Profezia

Siamo arrivati a questo punto! Passata la Pasqua si dovrà fare il governo. Il presidente inizierà le consultazioni.

Riceverà i politici in delegazione armato di stetoscopio e gli farà dire trentatrè.

Dovrà auscultarli bene per capire dove vogliono tutti andare a parare. Si, lo sa che vogliono andare tutti a governare (andiam, andiam, andiamo a governar…) tutti felici e giocondi di prendersi in mano questa bella gatta da pelare che è il nostro paese indebitato e affranto. Hanno tutti la pozione magica e tutti vogliono metterla in pratica. A cominciare dai Cinquestelle…

A proposito, qualcuno sa dirmi perché si sono dati questo nome? Che presuntuosi. Come gli alberghi di lusso. Oppure potrebbe esserci un’altra spiegazione: Grillo, dopo aver conosciuto Casaleggio che già di suo aveva l’aria di un paragnosta, ha consultato una maga, le ha chiesto di leggergli i tarocchi e predirgli il futuro. E lei gli ha detto che avrebbe fondato un partito che si sarebbe chiamato Cinquestelle perché le Stelle era la carta dei tarocchi uscita dopo le prime quattro. Una buona carta, prefigura un destino positivo ma bisogna saperlo cogliere.

Appena fuori, Grillo, ha pensato: perbacco, vuoi vedere che mi vendico di tutti quelli che mi hanno dato per fallito?

Gli farò vedere io, mi prendo una bella rivincita, prendo il paese nelle mie mani e ne faccio quello che mi pare.

Casaleggio gli ha fornito il giusto supporto psicologico e soprattutto materiale e via che è partito.

Ora siamo alla resa dei conti: se non si afferra il destino potrebbe finire tutto in burletta e la profezia della maga, non avverarsi più. Per questo i Cinquestelle sono diventati cosi diplomatici e aperti a tutte le alleanze possibili ed inimmaginibili, tutte tranne quelle con Berlusconi, dicono, ma è tutta una finta per fregare i loro elettori. Si metterebbero anche col…(meglio non nominarlo) pur di prendere il governo.

Poi si vedrà.

7 commenti su “Profezia”

  1. Ma no Mariagrazia, i 5 Stelle prendono il nome dalla costellazione Cassiopea, le cui cinque stelle, proprio in questa stagione di primavera assumono l’aspetto di una W, che è il segno di vittoria. Poi cambierà aspetto, diventerà una M, come m…., be’ si capisce, no?
    Loro già si sentono vincitori, Mattarella darà l’incarico a Cucciolo-Di Maio è sarà festa grande:

    https://youtu.be/X6IBmzBtQ-M

    E la fiducia chi glela darà? Be’ si metteranno d’accordo, come dice il proverbio?
    Poltrona conquistata,
    come sia sia
    sarà salvata.

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  2. Domani cominceranno le consultazioni.
    Ma consultazioni di che?
    Partiti inconciliabili dovrebbero trovare la quadra?
    Come sia sia, sarà una forzatura, Di Maio deve dar conto al Mezzogiorno, Salvini al Nord, esigenze opposte. Il Pd è stato bocciato dagli elettori, sarebbeun nonsenso chiedergli di sostenere coloro che l’hanno duramente combattuto.
    Se due più due fa quattro, si torni a nuove elezioni con una legge elettorale degna di questo nome.

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    • Hanno un bel fare e disfare con tutte queste leggi elettorali: una più insensata dell’altra.Ma che genio ci vorrà per farne una che funzioni? O siamo condannati a votare sempre con delle leggi che ci complicano la vita? Il Pd comunque ha una grossa colpa: quella di aver prodotto questo caos.
      Adesso si tira sdegnosamente fuori dai giochi perché Renzi vuole cosi, ma non ci stanno facendo una gran figura, prima dovrebbero decidere quale opposizione fare, visto che è ancora tutto una grossa incognita.

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  3. Ci sarebbe una legge elettorale capace di assicurare subito la governabilità nel pieno rispetto della volontà popolare.
    Maggioritario con ballottaggio e premio di maggioranza.
    Semplice no?
    Ma non va avanti, non la si vuole, perché non si vuole che sia il popolo a decidere. Devono essere loro, i segretari dei partiti e le loro corti, a decidere non il popolo. Verrebbero meno tutte le trattative, gli scambi sottobanco, i favori; chi vince non avrebbe più scuse, i programmi li inchioderebbero alla loro responsabilità, niente deroghe comode per accontentare questo o quello, pantalone-popolo non si potrebbe più prendere in giro.
    Insomma, popolo che vai a cercare? Il potere sta in altre mani, e non sempre sono mani istituzionali.

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  4. Ho visto DiMaio stasera a Ballarò. Fa tenerezza. Sembra in buona fede,ma come pensa di poter mettere in pratica la lista di sogni che presenta il programma dei cinquestelle in un paese indebitato come il nostro? E’ surreale solo il pensarlo.
    E poi è troppo giovane.Come dare in mano il governo del paese ad un uomo di 31 anni con quella esperienza di vita che si può avere a quell’età?
    Lui è molto entusiasta, sente che la cosa solletica molto il suo ego, ma ho l’impressione che chi sta dietro di lui lo mandi avanti un po’ come “ragazzo immagine” ma poi, al momento giusto le decisioni non sarebbero prese da lui.Mi sbaglierò ma coi cinquestelle al governo dobbiamo stare molto attenti alla democrazia, non quella “diretta”, ma quella con la C maiuscola.( Pardon volevo scrivere D maiuscola ma mi è venuta la C di Casaleggio, che sia un qualche sintomo?) Temo sarebbe in pericolo.

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