Domani, a Firenze la Nazionale femminile di calcio giocherà la partita per la qualificazione ai mondiali in Francia del 2019.
Se passano il turno le italiane si qualificano dopo 20 anni.
Non sono tifosa, non ho squadre del cuore, non seguo il calcio se non la nazionale (maschile) ai mondiali e agli europei e li da non tifosa, posso scatenarmi, ma gli italiani sono fuori dai mondiali e quindi questa occasione non ce l’avrò. A me, sinceramente importa poco o nulla, anzi, meglio cosi non metto a rischio le coronarie.
E allora, vi chiederete perché parlo della nazionale femminile di calcio? Beh, diciamo che ne sento parlare, a volte, nella tabaccheria dove vado a comprare il giornale. C’è la figlia della titolare che è appassionata, sfegatata della nazionale femminile e spesso ne parla con le amiche.
L’altro giorno ho sentito di questa partita e mi sono incuriosita.
Questa dovrebbe essere la formazione:
L’elenco delle convocate
Portieri: Rosalia Pipitone (Res Roma), Emma Guidi (S. Zaccaria); Francesca Durante (Fiorentina Women’s FC); Katja Schroffenegger (Unterland Damen);
Difensori: Elena Linari (Fiorentina), Alia Guagni (Fiorentina), Elisa Bartoli (Fiorentina), Cecilia Salvai (Juventus), Sara Gama (Juventus), Laura Fusetti (Brescia), Lisa Boattin (Juventus);
Centrocampiste: Aurora Galli (Juventus), Martina Rosucci (Juventus), Alice Parisi (Fiorentina), Barbara Bonansea (Juventus), Greta Adami (Fiorentina), Eleonora Goldoni (Tennessee State University), Lisa Alborghetti (Mozzanica), Valentina Cernoia (Juventus), Manuela Giugliano (Brescia);
Attaccanti: Daniela Sabatino (Brescia), Ilaria Mauro (Fiorentina), Valentina Giacinti (Brescia), Cristiana Girelli (Brescia).
Allenatrice Milena Bertolini.
A dire la verità non ho mai visto una partita di calcio femminile se non di sfuggita. Però, ho pensato che, come in tante cose, anche in questo sport le donne sono un pochino messe in soffitta.
La Rai darà in diretta la partita alle 20.45 su Raisport, ma i media non ne parlano quasi, nessun tg lo ha annunciato, insomma per dirla proprio papale: non importa niente a nessuno, tranne che a pochi fanatici di calcio o i familiari stretti delle ragazze.
E non si capisce perché una partita giocata da donne dovrebbe essere meno interessante. Forse perché giocano peggio degli uomini? Forse perché (come dicono molti velatamente) si tratta di donne un po’ “strane”, troppo mascoline?
E allora?
Ricordo che mia madre mi diceva che tirare calci ad un pallone era roba da maschiacci, ma io, qualche calcio l’ho dato e mi divertivo pure. E giocare con la palla mi piaceva eccome: a basket, a pallavolo o anche semplicemente, da sola contro la parete. Quante piroette e sobbalzi e corse per riprenderla quando mi sfuggiva.
E sulla spiaggia quei palloni leggeri, a spicchi colorati o con le scritte delle creme da sole…
Beh, quell’oggetto che rotola è capace di risvegliare ricordi immemorabili.
Queste ragazze però fanno sul serio, mi dicono che abbiano lavorato molto per arrivare a questo risultato.
Io guarderò la partita, sono curiosa, magari non tutta e se perdiamo spengo subito. Però voglio pensare che andrà tutto bene e che ce la faranno. Cosi, un po’ per solidarietà femminile e un po’ perché non è giusto che il calcio femminile sia cosi snobbato dai signori dei media.
Non faccio auguri, dicono che non portino benissimo ed ho una vaga idea degli scongiuri che si fanno in spogliatoio, però un bel: forza ragazze, tifo per voi e per l’Italia lo posso dire. O no?
Mariagrazia,
hai fatto bene a parlare della nazionale femminile di calcio, che, dopo la disfatta di quella maschile, eliminata dagli imminenti mondiali di Russia, si qualificherà, con molta portabilità, ai Mondiali femminili che si svolgeranno in Francia nel 2019.
Non è le prima volta che le donne tengono alto l’onore sportivo italiano, è accaduto nella scherma, è accaduto nel nuoto e in altri campi dell’atletica.
Anche nel calcio, un tempo, la Nazionale femminile mietè allori, vinse tre Mundialiti (mondiali non organizzati dalla FIFA) e ricordo, una per tutte, Caterina Morace, una bella e bravissima atleta, che si distinse e fu capitana della squadra.
Forza “ragazze avete già battuto sei nazionali di fila nel vostro gruppo di qualificazione, siete le prime, venerdì contro il Portogallo vi basterà un punto per qualficarvi.
È vero, la stampa un po’ vi trascura, ma a voi non importa, a voi basta il vostro coraggio e la vostra passione, nonché l’indubbia tecnica, per vincere.
Spero che venerdì, allo stadio di Firenze, siano in tanti a sostenervi e, siatene certe, su questo blog, almeno in due tiferanno per voi.
Io però preferisco vedere ragazze che esplicano le loro doti fisiche, ma non solo, in specialità sportive dove appaia l’inimitabile grazia femminile. Qui a Parma, mi ha agghiacciato la morte di una ragazza 15enne, giocatrice di rugby, placcata da una avversaria, morta dopo pochi giorni di coma, per aver battuto violentemente la nuca, cadendo al suolo.
Il rugby è uno sport pericoloso anche per gli uomini. Purtroppo gli incidenti accadono.
Questa è la nzionale italiana di calcio femminile
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tutte giovani e sorridenti e per ciò stesso belle, perché la bellezza non è solo armonia del corpo, ma anche entusiasmo, vitalità, forza di volontà, sacrificio e anima.
Ce l’hanno fatta, sono state grandiose: 3 a 0 e l’Italia del calcio femminile torna ai mondiali dopo 20 anni. Una vera impresa mondiale!
Bella la partita, bravissime le ragazze, devo proprio dirlo, nulla da invidiare ai loro colleghi maschi che dopo tanto tempo, questa volta, non parteciperanno ai mondiali.
L’ultimo goal della Bonassea, un capolavoro.
Brave ragazze mi sa che divento vostra fan!
Settima vittoria consecutiva, e la Nazionele femminile si qualifica per i mondiali di calcio.
Sono state magnifiche le nostre ragazze, hanno mostrato una grinta eccezionale, doti tecniche eccellenti e volontà ferrea.
La nazionale portoghese è stata sovrastata con un 3-0 perentorio.
Le azzurre sono partite subito all’attacco con belle triangolazioni, scatti in profondità, cross perfetti dal fondo.
Già al 4′ l’Italia passa in vantaggio: corner battuto dalle Giugliano (una vera specialista)e colpo di testa in mischia della Girelli che insacca.
Dopo il vantaggio l’Italia insiste, è collezione calci d’angolo (alla fine saranno 12-0).
Sullo sviluppo di uno di questi al 13′ Cecilia Salvai riprende una respinta e indirizza in porta dove una difensora portoghese respinge, la palla carambola sulla traversa ed esce. Ma l’arbitra, in giacchetta gialla e pantalocini neri, ha visto la palla varcare la linea e convalida(2-0).
Si distinguono, la Bartoli, la Sabbatino, la Bonasea, ma tutte meritano un elogio. Delle portoghesi Dolores Silva sembra interpretare tutta l’amarezza dei Lusitani.
Nel secondo tempo, dopo alcune occasioni perdute, l’Italia consolida il risultato con un bella azione nata da una palla rubata al limite dell’area di rigore portoghese, una bella discesa (non sono riuscito a capire chi fosse, né i due telecronisti l’hanno rivelato), un assist e tiro imparabile della Bonassea.
Finisce 3-0, giubilo delle ragazze, la CT Milena Bartolini viene lanciata al cielo, un anziano signore (un dirigente?) l’abbraccia poi piange a lungo nascondendo il.volto.
Il pubblico, quei pochi intervenuti (3500) esulta.
Piccola nota di galanteria: volete sapere tra tante belle donne chi spiccava di più? Senza nulla togliere alle altre, una bella bionda aitante: era la guardalinee.