Sono stanca di sentire parlare i politici a vanvera. Hanno superato tutti i limiti della sopportazione. Mi prendono in giro con una facilità sorprendente.
Ammiccano dalla tv, dai giornali, si definiscono “meno peggio” di altri o salvatori della patria.
Ma cosa sarebbe questo meno peggio? Sarebbe come dire di scegliere un vestito con le toppe cosi nel caso si rompa non serve rammendarlo?
Io non voglio scegliere il meno peggio. Vorrei scegliere quello che mi sembra il meglio. Ma dove sta?
E’ una specie di caccia al tesoro. Ho solo qualche indizio ma trovare il nascondiglio è quasi impossibile.
E non è divertente.
Meno peggio è un modo per prenderci ancora in giro. Forse lo sanno che possono esprimere solo il peggio ed allora ecco il senso: una gara a capire chi esprime meno peggio di altri.
E allora perché non dirlo chiaramente?
Per esempio, se un partito mi dicesse: guarda elettrice, noi facciamo abbastanza schifo, siamo degli incompetenti un tantino paralatobì, tra noi c’è qualche cambia casacca, appendicappello, opportunista, non interventista e forse persino qualche seminarista…ma perbacco siamo Menopeggio di altri. Possiamo fregiarci di menopeggismo, votaci e vai sull’insicuro che è sempre meglio che cadere dalla padella nel pentolone.
Perbacco, con un discorso cosi mi commuoverei, anzi, sento già una lacrimuccia cadermi dall’occhio sinistro.
Se lo trovassi un partito cosi lo voterei subito, non ci penserei un attimo.
Almeno potrei contare sulla coerenza dell’incoerenza. E invece no, tutti a dirmi che sono menopeggio ma poi non mi dicono perché, non si spiegano e non si spezzano. Ma si spezzettano.
E poi, sono tutti inca…volati gli uni con gli altri, sembra uno di quei social dove tutti si azzuffano sempre senza ricordarsi neppure perché. Dove se uno dice nero l’altro dice arancione e poi l’uno dice arancione e l’altro dice bianco e a seguire altri dicono che l’uno aveva detto arancione prima che l’altro avesse detto bianco e che avevano torto l’altro e ragione l’uno e l’altro contemporaneamente ma anche no, dipende…ma da che dipende?
Ma da che parte guardi il mondo, naturalmente. Ma se lo vedi rotondo, naturalmente c’è chi ti dice che sei in malafede perché e leggermente allungato ai poli.
Ma che sono questi poli? Ti chiedono. Ignoranti, non sanno cosa sono i poli.
Ma sono quelle cose che stanno di fronte, contrapposti, che si menano tutto il dì e vanno d’accordo solo se stanno da parti diverse delle barricate, bene equipaggiati di “bombe” ad alto tasso di promesse elettorali.
Insomma è chiaro. Il significato di meno peggio ora l’ho capito, mi sono illuminata da sola.
Eccolo: un pugile romano a chi gli chiede come mai sia andato al tappeto, risponde: “Meno peggio de lui”…