Barba di segretario

Il povero Tria se la spasseggia col borsone e con l’aria affranta che cerca di nascondere dietro a un mezzo sorrisino sulle trentatré. Ma che cosa si porterà dentro a quel borsone ?Panini? Bibite?

Documenti top secret? Fa pena a vederlo  arrancare: ancora non ha fatto niente ed è già tutta colpa sua.

Si perché tra un po’ dovrà varare il famoso Documento di Economia e Finanza: il terrore di tutti i governi.

Il terrificante DEF che deve far tornare i conti, gira e rigira. Ma…a proposito e Conte?

Questo governo ha inaugurato lo spremierato. Il primo ministro è anche l’ultimo. Ultimo a parlare e ultimo, soprattutto a contare.

Insomma, dicevo, nonostante la boria e la tracotanza dei due vice, lo spread avanza, il Pil decresce infelicemente e tra poco ci sarà la vera resa dei conti nel governo.

Ma quelli veri non quelli delle coperture fantasma della campagna elettorale, ma quelli dei soldi che non ci sono e degli interessi sul debito che aumentano.

Anche se la finanza non è proprio  un tema che mi appassiona, devo dire che un minimo me ne debbo interessare. Perché se il governo si sognasse anche lontanamente di venirmi a chiedere un prestito…non si sa mai con questi, fanno tanto gli splendidi coi soldi che non hanno ma poi, magari alla fine, andranno casa  per casa col piattino. E’ solo un’ipotesi bislacca ma  è meglio prevenire che curare e mi potrebbero prendere i cinque minuti che ogni tot mi prendono e io poi mi conosco e non posso abusare della mia pazienza. Mi pare che in questi ultimi decenni abbiamo dato, eccome se abbiamo già dato.

Dunque occhio..

Ma ora il Pd si è messo il muso da festa ( si dice cosi dalle mie parti quando uno decide di fare sul serio) e ha indetto una manifestazione per il 29  Settembre prossimo. Un’idea di Martina che si svegliato con in testa : “Mi son svegliato e…” Sarà la volta buona?

E magari si fossero svegliati nel Pd e facessero sul serio.  Mi sorprendo di me stessa, ma, non so perché, dopo i fischi di Genova Maurizio Martina mi è più simpatico. Se li è presi con dignità ed onore, non ha recriminato, né ha avuto gesti inconsulti. E poi, a dirla tutta, quella barbetta gli dona. Dico sul serio. Anche Franceschini ce l’ha. Vuoi vedere che se la fa crescere anche Renzi?

No, a Renzi non cresce la barba, ormai la fa crescere a chi l’ascolta. Ma chi l’ascolta?

Comunque, apprescindere, Martina, ora che lo guardo meglio, potrebbe anche fare sul serio il segretario del Pd, o almeno provarci. Zingaretti non ha la barba e anche se se la fa crescere non mi fa effetto.

Ma perché non se la fanno crescere tutti nel Pd? E perché no anche in LeU? Salvo la Boldrini, gli altri mi sa che starebbero bene una cifra.

Ma si, deve essere una questione di peli anche in politica. Una  bella faccia barbuta fa rivoluzionario e attira le masse. Signori del PD fatevi crescere tutti un bel barbone (ovviamente per le signore non è indicato ) e poi vediamo se non crescono anche i consensi.

Prendete esempio da Salvini, lui si che può andare orgoglioso e fiero del suo barbume. Per questo si fa vedere continuamente su Facebook: per mostrare la barba. La sua però è barba di governo e non di lotta.

Ma Maurizio Martina ha indovinato, quella è proprio barba di segretario. Volete vedere che il Pd comincia a capirci qualcosa di politica?

 

7 commenti su “Barba di segretario”

  1. Per certa gente, la barba denota una forte, incontrovertibile mascolinità. La Boldrini, per me, la barba la fa crescere a chi l’ascolta. Senza di lei, non abbiamo,perso nulla se non la sua spocchia. Per un PD da ricondizionare, spero in Zingaretti, il governatore del Lazio.

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  2. È vero la barba è segno di carattere forte e rivoluzionario.
    Un tempo andavano di moda i baffi (vedi Stalin, il baffone per antonomasia, e Hitler, i cui baffi da soli rivelavano tutto il suo carattere), ma poi è sopravvenuta la barba: il Che l’aveva alla nazarena, Fidel Castro era il barbudo per eccellenza, Komeini l’aveva folta e bianca, Bin Laden da profeta.
    Insomma, sembra che Salvini l’abbia proprio azzeccata con la barba: lo sto ascoltando in televisione mentre conciona sicuro e brioso da Alzano, nel bergamasco, applausi a tutto spiano di una platea entusiasta. Dice che non “sforerà” ma “sfiorerà” il limite del 3%, questione di una “i” in più.
    Lui si, è una vera barba, dico, un vero rivoltoso, uno che a solo vederlo da il volta…regimi, insomma un rivoluzionario coi fiocchi e i controfiocchi.
    A saperlo! Ve l’immaginate Prodi con la barba, ai tempi dell’Ulivo, che sfracelli?
    D’Alema non s’è adeguato è rimasto baffino, è s’è visto.
    Ora Martina l’ha capito o barba o morte, solo cosi saremo uniti: una sola volontà, una sola
    Identità, una sola barbosità.

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  3. Scusate se esco un poco dal seminato, ma ricordo che una volta io ed un mio collega di Lettere, ad alcuni ragazzi che avrebbero sostenuto la maturità di un ITIS, avevamo sottoposto alcune foto di barbuti, convinti che avrebbero saputo distinguerli. Erano icone di Marx, Carducci, Garibaldi e un altro che non ricordo, forse Balbo. Ne erano usciti riconoscimenti assurdi, esilaranti, ma penosi, nei riguardi della cultura. Io ed il mio collega eravamo basiti, non abbiamo commentato. Fra l’altro, un esperimento del genere lo avevo visto condotto su gente molto anziana, con licenza elementare dell’epoca. Non avevano sbagliato una sola volta ed un solo volto.
    P. S. Mariagrazia, ora potrei trovare i miei dati anagrafici ed elettronici già trascritti, o no? Grazie!

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    • Il mio tecnico ma mi ha fatto notare che è sufficiente scrivere la prima lettera del proprio nome e compare il nome per esteso (sul quale basta cliccare), lo stesso vale per l’indirizzo mail.
      Prova e vedrai che è cosi. Altrimenti devi avere la pazienza di attendere che la persona che segue il mio blog riesca a trovare la soluzione del problema.
      Mi scuso anche con altri per l’inconveniente.

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  4. Barbablù barbagianni barbapapa’dal mondo delle fiabe alla vita reale L immagine nel bene e nel male conta sempre checche’ne dicano i ben pensanti e i vecchi proverbi ( il vestito non fa il monaco) . Di questi tempi l’immagine e L apparire in un certo modo condiziona significativamente L opinione pubblica e per un politico non è cosa da poco .Personalmente questo modello di comunicazione a volte mi infastidisce non poco e allora mi creo un mio pensiero fantastico dove vedo tutta la classe politica vestiti come a scuola ( tanti anni fa) tutti uguali col grembiule ,dove quello che fa la differenza e’il sapere e la capacità di farlo fruttare a Servizio ( perché questo è la politica un servizio) della collettività

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  5. E barbanera dove lo mettiamo?
    Non parlo del famoso almanacco e lunario con aforismi e previsioni, ma del famoso pirata britannico Edward Teach che imperversò nel mar dei Caraibi nei primi del XVIII secolo.
    Poi ci sarebbe pure Barbarossa,
    Federico I Hohenstaufen, imperatore del Sacro Romano Impero, circa a metà del dodicesimo secolo… ma non andiamo troppo indietro altrimenti Salvini si potrebbe montare la testa credendo di poter fare miracoli.

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