Il tarlo assassino

Si chiamava Maila Beccarello, l ‘ultima donna (solo in ordine di tempo ma, purtroppo, potrei essere smentita)  uccisa in Italia da un tale che diceva di amarla. Sono 57, dall’inizio dell’anno.

Massacrata di botte fino alla morte nel giardino di casa e nel bagno di casa dove ha cessato di vivere, a Cavarzere (Ve). Il compagno (agli arresti domiciliari) l’ha picchiata con tutte le sue forze di uomo tarchiato, grosso, forzuto, arrabbiato,follemente geloso tanto da arrivare ad ammazzarla di botte per un sospetto che covava nel suo cervello da tempo, un tarlo che lo ha portato all’assassinio della moglie. Almeno, questa è la tesi prevalente, ma ancora non si sa nulla di preciso. Le cronache, come sempre parlano al condizionale..”.avrebbe ucciso”..già come se non bastassero le macchie di sangue sui muri esterni delle casa dove i due vivevano e il sangue della donna che lui stesso aveva addosso, seminudo. Lui stesso ha chiamato, pare, il fratello della vittima che poi ha chiamato i carabinieri. Oggi Il Gazzettino riferisce che il marito si difende dicendo che è caduta nella doccia…tesi più volte sostenuta da lei stessa quando la vedevano in giro con gli ematomi conseguenza delle botte.

Ma dice anche che avevano litigato e che lui l’aveva sbattuta contro il muro più volte ma che lei è scivolato sul piatto della doccia che aveva voluto fare per lavarsi del sangue…guarda come succedono le “disgrazie”…

Sembra un copione di una tragedia che abbiamo visto fin troppe volte.

Ma questa  (come tutte le altre)grida vendetta (si dice cosi, ma certo io pretendo che sia fatta solo giustizia) al cospetto di Dio e degli uomini.

E nessuno ha sentito nulla. Paura di intromettersi tra moglie e marito? Va bene, era l’alba, ma tutti dormienti profondamente? La casa è circondata da altre case, possibile che nessuno abbia sentito le invocazioni della donna? O si è fatta massacrare senza profferire un bah? E i cani? Cinque, pare, li ha forse drogati? Nessuno li ha sentiti abbaiare? Se fosse cosi si tratterebbe di omicidio premeditato: i cani  si avventano su chiunque faccia del male al proprio padrone, come mai i pittbull di Maila non si sono ribellati a tanta violenza?

Omissione di soccorso!  La darei a tutti i vicini di casa nel raggio di mezzo chilometro, compresi i familiari, parenti amici e conoscenti che sapevano e tacevano. Sarebbe bastata una sola denuncia per non farlo stare agli arresti nella casa del massacro e forse Maila sarebbe ancora viva e forse prima o poi avrebbe trovato il coraggio di ribellarsi.

Ma perché non gli ha mai aizzato contro un pittbull? viene da chiedersi, ora alla luce di quanto è successo, persino a me che odio la violenza e detesto i pittbull come tutti i cani pericolosi.

Perché è evidente che non denunciava per paura di un uomo violento e forse non era l’unica a temerlo.

E lui? Verrà giudicato, certo,lasciamo fare  ai giudici ma io non vorrei essere quel giudice. Gli troverà qualche attenuante? Follia, raptus?Lei “provocavava”? Aveva un corportamente scorretto? Quenti anni per “buona condotta” gli verranno scontati una volta carcerato?

Chissa quanto deve aver gridato e supplicato quella povera ragazza prima di morire. Non saprei quale potrebbe essere la giusta pena, forse non esiste, ma di sicuro deve essere la massima cui si possa pensare. In questo caso, direi che buttare la chiave nel profondo di un burrone o buttarci tutta la cella, sarebbe ancora poco.

E poi c’è chi mi racconta che le donne sono altrettanto violente degli uomini. Che ci sono le ricerche, le statistiche che lo provano…si ci vuole davvero un bel coraggio a continuare ad affermarlo.

Ma che razza di uomo può essere uno che massacra una donna in quel modo?E si può ancora chiamarlo “uomo”, uno che compie un simile macello?

La violenza sulle donne è in aumento e non solo in Italia, ma dovunque.

Ma questo…basta guardare le loro foto per farsi salire un moto di ribrezzo, quasi una vertigine al pensiero di quello che stava per succederle.

Educhiamo gli uomini ai sentimenti, nelle scuole. Insegnamogli a non aver paura della solitudine, insegnamogli a rispettare le donne sempre e comunque, a non sentirsi superiori a loro, a non sentirsi loro”padroni”, a non pensare di essere più “forti” a non credere di avere sempre ragione solo perché si è grandi e grossi e la donna, al contrario, magari è mingherlina e non ha la forza o il coraggio per ribellarsi. Diventi materia scolastica fin dalle elementari, l’educazione sentimentale.

Questo massacro deve finire a costo di rigirare il mondo da sotto in su. Educhiamo le donne, fin da piccole, a difendersi, a considerare anche il più piccolo segnale, ad allarmarsi e a denunciare. A difendersi con le arti marziali o in qualsiasi altro modo,se occorre anche a pugni e calci. Questa è la vera emergenza nazionale, altro che gli sbarchi, altro che chiudere i porti! Altro che modifica alla legge sulla legittima difesa. Come si possono legittimamente difendere le donne da questi assassini che si ritrovano per casa, nel loro stesso letto?

Insegnamo alle donne fin da bambine  non cedere mai, mai e poi mai alle lusinghe di uno che prima ti picchia e poi ti dice che ti ama e viceversa. Al primo avviso di violenza bisogna troncare immediatamente la relazione e denunciare, subito e fuggire il più lontano possibile.

E invitare le donne, tutte le donne a non fidarsi di incontri “riparatori”, di evitare di sentire compassione per i violenti.

Vanno isolati, subito alle prime avvisaglie. E la legge dovrebbe essere molto ma molto più severa di quanto non sia ora. A questo dovrebbero pensare i legislatori, anche se sono quasi tutti uomini (ancora di più in questa legislatura) e molti di loro ancora non hanno capito quanto questo problema incida sulla vita di tutti.

Finora è stato sempre sottovalutato, tenuto in scarsa considerazione. Dovrebbe diventare priorità del governo del cambiamento se vuole davvero tenere fede a questa definizione che si è dato.

Altrimenti il solo cambiamento che vedremo sarà quello che nessuno si aspetta e nessuno vorrebbe: in peggio e persino molto peggio.

14 commenti su “Il tarlo assassino”

  1. Mariagrazia hai fatto bene a porre l’accento, ancora una volta, su di un fenomeno insopportabile, allarmante, e giunto ormai alla soglia della negazione di ogni senso d’umanità.
    La violenza sulla donna, indice di viltà d’animo e di vigliaccheria, prima ancora che di maschilismo.
    Queste persone violente verso chi è più debole, sono prima di tutto dei vigliacchi. Poi viene la subcultura maschilista, il ritenersi per natura superiore alla donna, il consiserarera la donna al proprio servizio, il desiderio di assoggettarla comunque in ogni attività, la voglia di sopraffarla se osa ribellarsi alle angherie cui è spesso sottoposta.
    E infine, ma non di peso minore, la paura per la donna in sé, come soggetto antagonista, non sia mai possa sminuire il malinteso senso di virilità dell’uomo, con la sua liberta sentinentale e sessuale, o il semplice affermarsi come soggetto auronomo, o il pretendere la semplice parità di dignità.
    Purtopponon vedo come l’attuale governo , nonostante i proclami, possa arginare tale forma di estrema inciviltà, che rientra nel più vasto fenoneno di oppressione dei deboli, bambini, donne, anziani, indigenti, svantaggiati, migranti, minoranze etniche.
    Non mi pare che nel contratto di programma tale voce sia presa in considerazione.

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  2. Pubbliche virtù e vizi privati Esiste ancora e molto in Italia il senso del privato e tutto quello che succede in famiglia debba restare una cosa privata da non condividere a volte a tutti i costi ,soprattutto rispetto alla violenza subita sia questa da mariti ma anche da genitori o figli . Si sa’ purtroppo che le maggiori violenze in termini quantitativi avvengano in ambito familiare ( violenze fisiche ma anche psicologiche )Forse una delle cause e’ socio- culturale vale ancora il detto “ i panni sporchi si lavano in famiglia”spesso esiste l’isolamento di queste persone ,per loro stessa volontà ,dettata comunque da paura,ignoranza , pensare che non ci sia rimedio ,tabù ecc .Risulta per cui difficile aiutare chi non dice e si nasconde e il singolo può fare poco ma creare più incontri sociali che affrontino tali problemi dando anche indicazioni chiare a chi rivolgersi per un aiuto vero a vari livelli di intervento ,potrebbe forse aprire una strada per imparare che la violenza non è mai un fatto privato

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  3. Questo video pubblicato dal New Yok Times e ripreso da Hufftington Post mostra un marito che uccide la moglie durante un litigio in Brasile, il tutto ripreso dalle telecamere di sorveglianza del palazzo, si vede l’uomo che picchia selvaggiamente la moglie in auto, poi la rincorre nel garage e in ascensore dove la prende a calci e pugni e poi si vede l’uomo ritornare a pulire le tracce di sangue nell’ascensore , la polizia lo ha catturato. Terribile!

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  4. Non conosco il portoghese, ma il filmato è eloquente, un accanimento bestiale, e dopo il misfatto il tentativo farla franca.
    Almeno in questo caso le telecamere di controllo sono servite a catturare l’omicida.
    Mi chiedo se queste telecamere non possano avere anche una funzione preventiva, collegate ad una centrale da cui possa partire l’allarme per un pronto intervento.

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  5. Il disprezzo verso tutto ciò che attiene al femminino data di milioni di anni. Eppure, pare assodato che furono le donne, appunto, dei tempi primordiali a scoprire ed inventare la ceramica e l’agricoltura, e quando i loro uomini tornavano dalla caccia a mani vuote, il paziente lavoro di raccoglitrici delle donne li sfamava.
    Eppure, mano a mano che la civiltà avanzava, scendeva il livello valoriale della presenza femminile, con la creazione, ad esempio, dei ginecei e degli harem. La donna era ed è ancora svilita ad oggetto di trastullo coatto, da parte di troppi uomini, addirittura la sua condizione subordinata è codificata come legittima nell’Islam.
    Io trovo abominevoli già certi approcci volgari con le ragazze, primo passo della svalutazione di una donna come essere umano. Vedevo ieri uno spezzone di quei filmetti anni ‘50, con maggiorate fisiche e fustacchioni romani, a base di ‘A bbella, ‘A ffata. Una desolazione!
    E la Chiesa rispetta solo la Madonna, quale donna, e ha sempre relegato le donne e le religiose a ruoli subalterni. Per secoli, le donne sono state sterminate, come streghe, dai Tribunali religiosi. Anche oggi, sono tenute lontano dagli altari, non possono nemmeno ricoprire la funzione di diacono. Devono rimanere gli angeli del focolare, con le ali tarpate, a fare figli, lavare, stirare, cucire, cucinare, rassettare e pulire la casa.

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  6. Carmela, il racconto della Genesi è un rompicapo, su cui si sono arrovellati, per millenni, studiosi di ogni settore dello scibile umana. È chiaro che non può essere preso alla lettera, dato che, ai tempi, nessuno conosceva il percorso dell’evoluzione umana, antica di milioni di anni.
    Molti ci vedono la presa di coscienza del desiderio sessuale, o meglio, l’evoluzione psicofisica umana, dall’innocenza infantile alla presa di coscienza di pulsioni non solo sessuali, quando ci si comincia a costruire una propria personalità, e ci si ribella alla figura del Padre ed ai suoi Comandamenti.
    Molti, poi, trovano veramente terribile e spropositata la condanna di tutto il genere umano, per il gesto compiuto da Adamo ed Eva. La quale ultima, fra l’altro, fu la prima ed unica a voler tentare vie nuove nella sua esistenza.
    Il Serpente non esiste, il suo dialogo con Eva è un monologo della medesima con la sua coscienza, nel desiderio di rendersi indipendente, assieme ad Adamo. Pare persino che Dio si rendesse conto dell’enormità della Sua condanna, tant’è che rivestì i due esiliati dall’Eden di pelli e protesse la loro discendenza, per sempre.
    E poi, se li plasmò a Sua immagine e somiglianza, sapeva bene che avrebbero seguito anche il Male, oltre al Bene, così come, ab aeterno, conosceva bene come si sarebbero comportati, nella loro crescita evolutiva psicofisica. Chi è causa del loro male, pianga Se stesso.

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  7. I nostri antenati più antichi, come si saranno comportati con le loro femmine? Forse erano più gentili e romantici? Lucy riceveva fiori dai suoi simili maschi? Quindi sabe…
    Però, con grande commozione, mi ricordo una puntata sulla storia dei primi ominidi, del grande Piero Angela, quando un Habilis, guadato un torrente, si voltò, e vide sparire, nella corrente, la sua povera, piccola compagna. E lì, penso Angela, per la prima volta, un essere umano si mise a piangere disperatamente, battendosi il petto e strappandosi i capelli, straziato dal dolore. Però, se magari le avesse dato una mano, prima…

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    • Forse aveva sottovalutato la forza del fiume.

      Comunque approfitto per dire che oggi i giornali riportano che il marito starebbe cercando di scagionarsi gettando un po’ della colpa addosso a lei!Avrebbe iniziato lei la lite (!), questo è almeno quanto riporta il suo avvvocato assieme ad altro che tralascio per pietà, però mi chiedo: è giusto che tutti abbiano una difesa d’ufficio ma signor avvocato ha visto lo strazio di quelle immagini? E questo, invece che chiedere perdono in ginocchio ai familiari, cerca di attenuare la sua pena? Almeno non aumentiamo lo strazio di chi avra questo macigno sul cuore per il resto della propria vita!

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  8. Persino i criminali nazisti avevano goduto di difensori. Per certi reati, non riesco a concepire la legittimità di un avvocato. Eppure, lo forniscono anche ai pedofili.
    Se poi sono sacerdoti, il vescovo si limita a trasferirli, così possono proseguire le loro imprese in altro luogo. Poi, basta una bella confessione, Pater Ave Gloria come penitenza, riparazione zero, Di là, ci penserà poi Iddio. Amen!

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  9. Lasciamo perdere l’avvocato, la legge e lo stato di diritto contemplano per tutti anche per il più efferato assassino, la possibilità di difensersi.
    Quello che impressiona è come una coscienza cerchi di scagionarsi anziché condannare il proprio atto bestiale e chiedere lei per prima di pagare (benché non i sia risarcimento adeguato) per la sua colpa.

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  10. MGG, ti rinnovo cortesemente la richiesta di vedere prestampati nome, cognome, mail, così evito di doverli ogn volta ripetere. Grazie!

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