In che stato!

Berlusconi gli ha detto: “togliti dai piedi, emigra, va in Cina”. E cosi ha fatto. Matteo Renzi, dopo la sceneggiata in chiesa a Paestum, ha pensato bene di scendere dal treno e salire sul primo aereo per l’America. Cosa ci sia andato a fare non ha importanza. Ufficialmente, per parlare, a Chicago, della sua visione dell’Europa. Ma in realtà lo sa solo lui. Sembra che sia assieme ad una scienziata, da anni in America, ingegnere elettronico, pluripremiata , responsabile degli italiani all’estero del Pd. Giovane e molto carina, originaria di Marsala.

Certo, fosse rimasta da noi, a quest’ora sarebbe a mendicare un tozzo di pane precario a qualche Agenzia Intestinale.

E, invece, fiera e felice, accompagna il segretario in giro per convegni sul  tema che gli sta più a cuore: “Riuscirà il Pd di Renzi a reggere l’urto della batosta delle regionali siciliane? Previsione azzardata? Forse, ma il fatto che abbia di gran fretta levato la sua faccia da quella competizione, mi sembra un chiaro messaggio: sa che rischia di prendere delle gran musate e lui alla sua faccia ci tiene. La mette dappertutto, ma è anche pronto a levarla quando serve. E lasciare che campeggi a tutto tondo il faccione ripristinato agli onori della visibilità mediatica, di un Berlusconi riveduto e corretto nei contorni dell’ovale e dell’occhio ceruleo.

La faccia di Renzi, imbolsita e resa opaca dallo stress, non era nella forma giusta. Questo giretto in America servirà a ridarle turgore e luminosità.

Ma ha già detto che lui, vada come vada, le tende non le leva. Rimane a capo del Pd dovesse cascare il mondo. Non se ne va. Il Pd ha bisogno del suo segretario e il suo segretario ha più che mai bisogno del Pd.

Cosa farebbe altrimenti Matteo Renzi se non facesse lo sfasciapartiti di centrosinistra?

Come scrittore avrebbe già una strada aperta, il suo “Avanti”, ha avuto un successone di pubblico e di critica ma è troppo poco per uno come lui. Deve rimanere al suo posto per avere abbastanza materiale per scrivere il prossimo: “C’ho provato”.

Intanto, ha chiesto asilo politico in Vaticano per quando rientra. Vuole provare a fare qualche esercizio spirituale anche se avrebbe più bisogno di esercizio fisico con la pancetta che si ritrova. Ma è pancia di politico, non deve impressionare, si sa che i politici sono delle buone forchette. Lui, poi, usa solo posate d’argento “circoncise da Benvenuto Cellini”. E’ un raffinato.

Qualche esercizio spirituale gli farebbe bene però, visto che tutti lo criticano e gli dicono che non è capace di ascoltare. In silenzio, nei giardini pontifici, con un breviario in mano, ascoltando il canto degli uccelli, potrebbe riflettere sul fatto che sta trascurando un poco la propria interiorità, tutto teso com’ è a fare “gli interessi del paese”.

E potrebbe tornare un Renzi nuovo: docile, buono, accogliente, inclusivo, empatico. Ma, pare che papa Francesco abbia negato il visto d’ingresso. Pare che tema per la tenuta dello Stato Pontificio e soprattutto che Renzi voglia usurpargli il trono.

Vade retro, pare gli abbia mandato a dire. ha già abbastanza guai di suo, ci manca solo che si prenda in casa il figlio segreto di Berlusconi. E poi, papà Tiziano potrebbe essere geloso e Maria Elena potrebbe volere farsi monaca per stargli accanto…no, no, mai mischiare il sacro col profano. Regola aurea alla quale il pontefice non intende derogare.

Libera chiesa in libero stato. In che stato!

8 commenti su “In che stato!”

  1. Mariagrazia,
    a giudicare della toccata e fuga di Renzi qui in Sicilia, s’è capito che il segretario PD ha già deposto le armi, anzi ha scaricato l’Isola, e chi può se la prenda pure. Perciò avrà pensato bene di prendersi una vacanza oltre oceano.
    E poi Micari l’ha sponsorizzato Leoluca Orlando, mica lui, se non riesce saranmo cavoli del sindaco di Palermo, ha già trovato il capro espiatorio, saprà e chi scaricare la responsabilità. È il suo mestiere.
    D’altro canto qui spira il vento di destra, non so se tramontana o libeccio, ma certo che soffia.
    Oggi, giorno dei defunti, sono stato al cimitero, qui a Catania, e chi ci trovo mischiato tra la folla? Proprio Nello Musumeci, il probabile nuovo Governatore della Sicilia. Sarà perche dal vero i personaggi ci guadagnano, sarà perche lo sostiene Berlusconi, certo è che dall’ex Cavaliere ha mutuato quella “correzione nei contorni dell’ovale” che lo ringiovanisce. Insomma pareva resuscitato e dal codazzo che lo seguiva ho capito che tra lui è il pentastellato Cancellieri non ci sarà partita.
    Comunque meglio aspettare il 5 novembre, sapremo tra qualche giorno se Renzi, chiederà asilo politico in America.
    Ciao.

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  2. I governanti italiani, da De Gasperi in poi, sono sempre stati succubi, anche se non in modo patente, di quelli USA. L’unico a fare il duro, nell’episodio di Sigonella, fu Craxi. In Romagna hanno tentato di coltivare soja, guai a loro, davano noia al monopolio americano.

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  3. Due perle di Renzi su fb:

    “Il nostro PD non ha scheletri nell’armadio: siamo talmente liberi che vogliamo la verità. Solo la verità”(su facebook)

    “a proposito delle banche popolari venete è emerso con chiarezza che il sistema tecnico di vigilanza e controlli non sempre è stato all’altezza. I manager e i banchieri che hanno sbagliato devono pagare, principio sacrosanto.”

    Diceva Goldoni:
    Le bugie sono per natura così feconde, che una ne suole partorir cento.
    (Il bugiardo, 1750)

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    • Charles Dickens: “Non fare domande, non ti verranno dette bugie”. In quanto alle perle di Renzi: ne ha inanellate cosi tante da farci collane da vendere ai mercatini, potrebbe essere una nuova attività dopo lo tsunami che lo colpirà il prossimo 6 novembre.
      Intanto a pagare sono i risparmiatori e basta e a pagare anche molto caro. “Solo la verità”, tutt’altro che la verità.

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  4. Dovrà rinnovare la mobilia, almeno una batteria di maxi armadi a sei ante, forniti di tutti i comfort, e forse non basteranno.
    Verdini non è tipo che si accontenti, vorrà anche l’aria condizionata.

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