Visto che ormai i giochi sono fatti, riposto il mio articolo col quale ho inaugurato questo blog, cosi, per i tre o quattro che non lo avevavo letto e anche perché pare proprio, dico “pare”, sia stato abbastanza profetico.
Un sogno
Ho fatto un sogno, stanotte. Ero su un pullmann, c’era tanta gente, sembrava una gita e c’era anche Matteo Salvini. Ad un certo punto mi sono messa a cantare l’Inno di Mameli a squarciagola e altri mi hanno seguito ed è nato un coro spontaneo un po’ sgangherato, come quello dei calciatori durante le partite della Nazionale.
Anche Salvini cantava. Mi sono avvicinata e gli ho detto qualcosa del genere:” se sarai eletto farai il bene dell’Italia ” ? Lui mi ha risposto con un sorriso sotto i baffi, senza parlare.
E io ho detto che non l’avrei mai votato perché le sue idee, in generale, non mi piacciono ma che volevo credergli e sperare che, nel caso, avrebbe fatto del suo meglio per portare avanti una politica “giusta”.
Il sogno l’ho fatto davvero, la verità però non so se era anche nel sorriso di Salvini, oppure se nascondesse una sottile presa in giro. Cioè, se non pensasse in realtà che ero una sognatrice e che avrebbe fatto il bene del suo partito, di chi credeva in lui, di chi lo aveva aiutato ad arrivare li e poi il bene di tanti altri, ma in questi “altri” l’Italia ci sarebbe entrata solo di striscio. Con tutta la buona volontà. Essendo umano. Io continuo a credere che l’Italia possa migliorare, nonostante le tante delusioni e le frustrazioni portate dalle politiche sconclusionate e spesso controproducenti degli ultimi decenni. Che possa ritornare ad essere un paese dove le ingiustizie sociali non siano cosi grandi, cosi evidenti e cosi ingiuste. Troppo ingiuste. Cosi ingiuste da aver superato ogni limite persino quello in cui si possono travestire e passare per cose giuste. Da non capire quasi più la differenza. L’ingiustizia ha inquinato e sta inquinando tutto: il cielo, la terra, il cibo, il lavoro, le relazioni, insomma, tutta la nostra vita.
E io vorrei che si passasse al disinquinamento di tutto ciò che ha fatto ammalare l’Italia e gli effetti della malattia si vedono a tutti i livelli. Che si potesse passare da un paese malato ad un paese in via di guarigione e che la convalescenza fosse lenta ma irreversibile.
Salvini o altri come lui non hanno che soluzioni tampone, tappano qualche falla qui e là ma il mare di guai in cui l’Italia naviga da troppo tempo, si riprende lo spazio e tutto ritorna come, o peggio di prima.
Ma, forse, sarebbe più utile pensare che il futuro porti qualche novità positiva, se non per tutti almeno per qualcuno. Quel sorriso sornione dell’ uomo politico era una speranza ma la logica dei sogni è spesso contraddittoria, potrebbe significare che ci veda il rovescio di quel sorriso e che il prossimo governo sia peggio dell’attuale.
Ho sognato Salvini perché il mio inconscio mi dice che sarà lui il prossimo capo del governo e che sarà la Lega a guidarlo? E’ una possibilità. Ma vorrei che fosse chiaro che si tratta di un sogno che non vorrei che si avverasse ma se succederà dovrò farmene una ragione. E forse il sogno mi avverte di cominciare presto.”
Intanto questo, poi mi riservo di dire la mia anche sul resto.Che non è certo poco. I Cinquestelle esultano ma hanno la tremarella: non per nulla si definiscono” Movimento” e oggi si stanno muovendo molto: dalle caviglie ai polsi, forse, ma dico forse, gli toccherà governare: “come il vibrar di una molla mi vien la tremarella ballando il surf”…
Un sogno premonitore che ha buone probabilità di avverarsi, tutto sta a trovare la stampella che potrà sostenere la coalizione di centro destra.
Saranno i Cinque Stelle? Sarà Renzi? Nessuno potrà farlo senza tradire l’elettorato, visto che tutti avevano escluso alleanze post elezioni.
Però, si sa, il potere alletta e perdere la faccia è uno degli ultimi problemi dei politici.
Insomma, forse l’unico legittimato a fare alleanze sarebbe Renzi:
“Ovvia -mi pare di sentirgli dire-m’avete sempre detto che son son Berlusconiano, no? Ora è giunto il momento di dimostrarlo”
Il tutto detto con accento squisitamente fiorentino.
Alessandro
pare proprio di no, Renzi, si è dimesso da segretario del Pd (per ora, poi vedremo) e ha spergiurato che non farà inciuci ma farà il senatore semplice, un po’ come il soldato semplice.
I Cinquestelle lo escludo perderebbero tutta la credibilità che hanno miracolosamente ottenuto un po’ per meriti loro ma moltissimo per demeriti di tutta la politica in generale.
Forse Mattarella manderà Salvini a cercare di formare un governo, i tipi disposti ad appoggiarlo si trovano, bisogna vedere se troverà la fiducia.
Ci aspettano tempi molto duri.
Renzi non uscirà di scena tanto facilmente, comunque e darà battaglia su tutti i fronti. Da opportunista e bravissimo a rivoltare le frittate.