Il decreto “Ambiguità” è già minato dalle lobby. Povero ministro! Cosa s’ha da fà pe campà. Protestare è il core business dei grillini, che altro possono fare? Sono al governo come se fossero all’opposizione. Hanno le chiavi anche dello sgabuzzino ma, guarda caso, trovano il modo per accusare fantomatici personaggi che vogliono mettere mine nel loro cammino, di manomettere le carte.
Ma…e il ministro dell’Interno che cosa faceva? Il bagno in piscina? Come mai non allerta subito i servizi segreti?
Veramente questa storia della manina che ha scritto quel numerino sul decreto sul lavoro precario fa tremar le vene ai lobi deglle orecchie.
Cosi bene sorvegliano dal Viminale? Fossi in Di Miao indirei subito una riunione vuotaria e chiamerei in causa anche quel tal Conte, quel premier per caso e lo metterei a giorno della faccenda.
I due primi ministri assieme al terzo (incomodo) sulle barricate con l’elmetto contro le lobby che gli vogliono male.
Eh già, prima c’è Sangodi poi Sanpatisci (questo mi deceva sempre mia nonna),ora vi tocca cari miei, datevi le mani dattorno, non abbiamo tempo da sprecare, stanateli e imprigionateli nelle segrete, ai ferri, perdinci e anche perbacco, come osano i marrani?
Naturalmente scherzo, mi piace scherzare ma la cosa è molto seria.
Insomma pare, dico pare, che qualcuno abbia inserito nottetempo un numero di lavoratori (pare 8mila l’anno) che verrebbero licenziati se dovesse essere approvato il decreto legge chiamato “Dignità” del governo Salvimiao.
Si, perché una delle norme prevede che non sia possibile proporogare il contratto a termine oltre una certa scadenza ed allora verrebbero licenziati quei lavoratori che si trovano alla fine di quei contratti.
Beh, la conseguenza è perlomeno logica: finito il contratto lavoratori a casa. Non credo che verrebbero immeditamente riassunti a tempo indeterminato.
Questa è una carlonata che non era stata forse messa in conto e che, probabilmente, i “ragionieri” hanno dovuto per forza di cose puntualizzare, cosi, da quanto capisco, vuole la prassi.Ricostruzioni giornalistiche affermano con tanto di prove che Di Maio era stato avvisato dalla segreteria dell’INPS che questa norma avrebbe provocato 8mila licenziamenti all’anno per dieci anni, quindi 80mila lavoratori a spasso con le conseguenze sul bilancio dell’Ente. Prassi, a quanto sembra regolare che determina l’impatto sulle coperture per le leggi.
Ma Di Miao miagola alla luna via Facebook, parla agli “amici”, cosi da ministro della Repubblica e vicepremier (del terzo incomodo) dirige i suoi messaggi al paese via web e non nelle sedi istituzionali. Già questo sarebbe da discutere. E parla di fare epurazioni nei vari ministeri, cosi, a casaccio…mi sembra che questo sia solo l’ennesimo pasticcio in salsa grillina e che ora si stia solo cercando di mettere una toppa che confonda gli elettori più disinformati (soprattutto i fedelissimi che seguono il “grillismo” come una fede).
Ma dobbiamo abituarci a vedere e a sentire tante di queste “proteste”: i nuovi governanti non possono mantenere le promesse fatte ( ma non sarebbe una novità, ci siamo abituati) e però soprattuto i grillini adotteranno sistemi che abbiamo già verificato con la sindaca di Roma o con quella di Torino: sempre innocenti come colombe e sempre ci sono di mezzo complotti fantomatici per screditarle.
Sarà questa la “linea”, almeno dei pentastellati, i leghisti sono pieni di risorse e non mancheranno di stupirci con gli effetti più che speciali o persino speciosi.
Dilettanti allo sbaraglio? Si più che mai, ma non solo, anche personaggi di un’ambiguità che siamo ormai abituati a riconoscere, in fondo basterebbe poco per smascherarli ma questi, per ora, hanno una marcia in più e cioè che contano di farci ancora fessi con la candida ingenuità di cui si ammantano.
Qualcosa di nuovo questo governo lo sta portando ma non è detto che sia in positivo. Anzi.
Dovrà passare ancora molto tempo perché chi li ha votati si vergogni di averlo fatto.