Spirito di servizio

Non potevano scegliere meglio.Come presidente della commissione parlamentare d’inchiesta sulle banche, il senatore Pier Ferdinando Casini, è il personaggio ideale. Per via del suo nome certamente, in quanto la situazione è cosi complessa che non potrebbe , per assonanza, non essere definita  un “gran cas…”.

E lui, il senatore passato al candeggio, con quell’aria accigliata e burbera da buon democristiano a cui non la si fa, non poteva che essere la scelta più azzeccata. E ci crede pure lui. Ha affermato ,di recente, in tv, che lui veramente non voleva prendersi questa patata che scotta, schivo com’è, gli credo. Infatti non si può certo dire che il senatore sia un presenzialista, uno che parla a vanvera. Piuttosto uno che parla solo davanti ai suoi avvocati e presenti i testimoni.

Ha l’aria di uno che ha sempre bisogno di qualche gocccia di sonnifero per affrontare la vita da sveglio ma che dormirebbe volentieri. E’ supervigile, però, in questi giorni, l’inchiesta scotta e la poltrona pure.

Insomma, ha dichiarato di aver accettato, dopo tante insistenze di tanti (forse di Azzurra, sua moglie, per toglierselo un po’ d’attorno con quella sua aria da menagramo)ha accettato dicevo,  solo per…e qui ha detto che detesta questa frase, ma la deve usare per forza non trovando di meglio…spirito di servizio.

Perbacco che spirito. Ci vuole davvero un bello spirito per dire che non poteva proprio rifiutare dato che era quasi sparito dalla scena politica e non sapeva come giustificare lo stipendio che si porta a casa, anche se di malavoglia, perché non gli servirebbero quei quattrini (dopo 30 anni in politica ormai qualcosa ha messo da parte), ma li accetta, sempre per spirito di servizio.

Ma si vede che non vede l’ora di arrivare a conclusione e si tiene molto sulle generali ogni volta che gli fanno delle domande imbarazzanti, svicola alla maniera della migliore DC,si scuda crociatamente e cristianamente e si leva d’impaccio da quei ficcanasi dei giornalisti con molta maestria e un pizzico di sana burberità. Fatevi i fattacci vostri, gli direbbe molto volentieri, ma sa bene che non può e svicola.

Da poco ha dichiarato che, si, insomma, i vigilanti hanno vigilato poco e male e gli amministratori hanno abusato dei loro poteri. Perbacco, ma davvero? Sconcertante, da soli non ci saremmo mai arrivati.

Per quanto riguarda la faccenduola Boschi padre e figliola, Casini, pare abbia detto, in camera caritatis, di non volere casini. Siamo a fine legislatura, già sulla commissione è scettico non vorrebbe farsi strumentalizzare…

Beh, vediamo quale strumento potrebbe diventare l’ex bello della politica, precocemente invecchiato in questi giorni?…, si, ci sono, potrebbe essere paragonato ad un controfagotto.Non mi ricordo che suono abbia ma il nome gli sta bene. E prima fa fagotto meglio è per tutti. ma, pare che alla domanda se vuole ricandidarsi,abbia risposto che non lo sa, ma per spirito di servizio forse si sacrificherà. Sperando che Berlusconi, dopo averlo visto all’opera (nell’orchestra)non lo candidi come candidato premier del centrodestra.

Più candido di cosi…

 

13 commenti su “Spirito di servizio”

  1. Spirito di servizio? Mi ricorda il mio capitano, quando ero Allievo Ufficiale, che, per spirito di servizio, dopo l’alzabandiera, ci faceva fare ogni mattina tre giri esterni di caserma, armati di tutto punto, zaino, elmetto, tuta mimetica, prima di iniziare le lezioni.
    Ma Casini forse intende qualcosa d’altro. Chissà, forse farà il giro interno di banca Etruria, scoprendo gli altarini?
    No, più probabile che se ne vada alla Consob e a Banchitalia a denunciare la loro mancanza di spirito di servizio.
    Oppure no, perché correre lui appresso agli altri? Lì farà venire tutti da lui, i vari boss, e giacché c’è chiamerà pure Padoan.
    Anzi, sembra che già li abbia convocati, arriveranno, il 12 dicembre, tutti e tre in tuta mimetica, zaino ed elmetto.
    Ci potremmo giurare.

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  2. Casini è un altro prototipo della specie dei belloni politici italici, insieme a Cicciobello-Er piacione Rutelli. Sono entrambi inutili, quasi coetanei. Casini è un tipico prodotto DOP di parrocchia ed oratorio. Entrambi si sono meritati onorificenze roboanti da paesi esteri. Casini però batte Rutelli, 9 a 2. È uno che, date le vicende matrimoniali burrascose, con quattro figli da due diverse donne, ha avuto il coraggio di contrastare le unioni gay e le adozioni di coppie omo, perché i figli hanno bisogno della presenza stabile(!) di un padre e di una madre. Ipse dixit!

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  3. Fini, Follini, Casini, ricordate? I tre -ini a sostegno di un solo -oni.
    Fu in disastro.
    Adesso Berlusc-oni ci riprova, e il suo salv-atore sarà ancora Salv-ini.
    Insomma la poilitica è solo questione di rime ed assonaze.
    Risultato: un Paese dissonante.

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  4. MGG, le scelte di vita e gli orientamenti sessuali sono stati da me citati non come ciacole da comare, ma per evidenziare le contraddizioni in merito dei due politici. Fermo restando.

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  5. Qui, però, tra ini e oni
    ci starebbe anche Meloni.
    Senza giri di parole
    che si suol dire papale
    dice Giorgia, ci sto anch’io
    e che ‘so, meno de zio?
    La ragazza s’è intignata
    vuole far la candidata
    vuole esser premier lei
    perché no? Mah non saprei.
    Però in fondo a ben guardare
    si potrebbe anche cambiare
    e una donna, finalmente
    del consiglio, presidente
    sarà pur meglio di niente.
    Forse meglio di Salvini,
    certo meglio di Casini
    tanti ormai ne abbiamo visti
    belli, brutti, allegri, tristi..
    beh sapete che vi dico?
    meglio lei che un beccafico.

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  6. “meglio lei che in baccafico”

    E no, Mariagrazia, la filastrocca è simpatica e mi piace, ma la conclusione non mi trova d’accordo.
    Vuoi mettere un “beccafico”?
    Parlo di quella pietanza siciliana propriamente detta “sarda a beccafico”, una sorta di sandwich fatto con sarde farcite con pangrattato, pinoli e uvetta, e altri aromi, dal sapore eccezionalmente gustoso.
    Vero è che la Meloni può vantare due occhioni così, che richiamano un’altra specialità culinaria siciliana, gli “occhi di bue”,
    molluschi gasteropodi con una conchiglia madreperlacea molto bella che crescono bene nello Ionio. Ma io preferisco le sarde a beccafico .
    Provale e poi mi dirai.

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  7. Ubi maior -Gazato-, minor-Bifani- cessat. Io ho avuto esperienze negativissime, con una sarda, né in saor, né a beccafico, così, nature. Mogli e buoi dei paesi tuoi, anche se non sempre. Le sarde, come pesci, non sono d’accordo, con nessuna ricetta. Hanno presentato denuncia al Telefono del Pesce Azzurro.

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    • Complimenti, la filastrocca è carina. Pietro Grasso? Pure. Ma Italia per Tutti… mi lascia perplessa non vorrei che la scambiassimo per Tutti in Italia, con tutte le polemiche sui migranti, forse non è proprio il caso. E neppure Tutti a casa, sarebbe il caso, perché altrimenti arriva Grillo, propenderei per Liberi Belli e Felici. E non se ne parli più.

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