A Roma le inchieste per corruzione si sprecano. Ora c’è la nuova tegola per la Raggi. Lo scandalo Roma Stadio.
Niente di cosi esaltante né di nuovo, a questo cose ci siamo abituati: il solito costruttore arruffone e arraffone che si serve della politica, che distribuisce mazzette a destra e a manca per sistemare tutti gli affari propri ed iniziare i lavori. Non ha tempo da perdere, lui, basta “oliare” un po’ di qua e un po’ di la e il gioco è fatto, rien ne va plus.
Ci sono le intercettazioni, cose sentite e risentite, ordinaria amministrazione a delinquere. (sempre se sarà tutto confermato, naturale).
Ma questa volta c’è di mezzo la lotta per legalità di un partito che ne ha fatto la sua bandiera, che dal nulla è diventato il primo partito italiano, che alle ultime elezioni ha preso quasi il 33% dei voti e che ora siede sui banchi del governo, che ha appena nominato una caterva di ministri e sottosegretari (donne pochine, visto che bisogna cambiare cominciamo con lo scacciarle).
Il ridondante e roboante Movimento Cinque Stelle (chi siano queste cinque stelle un giorno lo scopriremo), l’ onestà fatta persone, uomini e donne tutti crociati della legalità, pronti a sacrificarsi per il bene della Patria e per il riscatto dalla miseria della corruzione di un paese allo stremo.
Orbene… no. Non ci siamo. Anche loro sono stati toccati nel vivo, da un’inchiesta per corruzione ed associazione a delinquere. Un certo avvocato Lanzalone, presidente Acea, voluto e nominato dal think tank del movimento è agli arresti domiciliari perché indagato in questa nuova inchiesta della magistratura romana. Assieme ad altri indagati “eccellenti”.
Intanto per cominciare ha avuto il buon gusto di dimettersi. Cosa fatta capo (senza coda) ha.
Ma…e Raggi? Dov’era? Che faceva? Dormiva da piedi? Ronfava, sonnecchiava, pisoccava? No. Non credo, io credo che avesse sentore, ma solo sentore che qualcosa non andasse (peggio sarebbe se non si fosse proprio accorta di nulla) e che abbia fatto molti errori nel non dare retta al proprio naso. Ed ora sarebbe bene che finalmente gettasse quella spugna intrisa di sudore mortale per tutte le grane che ha dovuto superare nel suo travagliato periodo di sindacatura.
Raggi, ti hanno raggirata. meglio sarebbe stato che avessi continuato a fare l’avvocato nello studio Previti. Ma, lo so l’ambizione fa brutti scherzi.
Ma quelli, i Cinquestelle, ti hanno preso in giro, ti hanno fatto credere di darti importanza ma sei solo una loro pedina, e con la tua faccia nascondi le loro magagne.
Questo avvocato Lanzalone è uomo di DiMaio e di Casaleggio, ho sentito che interviene alla grandi riunioni dei capi presso la Casaleggio ass., insomma è “homo de Halonso”.
Capito Raggi?
Sveglia Virgina, scappa prima che sia tropo tardi, questi non ti meritano, sono dei manfrinari e (diamo tempo alla magistratura di fare procedere le indagini, per carità tempo al tempo) …ti hanno messo in mano una patata che scotta e tu ti stai bruciacchiando le mani.
Tiragliela addosso, riprenditi la tua vita, chiedi scusa ai romani, alla spazzatura e alle buche e ritirati a vita privata. Sempre che i magistrati non ne abbiano anche per te. Ma speriamo di no. E comunque una volta pagati i tuoi errori, ritirati.
Credi è meglio.
A vederla così ingenua e indifesa Virginia Raggi sembra la Vergine della pagoda, di salgariana memoria.
E la Vergine della Pagoda parla per frasi fatte, così non sbaglia:
“Se hanno sbagliato devono pagare”, ha detto candida candida, e chi potrebbe darle torto?
Ma il sospetto che la cricca avesse in mente un’altra frase fatta -“Chi non risica, non rosica”- non le era venuto? E sullo stadio della Roma da rosicare c’era davvero molto.
Insomma, tra uno stereotipo e l’altro, non resta che citare un verso manzoniano, diventato anch’esso una frase fatta:
“Ai posteri l’ardua sentenza”, e per concludere, visto con quale velocità la giustizia italiana perviene a sentenza, mi concedo un’altra frase proverbiale:
“Campa cavallo che l’erba cresce”. E sui sampietrini l’erba non cresce mai.
Ingenua e indifesa? Beh a me non sembrava tanto. Mi sembra piuttosto una molto furba, nei gesti, nell’atteggiamento, nel looktutto è studiato a tavolino per gettare fumo negli occhi.
Anche quella sua risposta: ” ma perché sono una donna”..e perché non lo sapeva che era una donna prima di accettare un incarico cosi pesante?
Troppo comodo fare la “donna” quando ti fa comodo e trovare le giustificazioni in questo.
Lei, secondo me, sa benissimo con quali polli ha a che fare ma lo considera un prezzo da pagare per procedere nella carriera. Roma, per lei, è solo un pretesto per puntare molto più in alto. E’ ipocrita al punto giusto, ho l’impressione che ci riuscirà.
Notizie Ansa sulla questione del nuovo stadio di Roma
“Nel corso dell’audizione, durata circa un’ora, Raggi avrebbe ribadito che la genesi del rapporto con Lanzalone sarebbe legato agli esponenti degli M5S, Riccardo Fraccaro e Alfonso Bonafede che glielo avrebbero presentato quando si occupavano per il Movimento degli enti locali”
(…)
“La procura contesta all’avvocato genovese (Lanzalone) un episodio di corruzione per avere ricevuto dall’imprenditore Parnasi la promessa di consulenze per il suo studio legale per circa centomila euro.”
(… )
“Dal canto suo il costruttore, detenuto a Milano, ha scelto di non rispondere al gip avvalendosi della facoltà di non rispondere. Facendo sapere però, attraverso i suoi legali, di essere intenzionato a chiarire con i pm. E, soprattutto, che i ‘finanziamenti erano una scelta personale e non asset di impresa’. Alcuni collaboratori di Parnasi finiti in carcere, davanti al gip, in una stanza dedicata di Regina Coeli, avrebbero invece fatto ammissioni su episodi di corruzione.”
(…)
“Per quanto riguarda i vari filoni dell’indagine spicca l’iscrizione ufficiale nel registro degli indagati del presidente del Coni, Giovanni Malagò. Il numero uno dello sport italiano ha chiesto di essere convocato per un interrogatorio.”
(…)
“Il cuore dell’inchiesta della maxindagine resta il “sistema Parnasi”, la sua rete di relazioni che si intreccia con un sistematico modus corruttivo. Un approccio dettato dall’esigenza di oliare la macchina della politica.”
La Raggi è stata “ingenua” con Fraccaro e Bonafede, però è stata oculata nel bloccare, dopo avetle approvata, una delibera per titolare una via romana a Giorgio Almirante
Ma non vi sembra una storia dell’altro mondo? ma come? Sono andati al governo della città strappandosi i capelli e dicendo che loro e soltato loro erano santi e puri, la Raggi aveva messo in croce Marino per gli scontrini, per le multe non pagate e altro. Lei ha nominato Anzalone a presidente Acea, lei si faceva fortografare con lui come se fosse un collaboaratore tra i più preziosi ed ora non si stupisce di nulla, si dichiara parte lesa, non si strappa i capelli per difenderlo?
Allora le cose sono due o ci è o ci fa. E io penso che lei sia entrambe le cose, alternativmente a seconda delle convenienze.
Lei avrebbe anche lasciato che venisse intitolata la strada ad Almirante, la cosa non le avrebbe creato nessun imbarazzo se non fosse che si trova in questo frangeste delicatissimo e tra poco dovrà rispondere ai giudici dell’ accusa di falso ideologico, figuriamoci se pensava alla strada per Almirante.
Ma a Roma non hanno di meglio da fare con tutti i problemi che ha la città? questo mancava davvero.
E noto anche una certa diffusa iprocrisia nel parlare di queste cose in tv e tra i giornalisti, sembrano timorosi (in generale) di toccare qualche sensibilità,i cinquestelle gli hanno fatto la guerra tante volte, forse non gli piace troppo di trovarseli contro ora che sono al governo. Non mi pare un bel segnale.
Conte è in Francia a fare pace con Macron che indossa una faccia diversa a seconda delle circostanze e non sembra molto impensierito dall’inchiesta, sembra, per ora, ancora uno che si chiede che cosa stia facendo e perché.
Trump ha detto che è bravissimo e che con gli immigrati sta attuando le politiche giuste (come lui, ha aggiunto), ma cosa ne sa quel boccuccia di rosa?
Cosa ha capito e cosa va cercando? Cerca di rafforzare l’asse con Putin anche tramite noi? Un altro che incombe sul mondo con la sua ombra laccata.
Che periodo strano.