“Il movimento faccia il movimento”. Così parlò Di Battista. A volte ritornano e lui non se n’era mai andato. Tra un libro e un cambio di pannolini, un reportage dal Guateballa e una lezione di giornalismo spicciolo, il Dibba tuona nei confronti degli amici grillini. Tuona e lancia fulmini e saette. Vi state rammollendo, gli manda a dire in cartolina.
Fare il movimento per Dibba significa dire di no alle grandi opere, sia alle passate che alle future. Con i no alla Tav e alla Tap, “abbiamo preso i voti”.
Dice. Parole sante di santo Dibba. Lui i voti li ha presi e si è rinchiuso in monastero ma ogni tanto si affaccia e dice la sua.
Giusto! Ammonisce Frà Dibba da Velletri.
Dire di no alle opere già in costruzione è cosa buona e giusta, questo vogliono gli elettori dei grilini e per questo li hanno votati.
Ma, ragazzi, non stanno mica li (al governo) a pettinare le rotaie e neppure le tubazioni di acciaio. Stanno al governo per governare e se per loro governare vuole dire: dire NO a tutto.Stiamo freschi (magari, con questo caldo…)
Intanto dicono di no, tanto sanno benissimo che c’è chi dice si e ce l’ha sempre vinta. Uno a caso: capitan Bluto (Salvini), sa tuonare anche lui eh. In calzoncini da Milano Marittima, coi piedi in acqua dice la sua ed è contraria alla loro.
Perbacco come vanno d’accordo al governo!
Dimmiao, sei avvisato. Non fare quelle faccette alla Jose Feliciano (Che sarà, che sarà, che sarà….) lo sai benissimo che sei in ballo e devi ballare.
Ma intanto dicendo di no la tirano per le lunghe e a chi tocca non s’ingrugna. Ridiscutiamo, rigiriamo i progetti, rifacciamo i conti, ridindinghete…e cosi perdiamo tempo e la colpa non sarà mai la loro se non combinano niente di buono perché c’è sempre e sempre ci sarà chi si oppone al Cambiamento.
Uno di questo e capitan Bluto, lui a cambiare non ci tiene, infatti: stessa spiaggia, stesso mare…
Voleva andare a Maiorca (più consona ai Vip) ma glielo hanno sconsigliato, da quelle parti è inviso, potrebbero arrivargli pomodori verdi rifritti ma non razzisti…ma lasciamo stare, ha quei 49 milioni da ritonare allo stato sul gozzo, bisogna fare economia.
A proposito di Economia. Lo spread sale, Tria dice che di soldi non ce n’è, che si fa? “L’aumento selettivo” dell’Iva?
Ma va? Selettivo deche? E che vor dì?
Vuol dire che questi ci menano per il naso a tutta birra.
Niente di nuovo sotto il sole. Il cambiamento può attendere.
Ci mancava anche Di Battista a dire la sua, mentre l’unico che dovrebbe dire qualcosa, mettere ordine nella ridda d’ipotesi delle azioni da intraprendere, di barcamenarsi tra costi e ricavi e finalmente decidere, che dovrebbe conciliare le opposte esigenze di un programma stilato da opposti interessi, l’unici insomma che dovrebbe autorevolmente trovare la cosiddetta quadra, il PdC Conte, tace o si limita a qualche dichiarazione rassicurante qua, e qualche smentita là. Il dramma è che nessuno gli crede, lui per primo.
Salvini e Di Maio dopo aver promesso mari e monti e su queste promesse aver costruito le loro posizioni di potere, si trovano adesso alle resa dei…Conti (è il caso di dirlo) sotto la stretta di doverle realizzare queste promesse, in primis la Flat tax (per l’uno) e il reddito di cittadinanza (per l’altro), che fanno a pugni tra loro.
Entrambe le promesse poi fanno a pugni con una situazione ineludibile, il nostro debito pubblico da bancarotta.
Da ciò deriverà l’immancabile conflitto dei due veri capi dell’esecutivo, che solo per poco tempo ancora potrà essere nascosto dietro la maschera di Conte.
https://m.youtube.com/watch?v=ghC5Dhq3L3s I politici di qualche anno fa grande Troisi
Ci mancano i comici di questo calibro.