Lampioni

Nascerà? Chi lo sa?

Il governo non si fa

né con questo né con

quello e cosi siamo allo

stallo.

Ma che cosa ci vorrà

per far nascere un

governo, sia con questo

oppure quello, ma perché

questo rovello?

Ma è perché chi l’ha pensata

questa legge elettorale

l’ha pensata per far male

e gettar nello sconcerto

tutti quanti, questo è il bello.

Ora tocca al presidente di

mandar con un bel calcio

questo o quello in Parlamento

a far la persona seria e non

preda di sgomento.

E chi vuole governare non

lo faccia per dispetto, noi

possiam pure campare

come il gatto sotto al tetto.

Ma a votare questa volta

non ci vado, che m’importa?

E sarebbe per davvero

questa mia la prima volta.

Mi dispiacerebbe molto

ma di fare ancor la coda

di aspettare il risultato

di sentir le previsioni…

basta, non ne posso più

si son rotti anche i lampioni.

 

 

 

 

14 commenti su “Lampioni”

  1. “Per vincere ci vogliono i leoni
    di Mussolini, armati di valor”.
    Questo, quando c’era Lui (caro lei).
    Oggi, parafrasando, potremmo dire:
    Per governar ci vogliono i… lampioni
    dei cittadini provvisti di gran cuor.
    Non credo cha la medicina sia non andare a votare. Insomma, lo dico in rima:

    Per varare un buon governo
    non è duopo di trattare,
    passeran estate e inverno,
    senza nulla combinare.
    Ora vo’ parlar da saggio,
    non ferisca in cuor lo strale,
    se sostengo già da maggio
    la campagna elettorale.

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    • La campagna elettorale
      per tornare a rivotare?
      Far ancor la fila al seggio
      e poi via ricominciare?
      No, si va di male in peggio!
      Mattarella, tardi o tosto
      dovrà pur dire la sua
      ed allor saran dolori
      e li mette tutti apposto.
      Toccherà al più coraggioso
      e mi sa che questa volta
      ad aprir le danze in pista
      sarà proprio quel leghista.

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  2. Pernettete che anch’io entri nel gioco di parole:

    Il leghista è accompagnato
    da un figuro rinomato
    se lo sgancia perde voti,
    Se lo tiene sono moti
    di protesta molto gravi,
    meglio far lega coi bravi
    dico non quei di Manzoni
    ma chi osteggia Berlusconi.

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    • Prego.
      Il leghista sarà pure
      alleato al cavaliere
      ma non è mica Giovanni
      quello dalle bande nere.
      E sarà anche leghista
      ma sinora ha dato prova
      d’essere uno che non molla
      tiene duro e non si scolla
      dalla sua parola data.
      Mentre invece il bel rampollo
      della stirpe vesuviana
      pria promette monti e mari
      ma il di dopo le elezioni
      cambia faccia ed opinioni.

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  3. Mattarella Mattarella
    solo Lei può cambiar verso
    all’andazzo generale
    e la china risalire:
    dalla brace alla padella.

    Be’ a vedere come si mettono le cose, accontentiamoci di poco.

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    • Ora la dico in prosa: ho visto DiMaio da Vespa, mi pare che sia passato da vincitore a vinto.
      Ha detto peste e corna di quelli ai quali aveva chiesto di trovare le convergenze al suo “contratto”.
      Salvini, secondo lui sarebbe un poveraccio succube delle strapotere di Berlusconi mentre il pd in mano saldamente a Renzi è una ciurma di pirati della Malesia col coltello tra i denti.
      Può darsi che in queste due affermazioni ci sia del vero, nessuno è perfetto, ma lui avrebbe voluto fare il governo alleandosi con entrambi quando sono il massimo dell’incompatibilità, chi ci fa la parte del più incoerente?
      L’ho visto livoroso questo giovane di belle speranze ha capito di avere sbagliato le sue mosse e tenta di recuperare usando il vecchio e abusato metodo dei cinquestelle: gettare fango a palate sull’avversario. Ha funzionato sinora, funzionerà ancora?
      Qualcosa mi dice che qualche “bella ” addomentata si sveglierà ma senza il bacio del principe.

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  4. Chi si augura nuove elezioni subito, crede di tirare l’acqua al proprio mulino, non valuta che l’elettorato penalizzerà chi di questo stallo è il massimo responsabile, ossia i 5 Stelle.
    Secondo me Mattarella ha fatto male ad attendere accordi extraparlamentari ad oltranza.
    Fallite le prime trattative avrebbe dovuto rompere gli indugi ed affidare lui l’incarico a chi ha vinto le elezioni, ossia la coalizione di destra. Forse questa decisione senza tanti tentennamenti avrebbe convinto parte del Parlamento a sostenere il governo presentato da Salvini superando l’impasse.
    Dico ciò indipendentemente dalla mia convinzioni politche.

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    • Ho l’impressione che lo farà ora.Mi pare l’unica mossa. Non tentarla vorrebbe dire scontentare una buona parte dell’elettorato e non dare spazio alla democrazia che vuole che governi il più votato. I cinquestelle hanno perso il treno per miopia, arroganza e imprevidenza oltre che incoerenza ed è un vero peccato, ne risentiranno molto i loro elettori che non si faranno convincere tanto facilmente a perdonarli. Certi momenti non si ripetono e loro non hanno saputo giocarsi bene le loro carte.
      Ora tutte le ipotesi di governi strani, secondo me, non sarebbero ben viste anche dati i precedenti, e neppure le elezioni con questa legge cosi inconcludente che penalizza tutti e crea il caos. Forse il centrodestra è pronto a giocarsi il jolly.

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  5. Previsione: governo di scopo per varare una nuova legge elettorale e ritornare alle urne.
    Unico dubbio, chi lo guiderà? Sarà Gentiloni, o Salvini reclamerà lui (giustamente) la guida di tale governo?

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    • Varare una nuova legge elettorale?
      Ma con tutti i problemi che abbiamo primo fra tutti trovare i soldi per non far aumentare l’Iva, Bruxelles che ci sta col fiato sul collo, la disocupazione , i conti da far tornare, l’immigrazione (ma com’è che non ne sentiamo parlare?) e il parlamento dovrebbe essere occupato ancora mesi, se non anni, per un’altro giro sulle regole del gioco? Un’altra giostra per far perdere definitivamente la pazienza agli italiani che non andranno più a votare?
      Abbiamo bisogno di un governo con pieni poteri, di gente seria che non trastulli coi doppi turni e le preferenze e le soglie, da 60 giorni i parlamentari si girano i pollici non sanno come impiegare il loro tempo. Io voglio un governo che governi il paese non una nuova legge elettorale. In America hanno la stessa da duecento anni e noi non facciamo altro che cambiarla. E basta!

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  6. Adesso è il governo del Presidente che incombe, un vero schiaffo al Parlamento che però amcora non è stato chiamato in causa se non attraverso la mediazione dei segretari di partito
    Ma in una Repubblica Parlamentare non dovrebbe essere proprio il Parlamento a dovere essete interpellato?

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    • Per quanto ne so il presidente ha riunito tutte le sgreterie dei partiti per lunedi prossimo, non mi risulta che abbia ancora detto nulla sul probabile governo.
      Sono ancora tutte supposizioni campate in aria.
      Tutte illazioni che non fanno altro che aggiungere confusione a questo rebus.
      Ho la sensazione che, contrariamente a quanto dicono i vari esperti ed espertini, la prossima mossa potrebbe essere un incarico a Salvini per cercare i numeri in Parlamento. Mi aspetto che qualcuno cali l’asso pigliatutto. E non sono d’accordo con chi dice che dovrebbe andare Giorgetti (chi?), sarebbe un grave smacco per Salvini che ormai guida la colaizione e ne è il capo.
      Piaccia o non piaccia al Pd,cinquestelle e dintorni.

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  7. Sarebbe un assurdo democratico se il partito più votato, ossia il M5s, non fosse chiamato a governare, e da irresponsabili se non venisse appoggiato da una maggioranza parlamentare.
    Qui ci si sta giocando la nostra credibilità democratica.

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    • Il partito più votato, però è anche il partito più spocchioso.
      Di Maio si è messo in trono e ha detto: venite tutti a baciarmi l’anello, ho chiesto ad un gruppo di saggi di verificare le compatibilità coi vostri programmnini e il Mio Programma e ne è uscita una relazione. Se la volete leggere ed inchinarvi alla saggezza bene, sono disposto a venirvi incontro ma il premier lo faccio io e voi (Lega o Pd indifferentemente) dovrete baciarmi la pantofola.
      Arroganza mista ad ingenuità scarso fiuto politico, incompentenza, ambizione, arrivismo…ecco un cocktail che DiMaio si è bevuto d’un fiato ed ora si ritrova per sua esclusiva e massima colpa (e di chi lo consiglia) ad essere diventato un tantino ridicolo a causa della sua stessa presunzione.
      Dietro a lui chi c’è a consigliarlo? Un masochista? O qualcuno che fa il doppio gioco?
      Dispiace vedere che il 32% dei votanti hanno dato fiducia ad un partito incapace persino di condurre delle semplici negoziazioni.
      Peccato, mi sarebbe piaciuto vederli all’opera. Ma forse per loro è sufficiente la commedia o meglio, la farsa.
      Largamente prevedibile e quasi scontato.Mi dispiace, ritentare sarà difficile ma non impossibile. La prossima volta si torna al 25%, che non è poi tanto male.

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