Non sembrano esserci dubbi: Nikolas Cruz era conosciuto come un disturbato mentale con gravi precedenti ma nonostante ciò gli è stato regolarmente venduto un fucile a ripetizione col quale il giorno di San Valentino ha compiuto una strage in una scuola dalla quale era stato espulso a Parkland in Florida.
Non basta. Si è appreso che a Gennaio, l’FBI aveva ricevuto un ‘informazione da qualcuno che li avvisava che Cruz aveva minacciato su Facebook di fare una strage in una scuola.
L’FBI non ha dato seguito a questa notizia e non ha avvisato la sede di Miami, come da protocollo. Lo ha ammesso il direttore Wray del quale il governatore della Florida ora, chiede le dimissioni.
Trump non sembra essersi agitato più di tanto alla notizia della strage. Ha twittato che si è trattato di un disturbato mentale e che l’FBI non dovrebbe perdere tempo col Russiagate ma interessarsi di più di questi fatti. Poi, se l’è presa con la Winfrey che sembra decisa a portagli via la presidenza, dicendo che la conosce molto bene e che non oserà tanto.
Insomma, sembra che la strage non lo abbia sconvolto più di tanto e soprattutto non ha speso una sola parola circa la necessità di contrastare la vendita di armi che in America è attuata senza regole.
I ragazzi della scuola che ha subito il massacro, non ci stanno e si scagliano contro il governo e contro le Istituzioni tutte e hanno indetto una grande manifestazione per il 24 Marzo per protestare contro la liberalizzazione delle armi e perché stragi di questo tipo non debbano più avvenire.
17 innocenti sono morti sotto i colpi di un ragazzo evidentemente con gravi disturbi mentali al quale è stato permesso di girare indisturbato con armi potentissime, di entrare in una scuola e di compiere una strage.
Una madre di una delle vittime ha lanciato un forte e commovente messaggio al presidente. Gli ha detto cosa pensa di fare perché i ragazzi possano entrare nelle scuole e sentirsi sicuri di non venire assaliti da un pazzo che li stermina a colpi di mitragliatore. Quali dispositivi intende attuare perché questi atti orribili non debbano più verificarsi, perché queste tragedie non diventino allucinante routine.
Questo ennesimo episodio di violenza inaudita potrebbe significare l’inizio di una grande protesta con la quale l’America dovrà fare i conti. Trump potrebbe doversi curare di più dei problemi legati alla sicurezza dei cittadini piuttosto delle sue beghe personali. Potrebbe trovarsi a dover rendere conto del proprio operato prima di quanto avesse previsto .Perché non si governa un paese con le chiacchiere e con i tweet e di questo dovrebbe cominciare a prendere atto.
Si chiamano “spree killer” (da distinguere dai serial killer), uccidono colti da raptus, per lo più senza apparente motivazione, colpendo persone prese a caso.
È accaduto alla scuola di Parkland in Florida, è accaduto al campus universitario della Louisiana(uccisi due studenti), alla scuola superiore di Benton nel Kentucky(due morti), è successo dinanzi la scuola elementare di Rancho Tehama (due poliziotti uccisi e la moglie del killer), è successo nella Chiesa di Sutherland Springs in Texas (uccisi 26 fedeli) , per considerare solo i casi più recenti limitatamente agli Usa, dove tali stragi avvengono con più frequenza.
I killer sono persone apparentemente normali, ma con problemi psicologici gravi, indotti dall’ambiente degradato in cui vivono, e dalla cultura dominante estremamente competitiva, individualista e violenta,
Quello che impressiona è il ripetersi di queste stragii, nel tempo, un male sociale che non si riesce a tamponare, neppure col provvedimento più immediato e naturale: smettere la liberizzazione della vendita di armi, a dispetto delle potenti lobby interessate, e opporsi alla cultura della violenza con l’educazione a valori superiori, a cominciare dalle scuole.
Invece l’ennesimo caso di strage viene strumentalizzato per fini politici con scarico di colpe che nulla hanno a che vedere con la volontà di stroncare il male alla radice.
Morti,
morti sconosciuti…
senza colpa…
senza ragione…
senza scopo…
senza pietà…
senza giustizia…
senza rabbia…
semplicemente
morti.