Davanti ad un punto esclamativo resto di sasso e
non capisco il punto.
Perché, se il sasso lo lancia il braccio che nasconde
la mano, il punto è la mano che lo traccia.
E perché mi chiedo se il punto esclama e
lancia un ponte da una sponda all’altra,
quante volte sono disposta ad attraversarlo
e quante volte tu?
Lancia il sasso il braccio e nasconde col punto la
mano, poi si fa ponte e nasconde le sponde che da
una riva all’altra riva portano il sasso al suo destino.
E se il destino del sasso è di attraversare il mare
allora quanti punti, quante mani e quante
esclamazioni serviranno prima che le due sponde
trovino un punto dove si incontrano senza ponti ?
Arduo rispondere se non si afferra il punto ma ancor
più arduo se il sasso lanciato finisce in fondo
al mare e il braccio non si fa ponte
e si rischia di annegare.
Chi ha capito quale sia il punto? Per la verità nemmeno io lo capisco.
Su altro tread leggevo im “manifesto” della persona libera, mi sembra questa nota, sul punto, la mano, il sasso, il braccio, il ponte, il mare, le sponde, un’interpretazione di quel testo.
C’è un legame tra le parole, ognuna delle quali, evocatrice di un segmento di interiorità: la libertà come anelito e disillusione.