Questo afferma il dizionario Sabatini Coletti del presuntuoso/a:
• agg. Che si crede più di quanto non sia, che ritiene di saperne più degli altri SIN borioso, superbo: essere p.; che manifesta tale modo di essere: atteggiamento p.
A volte è solo una posa ma molto spesso è una forma di perversione. Tutti sappiamo bene di che si tratta e chi è senza peccato scagli la prima pietra. E ci siamo cascati tutti, chi più chi meno…
Ecco, appunto chi più…perché certuni esagerano con la presunzione. Insomma, ne sanno sempre una pagina più del libro e spesso non sono le persone con un alto e dimostrabile grado di cultura. No, lo é di più chi dimostra una cultura, certamente, di un certo grado, ma non sufficiente da fargli ritenere di riconoscere di non sapere tutto.
Dalla famosa frase di Socrate ( o di chi per lui): so di non sapere, alla più moderna: so di sapere più di te e questo ti basti.
Ecco, questo, secondo me, definisce il presuntoso: la boria, la tracotanza, spesso cammuffata da finta umiltà con la quale spiattella le proprie verità rivelate (solo a lui). Spesso inizia i discorsi con: a mio modestissimo parere, oppure, mi permetto sommessamente di fare osservare…ma poi si lancia in invettive generalizzate verso tutto quanto non si conformi con il suo umore del momento o non gli calzi perfettamente, con una foga e una prosopopea degna di molte buone cause ma non certo quella di mettersi in mostra, sempre e comunque.
Perché il presuntuoso è anche necessariamente un narcisista al cubo.
Uno/a che ha sempre ben chiaro in testa cosa deve dire e perché la vuole dire, solo che, alla fine si scopre che le sue tirate mirano soprattutto a distruggere ipotetici avversari o contrapposti pareri od opinioni.
C’è il presuntuoso che si avvale di statistiche o studi vari per suffragare tutto il suffragabile e le snocciola come se fossero le tavole della legge e non ammette che nessuno possa contestarle perché se solo ci prova si ritroverà sommerso di altri dati statistici e studi ancora più complessi da far passare la voglia a chiunque di replicare.
Poi c’è il presuntoso pigro. Questo è un tipo che si avvale di una cultura spicciola o antica, spesso rinfrancata o addirittura di primo raccolto su Wikipedia. La sfodera in tutte le occasioni,se ne fa vanto, corregge chiunque si permetta di opinare quanto afferma, gli si rivolge con sfrontatezza, si finge umile per poi sferrare l’attacco finale e bombarda il malcapitato “avversario” con epiteti e neologismi atti a mettere in luce quello che il presuntuoso presume o suppone siano delle caratteristiche peculiari se non dei presunti (da lui)punti deboli di chi gli capita a tiro.
E’ difficile difendersi dai presuntosi, sono macchiavellici, infidi, spesso anche maligni con una fondo di cattiveria causata in alcuni casi da frustrazioni represse o esperienze deludenti in campo sentimentale o amoroso a causa delle quali cercano costantemente di primeggiare sugli altri per compensare lo smacco.
La cosa migliore da fare è tenersene alla larga, riconoscerli non è difficile anche se a volte si può rimanere abbagliati dalla loro capacità di argomentare e da una dialettica spesso involuta o criptica che serve da specchietto per allodole. Ma una volta riconosciuti non si può fare altro che tenerli a debita distanza: sono persone moleste che non sanno relazionarsi con gli altri e tendono a darne la colpa a tutti meno che a se stessi.
Decisamente da evitare, meglio sempre vivere.