Fra un po’ sapremo come sarà formato il nuovo governo, se si formerà o se avremo un governo tecnico o se, addirittura, torneremo a votare.
Io vorrei un governo normale. Ma da noi nulla è “normale”. Dobbiamo sempre complicarci la vita. Di Maio ha detto che se i Cinquestelle non andassero al governo sarebbe un insulto alla democrazia. A me, sinceramente sembra che sia un insulto alla democrazia il modo in cui parla. Già parla da presidente, con una lieve aria di minaccia. Ma non tocca a lui ma al PdR dare le carte e indicare chi avrà un mandato esplorativo per formare il governo. Quindi, Di Maio, datti una calmatina, non hai vinto il campionato di calcetto, aspetta che sia chi di dovere a dire chi deve governare.
Ma i cinquestelle ormai, sono troppo galvanizzati da questo consenso popolare, il 32.2% dei voti e si sentono a cavallo, campioni del mondo.
Io direi che è ancora tutto da vedere. primo perché la coalizione di centrodestra li supera abbondantemente e quindi, a rigor di numeri, toccherebbe a loro cercare di fare il governo. Questa storia che i Cinquestelle devono governare per forza a me non va giù.
Ma non perché abbia nulla di personale contro di loro, giammai, ma perché sono esaltati, non si governa un paese coi bric e brac, i mortaretti, i brindisi. Qui le cose sono serie, non c’è niente da festeggiare a prendersi in mano un governo di un paese con un debito pubblico mostruoso. Questi hanno una prosopopea, una boria, sembrano avere la bacchetta magica. Hanno incantanto il 32,% degli elettori ma a me non m’incantano. Intanto non hanno ancora dimostrato di sapere fare quasi nulla. Roma e Torino, governate da loro, non hanno visto quei miglioramenti che sembravano scontati quando si sono insediate le due sindache. Soprattutto a Roma e sono entrambe indagate.
Ma hanno bisogno di tempo, si lamentano che hanno trovato il disastro, soprattutto a Roma dove tutti i problemi sono rimasti invariati mentre la Raggi si aggira con quell’aria da Mary Poppins praticamente perfetta.
Ma se, mettiamo il caso io dovessi chiedere a una colf di sistemarmi casa perché è sottosopra e quando arriva, questa signora, comincia col guardarsi attorno, arricciare il naso, dire che tutto fa schifo, che ha bisogno di tempo per oganizzarsi e che intanto si prende un caffè, si fa una passeggiata tra la camera e il salotto, si sdraia un po’ sul divano per fare il punto della situazione…ma io, come minimo la sbatto fuori a calci.
Ora, se i Cinquestelle pretendono di governare l’Italia come stanno governando Roma, con la stessa spocchia, la stessa flemma, la stessa puzza sotto il nasino, allora stiamo freschi. Tutti quelli che gli hanno dato il voto, vanno sotto Palazzo Chigi coi forconi o aspettano tranquillamente che siano passati i cinque anni e anche se non hanno combinato nulla di che, li rieleggono perché sono “nuovi” e simpatici?
Non credo proprio, gli fanno fare una fuga che si vede il polverone dalla galassia.
Perciò, se la coalizione di centrodestra troverà i numeri per governare raccattando cani e gatti (con tutto il rispetto per le bestiole)vadano, governino e poi non si facciano più vedere per un ventennio, se fanno male, ovviamente.
Ho visto il “garante” dei cinquestelle inginocchiato sulla spiaggia mentre scriveva dei numeri, sembrava davvero darli, più che altro. Se questo garantisce per i cinquestelle, chi garantisce per lui? Il mago Othelma?
Io sono perdente e vado all’opposizione ma questi hanno ancora tutto da dimostrare. Riusciranno i vostri eroi (miei non sono), a formare il governo prima che ci cresca la barba come quella di Matusalemme?
Di Maio dice di si, Salvini dice si, chi dice no, ahò?
Faccio una piccola aggiunta in data odierna (11.3.’18).
Ho visto il premier in pectore e non ho potuto fare a meno di pensare che il famoso palazzo potrebbe anche chiamarsi: Palazzo GIGI, o meglio: Palazzo Di GIGI. Fa più intimo ed accogliente. O no?
Si stanno divertendo una cifra i Cinquestelle ed i leghisti. Hanno stravinto le elezioni.
Tra Di Maio e Salvini chi diventerà il prossimo premier dell’Italia dis-unita dalle ultime elezioni?
Io un’idea ce l’ho, DiMaio al sud e Salvini al nord. Un Bipremierato.
Poi a dividersela ci pensano tra loro, magari facendo parti (dis)uguali da buoni cugini che si odiano dalla nascita.
Ma non credo sia fattibile. E allora? E allora, il centrodestra con l’aggiunta di qualche toppa tricolore potrebbe farcela a formacchiare un governicchio. Ma sarebbe troppo disonore per i Cinquestelle, primo partito italiano e la guerra inizierebbe immantinente, a testate stellari.
Mattarella ha 44 gatte, in fila per sei etc.etc. pronte per essere pelate.. E la Ue ha pronti una dozzina di pittbull da schierare contro i populisti.
Renzi…ma dove sta Renzi? Il (rott)…amatore della poltrona? Resta, o se ne va? Si arrocca nel suo fortino con i suoi armigeri e resiste? Dopotutto la Boschi a Bolzano ha stravinto e lui nel suo collegio pure, al massimo (o al minimo) ricomincia da due, punto e a capo. Ma forse no.
Ma la cosa si fa davvero seria. I Cinquestelle potrebbero anche governare questa volta e si farebbe serissima, la cosa, soprattutto per loro. All’esterno gongolano e ne hanno ben donde, ma all’interno tremano.
Dalle caviglie ai polsi è tutta una tremarella, non per nulla si chiamano” Movimento”.
Governare non è una bazzecola, ma diamogli fiducia, potrebbe arrivare anche per loro il tempo dei Vaffa.
Tempo al tempo: chi la dice, l’aspetti.