. Bene ce ne sono che fanno veramente scuola in quanto a leccapiedismo.
Il conduttore, passi che sia uno che in qualche modo incensa i suoi ospiti; fa parte del mestiere e lo si può anche tollerare (un minimo) ma gli ospiti, politici e non, soprattutto quelli che hanno sempre qualche immane fatica letteraria da propagandare, sono penosi.
Guarda il caso: si presentano in Tv proprio quando hanno appena finito di scrivere il capolavoro della vita e però sono li, in quel posto per parlare di tutt’altro: temi sociali, problemi internazionali, politica politicante, populismi, qualunquismi, governismi ed economismi…ed opportunismi.
Alla fine, il conduttore o “trice”, li salutano nominando l’ultima meraviglia sfornata dalle eccelsi menti e loro sorridono compiaciuti e leggermente imbarazzati, …ma no, ma da, ma via…ma poi ringraziano sentitamente per la pubblicità, enorme che gli fanno e li pagano pure.
Ecco questo è un esempio tra i tanti che potrei fare. Poi c’è il leccapiedismo per interposta…convenienza, quello che serve per mettere in luce qualcuno a scapito di altri. Basta che ci sia qualcuno che in un gruppo si nota ed allora che fanno gli altri? O,meglio, alcuni? Esaltano qualcuno che, avendo delle qualità, non si meriterebbe che venissero esaltate strumentalmente e in modo ridicolo…”caaarooo, ma quanto sei braaavo, ma come sei ecceeelssso…”, ma lo fanno soprattutto per quel leccapiedismo che serve al loro scopo: esaltare uno per denigrare altri.
Succede dalla nascita del mondo.
E, sarà anche una cosa alla quale dovrei essere abituata e farmene una ragione, invece, più “cresco” e più la cosa mi fa riflettere su come il comportamento umano sia orientato in base alle simpatie o antipatie e convenienze.
Insomma, in generale si tende a stare dalla parte dell’ipocrita, di quello che dice una cosa e ne pensa un ‘altra, del bugiardo, insomma. E non ci sono bugiardi più bugiardi dei leccapiedi: sono i più bugiardi di tutti perché uniscono la falsità all’ipocrisia ed è un connubio micidiale che spesso ha portato a guerre devastanti.
Esagero? Non credo: tra i più grandi dittatori ci sono stati i più grandi bugiardi e leccapiedi della storia.
La menzogna e la piaggeria insieme possono arrivare a sconvolgere gli equilibri mondiali?
Io penso di si, pensateci!
La gamma del “leccapiedismo” è vasta, si va dall’elogio esagerato al panegirico, dall’adulazione alla lusinga, dalla piaggeria alla cortigianeria, dall’incensamento al servilismo e così via.
Lo scopo è quello di blandire, ottenere favori, mostrarsi servizievole, ricevere attenzioni, avere reciprocità di riconoscimenti, attorniarsi di cortigiani, entrare nei favori di chi conta, entrare nel gruppo, sentire I forti, sostenersi…
Ma anche escludere, isolare, colpire chi elogiato non è, dargli un segnale, un avvertimento.
Brutto mestiere il leccapiedismo all cui base sta l’ipocrisia interessata.
O anche: “escludere, isolare” chi viene elogiato senza secondi fini o ipocrisia, per prendersi più spazi possibili che servano a mettere in luce chi si sente messo in ombra “ingiustamente”, il più delle volte una paranoia o un’eccessiva autostima che sfiora l’egolatria.